Prospettive biformi. L'artista, attraverso la scelta dell'informale, interpreta i silenzi di una societa' in cui la comunicazione e' sempre piu' difficile.
Una delle caratteristiche del messaggio poetico è data dalla ricchezza dei significati, dalla polisemia, da un messaggio aperto a mille suggestioni ed interpretazioni: in questa direzione può essere valutata la personale che l’artista Pippo Consolo presenta alla galleria Lancellotti di Roma.
Nella recente produzione risalta, anche rispetto alle precedenti opere del maestro, la capacità metamorfica di rappresentare in quadri, talvolta di grande formato, la trattazione di forme ambivalenti, che da un’unica matrice si differenziano e si tramutano in altre forme che si alternano, si sovrappongono, si avviluppano in fantasmagoriche spirali di luci e di colori.
I soggetti delle opere conducono all’astrazione di modelli primordiali interiori, espressione di un’umanità alla continua ricerca di essenziali elementi archetipi che la fantasia risolve in visioni cromatiche e luministiche.
L’arte di Pippo Consolo, attraverso la scelta dell’informale, interpreta i silenzi di una società in cui la comunicazione è sempre più difficile e propone allora un mondo di fantasiose simbologie , di forme ibride e cangianti che sono comunque alimentate da una grande energia vitale.
E’come riconquistare sostanza concreta alle cose, riportarle in un’altra dimensione per tornare a rivederle, dopo che la percezione abituale in qualche modo ne aveva velato ai nostri occhi il loro essere. È quasi un riportarle in vita, in una nuova dimensione e nel magico regno della poesia e dell’arte.
Galleria Lancellotti
piazza Lancellotti, 3 - Roma
Orario: 10-13/17-19.30 (chiuso lunedì mattina)
Ingresso libero