Castello Visconteo
Pavia
viale XI Febbraio, 35
0382 399770 FAX 0382 303028
WEB
Albertini e Moioli
dal 4/4/2008 al 10/5/2008
mar-ven 9-13, 15-18, domenica e festivi, 25/04, 1/05 e 2/06 9-19
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4/4/2008

Albertini e Moioli

Castello Visconteo, Pavia

La macchina per fare le bolle. Una ricerca artistica che si sviluppa in un connubio fra scultura e architettura. In questa esposizione gli artisti presentano i nuovi lavori che si distinguono per l'uso della luce e di un movimento luminoso a variazione cromatica che sembra smaterializzare la materia.


comunicato stampa

“La macchina per fare le bolle, la circumfolgore ed altri congegni”, una personale di Albertini e Moioli, in cui saranno presentati gli ultimi lavori dei due scultori.

Attivi dagli anni 90 si sono già guadagnati i consensi della critica con una ricerca che attraverso la progettualità e una sperimentazione sui materiali si sviluppa in un connubio fra scultura e architettura. Scrive Luigi Cavadini nel 2000 per la presentazione delle mostre “Clonazioni e ambiguità” di Milano e Barcellona: “ Un mondo plastico diverso…in cui si rifugge da una netta separazione tra razionalità e libertà per una ‘integrazione’ (fra l’ altro del tutto naturale) di due modi, in apparenza contradditori, di porsi di fronte alla forma…”
Questo percorso li ha portati sempre più verso tecniche progettuali virtuali attenuando il confine fra scultura reale e scultura virtuale o progettata.

In questa esposizione presentano i nuovi lavori che si distinguono per l’ uso della luce e di un movimento luminoso a variazione cromatica che sembra smaterializzare la materia.
Tra le opere esposte: “Macchina per fare le bolle”, “Circumfolgore” e “Cotombrot”.
Come spiegano i due artisti, “ci siamo ispirati nei titoli alle macchine ed alle invenzioni dell’ architettura del primo rinascimento ed in particolare a quelle di Leonardo; abbiamo pensato a delle macchine che producono dei flussi di energie vitali in grado di modificare lo stato della realtà per trasformarla in una esperienza più vicina ai nostri sogni ed alla nostra visione del mondo.”

Come si legge nel testo di Paolo Campiglio: “… Il concetto di “bolla” è dunque nella operatività degli scultori una evoluzione della cellula, svincolata dal riferimento organico, corporeo, derivante invece da una nuova visione aerea e incorporea. Osservando le ultime Macchine per fare le bolle, concepite tra il 2006 e il 2008, non vi è dubbio che il percorso degli scultori in questo decennio si sia orientato verso una nuova progettualità di inconsistenza materica suggerita dalla pratica, in continua evoluzione e dalle mille sorprese, della progettazione virtuale mediante sistemi informatici, seppure tradotta in opere plastiche di ingombro spaziale.

Ed è questo, a mio giudizio, un dato inconfutabile che segna un punto di non ritorno nella produzione della coppia di artisti, che oggi lavora sulla combinazione di ferro e materie plastiche trasparenti, in strutture autoilluminanti: si avverte, in particolare, una continuazione della simpatica teoria degli “oggetti” iniziata nello scorso decennio, in quelle “macchine” che potrebbero essere impiegate come tavolini e sedie, ma anche una progettazione di opere svincolate da ogni funzione in cui l’influsso subito dalle estetiche virtuali, dalle forme lisce e trasparenti create al computer, vivificate dalla luce, appare indubbia…” Le opere dei due scultori sono presenti anche in Second Life, il mondo virtuale più in voga del momento. In questo universo sintetico sono collocate le opere: “Macchina per fare le bolle, Circumfolgore”; “Acquario” e “Acquario orizzontale”

Castello Visconteo
piazza Castello - Pavia
Orario: mar-ven 9-13, 15-18, domenica e festivi, 25/04, 1/05 e 2/06 9-19

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