Oikos. Gli oggetti fotografati altro non sono che spazzatura vista sotto la luce di un flash, per farli diventare soggetto, testimonianza di se stessi, raffigurazione schietta e razionale della realta' che rimbomba fino alla figura umana.
“Il modello antico aveva la natura come origine e l’uomo come soggetto di continua osservazione per essere nel Mondo. Quello moderno ha l’uomo come origine ed il mondo come oggetto di continua verifica sperimentale, perché l’uomo possa essere sul Mondo.”
(Antonio Rossetti, Prima dell’architettura)
Gli oggetti fotografati in studio altro non sono che spazzatura vista sotto la luce di un flash, per farli diventare soggetto, testimonianza di se stessi, raffigurazione schietta e razionale della realtà che rimbomba fino alla figura umana.
I ritratti in luce naturale, ambientati nei pochi luoghi ancora naturali che si trovano in una città come Napoli, sono gli uomini che non vogliono perdere quel contatto, anche semplicemente fisico, con la natura.
Porre in rapporto l’uomo e l’ambiente (oikos) dove quest’ultimo è sempre meno “naturale” e l’uomo nel suo agire lo ignora quotidianamente, pensando di poterlo usare come una pattumiera o di cambiarlo a suo piacimento. Far convivere persone e oggetti, natura viva e natura morta.
Galleria AOCF58
via Flaminia 58 - Roma
Ingresso libero