Studio Arte Fuori Centro
Roma
via Ercole Bombelli, 22
06 5578101 FAX
WEB
Fernando Rea
dal 31/3/2008 al 17/4/2008
mart-ven 17-20

Segnalato da

Teresa Pollidori



approfondimenti

Fernando Rea
Loredana Rea



 
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31/3/2008

Fernando Rea

Studio Arte Fuori Centro, Roma

Trasformazioni di terra di acqua di fuoco. L'artista manipola, ritocca, dipinge, taglia, assembla, partendo da immagini patinate, in cui sono riconoscibili i volti delle modelle che caratterizzano diverse campagne pubblicitarie.


comunicato stampa

a cura di Loredana Rea

Martedì 1 aprile 2008, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Fernando Rea. Trasformazioni di terra di acqua di fuoco, curata da Loredana Rea.
La mostra, è il quarto appuntamento di Disorientarsi a più voci, ciclo tematico di approfondimento, ideato dai critici Ivana D’Agostino e Loredana Rea. L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 aprile, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.

Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno sei artisti – Fernando Rea, Luisa Colella, Angela Corti, Teresa Mancini, Marzia Corteggiani e Franca Marini – differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualità di lavoro, si confrontano sulla complessa molteplicità delle prassi creative, sulla necessità di attraversare territori diversi per poter trovare stimoli e motivazioni teoriche alle molteplicità linguistiche e metodologiche che rappresentano il tessuto vitale della contemporaneità.

L’intento critico è quello di tracciare una linea che tagli trasversalmente gli assunti, i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione. Il collante è la frantumazione del linguaggio, che meglio riesce a materializzare le differenze, le singolarità, le inevitabili diversità di riflettere sul presente.

Il nucleo di partenza di questo ciclo di lavori recenti, che Fernando Rea ha realizzato tra il 2006 e il 2007 a partire dall’idea della continua trasformazione degli elementi naturali, di un’energia che tutto pervade rinnovandosi incessantemente, sono le immagini che scandiscono lo scorrere quotidiano della vita: frammenti presi dai giornali e strappati agli accadimenti dell’esistenza, intorno cui lavora a creare commistioni, decontestualizzazioni e alterazioni dell’immaginario comune, per riallacciare i fili sottili ma tenaci di un racconto senza tempo, in cui ritrovare il sapore inconfondibile di un’iniziale armonia e il senso oscuro di storie antiche che nascondono verità attuali.

L’artista manipola, stravolge, ritocca, dipinge, taglia, assembla, scegliendo immagini patinate, in cui spesso sono riconoscibili i volti delle modelle che caratterizzano differenti campagne pubblicitarie, e riprendendo anche motivi già sperimentati nelle sue macronature degli anni ’70, per ottenere stratificazioni di segni e costruire piani cromatici di grande impatto visivo, con l’obiettivo di riappropriarsi del mito, inteso come l’originaria identità culturale cui fare riferimento, così da evitare una spersonalizzante quanto sterile omologazione, troppo spesso prodotta dall’inarrestabile processo di globalizzazione arrivato a compimento in questo nostro tempo. Seguendo le complesse suggestioni offerte dalla mitologia, che rappresenta non soltanto il motivo di irrinunciabili impulsi creativi, ma anche e soprattutto necessità della riscoperta di sé ed accettazione dell’inesplicabile complessità dell’esistenza, Rea persegue la possibilità di costruire un sottile equilibrio tra passato e presente per cancellarne l’insanabile dualismo.

Le immagini di Virbio, di Narciso, di Orfeo, di Persefone e Danae si presentano perciò non solo come memoria di una cultura originaria, attraverso cui riscoprire le motivazioni del presente, quanto piuttosto come possibilità di ripensare alla classicità in una prospettiva critica, in cui i termini di tradizione e di sperimentazione sono intesi come complementari, non come contraddittori.

Inaugurazione ore 18

Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli, 22 - Roma
Orario: mart-ven 17-20
Ingresso libero

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