MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Bologna
via Don Minzoni, 14
051 6496611 FAX 051 6496600
WEB
Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti
dal 4/4/2008 al 28/6/2008
martedi' - domenica 10-18, giovedi' 10-22, lunedi' chiuso

Segnalato da

Claudio Calari




 
calendario eventi  :: 




4/4/2008

Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Bologna

Regali e regole. I due artisti, per l'avvio dello SpazioGAM, presentano "Disponibilita' della cosa", una scultura realizzata interamente con banconote da 50 euro. In quest'opera si fondono le loro pratiche peculiari: le sculture di carte piegate di Arienti e gli esperimenti per alterare le banconote di Pietroiusti, queste convergono in un oggetto inedito avvalendosi anche della collaborazione di un legale, Paolo Bergmann, e del pubblico presente. L'opera rende possibile la coesistenza del valore del denaro e di quello dell'opera d'arte.


comunicato stampa

Si inaugura sabato 5 aprile, alle 17.00, la mostra “Regali e regole. Prendere, dare, sbirciare nel museo”, con progetti ideati appositamente da Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti per inaugurare lo SpazioGAM del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Lo SpazioGAM, attiguo alla collezione permanente, nasce per ospitare iniziative finalizzate alla rivisitazione della collezione e all’interazione con la città e per promuovere attività sperimentali relative alla storia del museo e della storia culturale locale e all’analisi di problematiche inerenti la realizzazione e la divulgazione delle pratiche artistiche attuali.

Gli interventi ideati per l’avvio dello SpazioGAM da Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti, due fra gli artisti italiani più stimati internazionalmente, si focalizzeranno sulle caratteristiche del museo d’arte contemporanea e sulle pratiche che possono consentirgli di rispondere adeguatamente alle attuali questioni riguardanti l’autorialità, il valore dell’opera d’arte, la sua distribuzione e la sua conservazione, la partecipazione del pubblico.

Accettando di confrontarsi su questi temi e sulla reciproca ricerca, Arienti e Pietroiusti si associano per la prima volta nella realizzazione di lavori che rivisitano esperienze precedenti di entrambi e le fondono in opere originali e connotate da inedite, sorprendenti implicazioni.

Durante la serata inaugurale il pubblico potrà partecipare alla creazione dell’opera “Disponibilità della cosa”, una scultura realizzata interamente con banconote da cinquanta euro, che è stata illustrata al pubblico nel corso di una conferenza svoltasi il 20 marzo scorso. Per ogni banconota consegnata, gli offerenti riceveranno un contratto e un certificato di conferimento numerato e firmato con il quale verrà sancito un patto di compartecipazione fra il conferente e gli artisti agli eventuali utili che saranno realizzati alla vendita dell’opera.

In quest’opera si fondono pratiche peculiari di ciascuno dei due artisti: le sculture di carte piegate di Arienti e gli esperimenti per alterare le banconote di Pietroiusti convergeranno infatti in un oggetto del tutto inedito nelle sue implicazioni non solo estetiche, ma anche economiche, tanto che la progettazione dell’opera si è avvalsa della collaborazione – da considerarsi a tutti gli effetti un apporto di tipo autoriale – di un legale, Paolo Bergmann. La precisa definizione delle regole che consentiranno la realizzazione di “Disponibilità della cosa” renderà possibile l’enigmatica coesistenza in un unico oggetto sia del valore del denaro sia dell’opera d’arte, facendo così coincidere per la prima volta – usando le espressioni di Marx – l’“equivalente generale” astratto di qualsiasi transazione e la merce stessa.
Sul sito del MAMbo (http://www.mambo-bologna.org/filesito/ita/collezioni/collezioni-mambo/disponibilitadella-cosa.htm) sarà inoltre possibile ottenere, in qualsiasi momento, informazioni sugli sviluppi economici dell’operazione.

Nel corso della mostra a chiunque sarà anche consentito, nel rispetto di alcune regole prestabilite e fino ad esaurimento, prendere uno dei disegni originali realizzati singolarmente dagli artisti, disposti a centinaia su un’intera parete dell’ambiente espositivo. I lavori di Pietroiusti saranno realizzati in collaborazione con i partecipanti al workshop condotto dagli artisti nella settimana precedente la mostra utilizzando vino (Sangiovese di Romagna) o acqua (di rubinetto) su carta, mentre quelli di Arienti, che affronta per la prima volta il disegno a mano libera, saranno dedicati a precise categorie di soggetti.

Nell’ambiente confinante una porta rappresenterà un’allusiva “apertura” sullo spazio retrostante, occupato dal laboratorio di falegnameria del museo, del quale si udiranno i rumori, mentre la parete opposta accoglierà il risultato di un’ulteriore “apertura”, dedicata questa volta ai partecipanti ai laboratori didattici, che potranno esporre qui i loro elaborati.

La mostra si chiude con due opere storiche degli artisti, realizzate entrambe nel 1988: Turbine di Stefano Arienti e Bar di Radda in Chianti – 14 agosto 1988 di Cesare Pietroiusti. La prima, appartenente alle collezioni del MAMbo, è un esempio significativo delle sculture realizzate da Arienti, negli anni dei suoi esordi, ripiegando le pagine di libri e fumetti; la seconda, costituita da una porta coperta di graffiti asportata dal bagno di un bar di Radda in Chianti, è invece un eloquente esempio dell’interesse da sempre rivolto da Pietroiusti agli effetti creativi e ai risultati estetici di azioni anonime e collettive.
Le due opere indicheranno i diversi punti di partenza che contraddistinguono gli artisti, sottolineandone le rispettive poetiche ed evidenziando la complementarietà degli apporti da loro dati nella realizzazione delle opere comuni proposte nella mostra. Ne risulterà chiarito anche il tipo di responsabilità che ciascuno di loro ha assunto come preminente nel proprio lavoro: l’impegno distintamente individuale di Arienti nella ricerca di inediti esiti e valori estetici a partire da elementi e situazioni ordinari e quello squisitamente relazionale di Pietroiusti nell’affrontare l’arte come risultato di trattative e azioni interpersonali e pubbliche.

L’obiettivo comune ad entrambi di oltrepassare i limiti e l’autoreferenzialità di oggetti e situazioni viene applicato con questa mostra allo stesso museo, che la sera dell’inaugurazione avrà un’uscita imprevista, per donare al pubblico la sorpresa di poter sbirciare in spazi di servizio normalmente preclusi ai visitatori. A chiusura della rassegna, fra il 28 e il 29 giugno, gli artisti, per 24 ore consecutive, resteranno in uno spazio particolarmente accogliente del Museo, per incontrare i visitatori e conversare liberamente con loro.

Il progetto e l’allestimento della mostra si avvalgono della collaborazione di tutto lo staff del MAMbo e dei partecipanti al laboratorio didattico condotto dagli artisti dal 31 marzo al 4 aprile 2008.

La rassegna e tutti gli eventi correlati saranno documentati in un DVD che sarà in distribuzione dall’autunno 2008.

Immagine: Cesare Pietroiusti, Machelem "800 opere in distribuzione gratuita", birra belga su carta in occasione della mostra "Looking for the border" Bruxelles, novembre 2007

Il progetto non si sarebbe potuto realizzare senza la preziosa collaborazione di: Eleonora Concetti, Lara Facco, Claudio Musso, Alice Panti, Sabrina Samorì

Comunicazione:
Giulia Pezzoli Ufficio Comunicazione e sviluppo marketing MAMbo tel. 051 6496616 – giulia.pezzoli@comune.bologna.it Claudio Calari tel. 051 6496620 Claudio.Calari@comune.bologna.it

Inaugurazione: sabato 5 aprile 2008, ore 17.00

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 – Bologna
Orari: martedì – domenica 10.00 - 18.00
giovedì 10.00 - 22.00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito

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