Castel Sismondo
Rimini
piazza Malatesta
0721 830699 FAX 0721 805099
WEB
Exempla
dal 18/4/2008 al 6/9/2008
9 - 19, chiuso i lunedi non festivi.
0541 783100
WEB
Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




18/4/2008

Exempla

Castel Sismondo, Rimini

La rinascita dell'antico nell'arte italiana Da Federico II ad Andrea Pisano. La mostra vuol dimostrare come molti capolavori del nostro Medio Evo abbiano alle spalle opere greche o romane ad ispirarli. Il percorso inizia con una ampia campionatura di creazioni prodotte sotto l'egida di Federico II, per poi passare ad artisti come Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio, Giovanni Pisano, o pittori romani come Pietro Cavallini, che si sentivano eredi dell'antichita' classica.


comunicato stampa

a cura di Marco Bona Castellotti e Antonio Giuliano

"Exempla" si traduce modelli. L'arte del Duecento italiano si rifà a modelli antichi, ma il ritorno all'antico nel Duecento italiano si distingue da quello che caratterizza il Rinascimento per il fatto che grandi artisti come Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio, Giovanni Pisano, o pittori romani come Pietro Cavallini, si sentono eredi dell'antichità classica.
Pertanto ad essa attingono con una particolare sensibilità, segnata sia dalla ripresa di certi moduli formali, sia dalla "verità di vita" propria del gotico.
La mostra, che con tale titolo il Meeting di Rimini ha organizzato in collaborazione con i Musei Vaticani, intende documentare visivamente come gran parte della produzione artistica duecentesca si rifaccia a opere greche o romane, paleocristiane o addirittura, nel caso di Arnolfo di Cambio, etrusche.

Emblema della rinascita dell'antico, qui testimoniata da una serie davvero straordinaria di opere (100 fra sculture, cammei, codici miniati e dipinti ), è la formella situata in origine sul Campanile di Giotto a Firenze, nella quale Andrea Pisano raffigura un vecchio scultore greco, forse Fidia, intento a scolpire una statuetta che è quanto di più "classico" si possa immaginare.

Ideata e curata da Marco Bona Castellotti e Antonio Giuliano e da un folto comitato scientifico, la rassegna si articola su una solida base di studi specifici e sul confronto diretto fra opere medievali e opere antiche, avanzando nuove proposte, soprattutto per quanto concerne la scultura di età federiciana.
La cornice stessa della Rocca Malatestiana, che la ospiterà dal 20 aprile al 7 settembre, nell'allestimento dell'architetto Stefano Maderna, si presta ad accogliere materiale lapideo e ad avvicinare antichità classica e medioevo.

Il percorso inizia con una ampia campionatura di opere prodotte sotto l'egida di Federico II. E' nel cantiere del federiciano Castel del Monte che il "ritorno all'antico" si corrobora grazie alla presenza del giovane Nicola Pisano col quale la rinascita prosegue nell'Italia centrale, a Pisa e a Siena.
Ma il classicismo di Nicola Pisano è altra cosa rispetto a quello federiciano: è un classicismo che "evoca" quasi sentimentalmente l'età antica, rifacendosi a modelli romani, e in particolare ai sarcofaghi che Nicola poteva ammirare a Pisa.

In mostra saranno presenti alcuni splendidi originali di Nicola, come la formella della fontana Maggiore di Perugia, con la Lupa e Romolo e Remo, compiuta insieme al figlio Giovanni, e una Testa virile proveniente dal Battistero di Pisa.

Giovanni Pisano aveva iniziato la sua carriera nella bottega del padre, dove aveva compiuto il tirocinio un altro straordinario scultore: Arnolfo di Cambio. Pur essendo d' origine toscana, Arnolfo aggiorna il proprio stile in ambiente romano, pervaso di classicità.

Il classicismo di Arnolfo si riveste di una particolare sensibilità religiosa, che si incarna nella severità delle espressioni e delle forme. La vediamo nelle due stupende teste di Cristo e dell'Animula della Madonna, già su di una facciata dei Santa Maria del Fiore a Firenze.

Il nome di Arnolfo richiama il problema della cultura a Roma, e nella mostra la pittura romana tra Due e Trecento è rappresentata da alcuni meravigliosi dipinti, uno dei quali attribuito a Pietro Cavallini da Federico Zeri, cui questa rassegna è dedicata nel decimo anniversario della morte.

L'itinerario si conclude con Andrea Pisano, con il quale si oltrepassa il Duecento e si entra nell'età di Giotto.
L'eccezionalità della rassegna, unica sino a oggi nel suo tema e protesa come ogni altra promossa dal Meeting per l'Amicizia a far comprendere al pubblico più vario problemi culturalmente complessi, si basa su un articolato corredo didattico.

Informazioni e prenotazioni: tel. 0541.783100
exempla@meetinrimini.org
http://www.mostraexempla.org

Ufficio Stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Ufficio Stampa Meeting - Matteo Lessi tel. 0541 783100 press@meetingrimini.org

Inaugurazione 19 aprile nella Sala dell'Arengo - ore 17,00

Castel Sismondo
Piazza Malatesta, Rimini
Orario: 9 - 19, chiuso i lunedì non festivi.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, scuole euro 6

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