Scienza e tecnica a Perugia. In occasione dei 700 anni della sua Universita'. L'esposizione, pensata come ideale omaggio ai Maestri e agli allievi che hanno contribuito al prestigio plurisecolare dell'Ateneo perugino, presenta un ricco patrimonio di collezioni, strumenti, oggetti raccolti nel corso dei secoli.
Perugia si appresta a vivere un momento di grande valore storico culturale.
Nel 2008 cadono i 700 anni dalla fondazione dell’Ateneo. Lo Studium
perugino, infatti, venne ufficialmente costituito con Bolla di papa Clemente
V, l’8 settembre 1308.
Per celebrare questo evento l’Università degli Studi di Perugia ha
organizzato, dal 2 aprile al 2 giugno, negli spazi della Rocca Paolina, una
mostra dal titolo Storicamente. Scienza e scienziati a Perugia.
L’esposizione, prodotta da Skira e curata dal Comitato per le Celebrazioni
del VII Centenario, composto da Antonio Pieretti, Mario Bellucci, Luciano
Binaglia, Enrico Menestò, Bruno Romano e Laura Marozzi, col patrocinio della
Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, col
contributo della Fondazione Cassa Risparmio Perugia, di Intesa – Casse del
Centro, di Axa Assicurazioni, è pensata come ideale omaggio ai Maestri e
agli allievi che hanno contribuito al prestigio plurisecolare dell’Ateneo
perugino, e presenta lo straordinario patrimonio di collezioni, strumenti,
oggetti raccolti nel corso dei secoli.
L’iniziativa diventa quindi un’occasione per ricostruire il ruolo
fondamentale dell’Università nella storia delle scienze in Umbria e in
Italia e per avvicinare il pubblico alle varie discipline con un approccio
storico immediatamente comprensibile.
Il percorso espositivo, studiato per aree espositive ordinate per settori di
ricerca, raccoglie quei campioni e quegli strumenti in grado d’illustrare
l’evoluzione delle discipline scientifiche e delle strumentazioni nel corso
dei secoli. Le otto sezioni corrispondono a ‘Medicina e Farmacia’,
‘Botanica’, ‘Fisica’, ‘Matematica’, ‘Mineralogia, Chimica e Scienze della
terra’, ‘Zoologia ed Ecologia’, ‘Scienze Veterinarie e Zootecniche’,
‘Scienze Agrarie’.
Si inizia dalle scienze mediche, il più antico insegnamento scientifico di
Perugia, che rivive attraverso le biografie dei maestri di ricerca e le
collezioni del museo di anatomia umana fondato all’inizio del XIX secolo.
Tra le personalità di spicco, vengono ricordate quelle di Angelo da
Camerino, che tenne i primi insegnamenti a carattere medico, e Gentile da
Foligno, che viene unanimemente considerato il fondatore della scuola medica
perugina. Accanto a questi nomi, ci sono quelli di altri illustri docenti e
straordinari ricercatori come Alessandro Pascoli, Annibale Mariotti,
Goffredo Belisari, Cesare Massari e Umberto Rossi.
La sezione illustra l’evoluzione dell’anatomia nel XIX secolo attraverso le
collezioni più recenti del museo. L’attenzione viene focalizzata sui
preparati anatomici della seconda metà dell’Ottocento, sulla collezione
osteologica dal 2° mese della vita embrionale fino all'età adulta, preparata
dal prof. Pilade Lachi, sulla collezione di crani antichi formata dal prof.
Elia Mortara e sulle collezioni dei professori Giulio Valenti e Umberto
Rossi di crani moderni, encefali e tatuaggi utilizzati nell’analisi dei
comportamenti criminali.
Allo stesso modo, la storia della botanica perugina, tra il XVI e il XVIII
secolo, impone di ricordare i primi insegnamenti tenuti da Antonio Nicola
Mariottelli e Benedetto Virili.
Il percorso è strutturato in due sezioni seguendo due temi principali: nel
primo, si ripercorre la storia dei primi secoli dell’insegnamento botanico a
Perugia svolto nelle antiche sedi dell’Ateneo e negli Orti botanici di Porta
Pesa e di piazza del Sopramuro; nella seconda, si contemplano gli ultimi due
secoli della botanica nell’Ateneo, testimoniando i progressi svolti da
questa disciplina con l’affrancamento dalla medicina, l’adozione dei criteri
linneiani e, all’inizio del XX secolo, l’adozione di criteri filogenetici
nella sistemazione delle collezioni. A tal proposito verranno esposti i
‘taxa’ (categorie tassonomiche) di piante appartenenti a diverse famiglie,
coltivate nell’Ateneo, oltre a modelli fiorali tedeschi e a campioni sotto
liquido, entrambi della fine dell’800.
Per ricostruire l’evoluzione delle Scienze agrarie si ricordano i primi
insegnamenti tenutisi nel territorio umbro, le prime raccolte e gli studi di
entomologia, nonché le benemerite cattedre ambulanti d’agricoltura.
Muovendosi dai risultati della ricerca dei due più influenti professori
dell’Istituto Superiore agrario e della Facoltà di Agraria, come Alessandro
Vivenza (1869 – 1933) - docente per quarant’anni di coltivazioni e fondatore
del Museo Agrario e dell'Orto Agrario di S. Pietro, capostipite della scuola
agronomica e di coltivazioni della Facoltà di Agraria di Perugia - e Achille
Grimaldi - (docente dal 1937 al 1965) che ha ampliato su basi più
strettamente scientifiche le discipline agronomiche – il visitatore,
attraverso anche una serie di campioni di piante, può rendersi conto delle
radici storiche e tecniche di queste scienze e delle piante coltivate, la
loro evoluzione e la loro importanza economica nell’agricoltura del secolo
scorso.
Per lo sviluppo storico della Matematica, invece, è doveroso ricordare
l’istituzione della prima cattedra di geometria, aritmetica e algebra
ricoperta da Antonio di Giovanni di Città di Castello, come significativo è
l’apporto intellettuale che si deve a frate Luca Pacioli, chiamato ad
insegnare a Perugia nella seconda metà del XV secolo. In questa sezione, si
è deciso di scegliere alcuni esempi significativi del materiale matematico
che è stato prodotto negli anni, relativi a temi vari (curve, superfici,
geometria e prospettiva, topologia), con un particolare interesse alle
connessioni fra tali temi e la città di Perugia.
Altrettanto importanti sono stati per l’Ateneo perugino gli insegnamenti di
Fisica, caratterizzati dalla progettazione, nel 1575, della Sfera armillare
di Gerolamo della Volpaia e dall’istituzione del gabinetto di fisica
sperimentale da parte di Alessandro Pascoli. La sezione presenta alcuni
affascinanti oggetti come il Mappamondo celeste o la Sfera celeste
intarsiata, entrambi del Settecento, affiancati ad altri strumenti
fondamentali per l’insegnamento della fisica.
Per la mineralogia, la chimica e le scienze della terra, occupano una
posizione di prestigio i nomi di Nicola Bartoccini, Luca Canali, Sebastiano
Purgotti, Giuseppe Bellucci. Mentre, per le Scienze veterinarie, ricoprono
un ruolo di primo piano, le figure di Annibale Mariotti e Giovanni Angelo
Cocchi. Accanto a costoro, sono da menzionare i nomi di Pietro Valdonio,
Eugenio Aruch, Giovanni Battista Caradonna, Ottorino Rook e Albino Messieri.
Interessanti sono, a tal proposito, i reperti tassidermizzati (moderna
tecnica di imbalsamazione) delle varie specie di animali provenienti
dall’Italia e dall’estero.
Chiude il percorso, la sezione dedicata alla zoologia e all’ecologia, con
un’attenzione particolare riservata al primo insegnamento di interesse
naturalistico, che risale al 1537, e alle collezioni offerte in dono da
Orazio Antinori, negli anni trenta dell’Ottocento, in virtù delle quali
l’Università di Perugia poté formare il primo gabinetto zoologico.
Accompagna l’esposizione un catalogo Skira.
La vernice riservata alla stampa si terrà il 1 aprile alle 12
CERP - Centro Espositivo Rocca Paolina
piazza Italia - Perugia
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 18.30. Chiuso lunedì
Ingresso: libero