Terza mostra della rassegna "I Colori di Eva". L'artista si focalizzata sul linguaggio scultoreo, e sull'articolazione della forma astratta nello spazio. La sua riflessione e' centrata sulla coppia antinomica vuoto - pieno.
La rassegna "I Colori di Eva" prosegue con la terza mostra in
programma. Il campo di indagine dell'artista napoletana Giuseppina Bonsangue si focalizzata sul linguaggio scultoreo, sull'articolazione
della forma astratta nello spazio. Protagonista della ricerca artistica
contemporanea, riceve premi e riconoscimenti nazionali ed
internazionali, è attiva anche nel campo dell'insegnamento diventando
docente ordinaria negli "Istituti di Istruzione Artistica" (lavora
attualmente presso il Liceo Artistico di Napoli).
Nelle sue sculture si coglie una costante tensione che dal finito si
spinge fino al non-oggetto e viene delineato un processo dove la
Bonsangue maneggia il vuoto, senza designare una assenza, lo considera
come presenza fisica e tangibile. L'intento ultimo del suo lavoro,
come lei stessa sostiene, si scorge in una decostruzione consapevole
dell'oggetto: lo spazio da contesto dove si colloca l'opera ne
diventa un elemento compositivo, consentendoci di visualizzare il vuoto
come una azione invisibile che si materializza nelle cose, sulle
sculture.
La coppia antinomica vuoto - pieno struttura la riflessione
dell'artista, che riesce a comunicare idee di una estrema complessità
concettuale attraverso forme divertenti che potrebbero invitare la
fantasia di un bambino a rintracciarvi un aspetto ludico. Dietro un
approccio disimpegnato, che può sembrare quasi giocoso, la Bonsangue ci
parla del relativismo in cui l'uomo si trova a vivere, di una storia
frammentata in molteplici punti di vista, di una condizione dove
l'indeterminazione e la leggerezza del vuoto diventano più pesanti di
qualsiasi pieno.
Inaugurazione domenica 6 aprile ore 11
Associazione L.I.Art
Via David Lubin, 4 - Roma
Orario: dal martedi' al sabato 16.00-19.30
Ingresso libero