Camminare a piedi nudi nella neve e cercare frutta fresca nel giardino paterno. La personale si articola in 3 grandi stampe lambda intese come altrettanti momenti di un racconto e nello stesso tempo tre diverse angolazioni di uno stesso pensiero.
a cura di Patrizia Ferri
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La personale di Martina Riescher si articola in 3 grandi stampe lambda, due
collocate a parete (cm 150x200) e la terza, un tondo, sul pavimento (diametro
cm 120), intese come altrettanti momenti di un racconto e nello stesso tempo
tre diverse angolazioni di uno stesso pensiero. Il titolo dell’installazione
“camminare a piedi nudi nella neve e cercare frutta fresca nel giardino
paterno”, fa da contrappunto poetico e narrativo a un linguaggio asciutto e
realistico e nello stesso tempo ricco di metafore e visioni simboliche espresso
con un ironia di fondo: il proprio autoritratto ricorrente incarnato in figure di
statue classiche condensa vari livelli percettivi della rappresentazione che
oscilla tra l’apparente banalità di un quotidiano “oggettivo” e le sue valenze
profonde. Il tutto emblematicamente incorniciato in una condizione storica di
ineluttabilità dove solo la consapevolezza ci può rendere protagonisti di un
finale potenzialmente imprevisto
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The exhibition by Martina Riescher is curated by Patrizia Ferri, is composed
of 3 large photographic lambda prints, 2 of which are placed on the walls
(each measures 150x200 cm) and the third (a diameter of 120 cm) is placed
on the floor. The intention is to bring together moments from the same
narrative using three different angles on the same thought process. The title:
"walking in the snow with bare feet and looking for fresh fruit in the
paternal garden", showing a juxtaposition between poetry and narrative
using a minimum of realistic language but with a rich use of metaphor and
symbolic vision with a twist of irony. The self-portrait, in the guise of classic
statuary, is a condensation of various perceptive levels of representation that
wavers between the apparent banality of an "object" from daily life and its
deeper meaning. All is emblematically framed in an historic condition of
discretion where consciousness is the sole protagonist of a potentially
uncertain finale
Martina Maria Riescher vive e lavora a Roma dove si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti nel 1994. La sua ricerca si incentra sulla
possibilità di dare “corpo” alla storia intesa come “struttura del pensiero” prendendo in esame gli aspetti invisibili della realtà umana per renderli come
luoghi fruibili. Realizza installazioni ambientali, opere scultoree, fotomontaggi e disegni.
Dal 1995 lavora inoltre alla realizzazione di un progetto condiviso, “Città ideale” con Claudio Pieroni, artista e docente AFAM. Ad oggi questa
collaborazione, sotto il nome di “Pieroni & Riescher” ha visto diversi risultati esposti in Istituzioni museali e gallerie private nazionali ed internazionali.
Inaugurazione giovedì 3 aprile 2008 alle ore 18
nell’ambito della VII edizione di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma
Tralevolte
Piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma
Tutti i giorni dalle 17 alle 20 esclusi festivi
Ingresso libero