Fotografie. Primo appuntamento della serie Inside. Da sempre impegnata nella costruzione parodistica di mondi e personaggi cinici e divertenti, l'artista affida alla metafora la sua personale visione socio-politica dei rapporti di forze tra individui e istituzioni. Le fotografie ritraggono 'cose' vere anche quando esaltano il carattere onirico della visione.
Contemporaneamente alla mostra “Fata Morgana”, sua ultima fatica ospitata dalla Cerere Temporary Gallery, Myriam Laplante esporrà sempre a Roma e negli spazi di The Gallery Apart una selezione dei suoi lavori fotografici realizzati tra il 1996 il 2008. Per l’occasione sarà possibile rivedere le foto delle serie Ritratti (1997), Danze macabre (2000), Caccia (2002) e fino a Triste Sort del 2008.
Da sempre impegnata nella costruzione parodistica di mondi e personaggi cinici e divertenti, Myriam Laplante affida alla metafora la sua personale visione socio-politica dei rapporti di forze tra individui e istituzioni. A tal fine utilizza indifferentemente una congerie di tecniche e media (video, installazione, disegno, scultura, performance), ma tra questi la fotografia ha sempre rivestito un ruolo particolarmente rilevante. Myriam Laplante piega la fotografia al servizio delle sue esigenze di narrazione e ambientazione di storie e personaggi; non una rappresentazione del vero, dunque, ma neanche la finzione del photoshop. Le fotografie di Myriam Laplante ritraggono “cose” vere anche quando esaltano il carattere onirico della visione dell’artista, la quale predispone personalmente e con cura i set dove l’immagine prenderà vita, dipingendo i fondali, cucendo i costumi dei personaggi, pazientando per intere settimane all’aperto in attesa della luce giusta.
Questo appuntamento è il primo della serie “INSIDE”, una delle iniziative con cui The Gallery Apart intende qualificare il suo spazio/project room di via della Barchetta 11. INSIDE consentirà di approfondire l’arte e la poetica degli artisti della galleria, in contemporanea alle mostre a loro dedicate organizzate outdoor, non solo attraverso l’approfondimento dell’intera loro produzione ma anche grazie alla consultazione della documentazione biografica disponibile.
Note biografiche:
Myriam Laplante, nata a Chittagong in Bangladesh nel 1954, ha vissuto e studiato in Canada per poi trasferirsi a New York. In Italia dal 1985, vive e lavora tra Roma e Bevagna.
Membro di Black Market International, importante collettivo di performer, con il quale ha partecipato a Festival tenutisi a Glasgow, Ginevra, Berlino, Berna, Montréal e Ilsede (Germania). Inoltre, individualmente ha rappresentato le sue performance in un gran numero di manifestazioni internazionali; solo negli ultimi cinque anni a Valencia, Ljubliana, Berna, Giswill (Svizzera), Bruxelles, Londra, Ho Chi Minh City e Dalat (Vietnam), Belfast, Derry, Berlino, Dresda e Muenster, Piotrkow Trybunalski, Belsko-Biale e Lublin (Polonia), Montreal, Toronto e Québec (Canada), Osaka, Nove Zamky (Slovacchia), Budapest, Penshang (Cina) e Helsinki.
La sua performance “Lupus in Fabula” è stata recentemente presentata, in prima europea e in collaborazione con The Gallery Apart, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, e poi alla Mala Galera di Ljubljana, dopo essere stata già al centro dell’omonima mostra presso la Annina Nosei Gallery di New York nel 2006.
Dopo “Procede tutto secondo i piani” del 2003 (parodia complessa dei laboratori militari segreti), performance e installazione permanente alla Certosa di Padula, e ripresentata in versione diversa alla Trace Gallery di Cardiff, la ricerca installativa di Myriam Laplante procede con “Elisir” (The Gallery Apart presso Fondazione VOLUME! Roma- 2004), una sorta di laboratorio di ricerca sulla manipolazione genetica in cui uno scienziato solitario sperimenta la propria follia come metafora della mistificazione mediale, dei condizionamenti psichici e della condizione di sostanziale inconsapevolezza propria dell’essere umano. Dopo Roma la mostra è stata poi ospitata a Montreal (Canada) presso la Leonard & Bina Ellen Art Gallery dell’Université Concordia, a cura di Mathieu Beauséjour.
“Fata Morgana” è la sua ultima video-installazione, attualmente in corso (The Gallery Apart presso la Cerere Temporary Gallery di Roma), con cui l’artista realizza una totale alterazione dello spazio espositivo investigando ossessioni martellanti e remote. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche, tra cui quella della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Roma, del Musée du Québec, Québec e del Musée National de la Photographie di Ottawa (Canada).
Inaugurazione ore 18.30
The Gallery Apart
via della Barchetta, 11 - Roma
Orario: mar/sab ore 16-20 e su appuntamento
Ingresso libero