Castello di Ussel
Chatillon (AO)
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Il sorriso graffiato
dal 23/4/2008 al 27/9/2008
tutti i giorni 9-19

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23/4/2008

Il sorriso graffiato

Castello di Ussel, Chatillon (AO)

Fascismo e antifascismo nel disegno satirico. Moda, costume, politica e passioni. I trent'anni di storia che hanno fatto l'Italia raccontati attraverso il disegno umoristico: 350 disegni e 70 riviste d'epoca per la piu' vasta esposizione dedicata al periodo che va dal 1915 al 1948.


comunicato stampa

A cura di Dino Aloi

Fascismo e antifascismo nel disegno satirico. Dalla Grande Guerra alla Costituzione a cura di Dino Aloi con la collaborazione di Claudio Puglia, Claudio Mellana, Paolo Moretti, Milko Dalla Battista, Raffaele Bozzi e Carlo Squillante.

Moda, costume, politica e passioni. I trent’anni di storia che hanno fatto l’Italia raccontati attraverso il disegno satirico e umoristico: 350 disegni e 70 riviste d’epoca per la più vasta esposizione dedicata al periodo che va dal 1915 al 1948. La mostra ripercorre, con il disincanto del disegno satirico, i fatti salienti dalla prima guerra mondiale alla costituzione, presentando inmodo didattico e leggero/ con un sorriso graffiato/ avvenimenti e personaggi di un’epoca travagliata.

Alle tavole di quattro grandi artisti del periodo come Giuseppe Scalarini, Attalo (Gioacchino Colizzi), Bernardo Leporini e Giuseppe Novello, si affiancano le opere di oltre cento dei più noti disegnatori del tempo - Umberto Tirelli, Golia (Eugenio Colmo) Ratalanga (Gabriele Galantara), Filiberto Scarpelli, Federico Fellini e Giovannino Guareschi. Ampia e articolata la sezione della stampa d’epoca: i giornali di guerra e di trincea, le riviste di opposizione al fascismo come Il BeccoGiallo e ancora giornali usciti durante il ventennio come Marc’Aurelio e Bertoldo. La caricatura in cartapesta di Mussolini domina dai suoi due metri d’altezza la sezione dedicata ai personaggi: Giolitti, D’Annunzio, Vittorio Emanuele III, De Nicola, De Gasperi, Togliatti e Pertini e,naturalmente, Mussolini: una raccolta di cento vignette tratteggiala complessa figura del Duce, ripercorrendo la sua ascesa al potere negli anni del biennio rosso sino alla marcia su Roma ed almandato di Presidente del Consiglio. La raccolta è completata da una ventina di tavole prese dai giornali di tutto il mondo, dove è ritratto talvolta insieme ad Hitler.
Curata da Dino Aloi e voluta dall’assessore all’Istruzione e CulturaLaurent Viérin, la mostra si propone con un taglio didattico di farscoprire uno dei periodi più complicati della nostra storia utilizzando come filo conduttore l’arma dell’ironia e l’efficacia della caricatura, toccando ogni argomento con note di commento capaci di ricontestualizzare i fatti. Una cronologia storica sintetica ma funzionale permetterà ai visitatori di collocare immediatamente il periodo preso in analisi nelle vignette.

Articolazione del percorso espositivo

Attraverso la scansione cronologica saranno esposti disegni chetoccano alcuni tra i principali fatti accaduti in Italia, partendo dal 1914, anno caldo in quanto la Nazione è divisa tra neutralisti ed interventisti, sino all’intervento militare, senza per questo trascu-rare moda e costume del periodo.

Approfondimenti con i giornali
Giornali come Numero, L’Onorevole 509, il raffinatissimo bolognese Il Punto e Il 420, dichiaratamente interventisti, sino ai giornali diguerra come La Giberna, La Tradotta e La Trincea, di diversi corpi di armata, per arrivare ad un vero foglio prodotto al fronte come Il 13, molto raro. Sezione dedicata a Il Becco Giallo, rivista antifascista soppressa dalle leggi sulla stampa emanate da Mussolini. Alla rivista collabora Gabriele Galantara. Per mezzo del giornale si segue il percorso di avvicinamento al potere di Mussolini, attraverso l’omicidio Matteotti e l’uscita dei parlamentari delle opposizioni, ritiratisi sull’Aventino. Con Marc’Aurelio e Il Bertoldo è possibile gettare lo sguardo sulle riviste del ventennio fascista, quasi interamente dedicate all’umorismo, ma con alcune vignette politiche che seguono l’andamento della Nazione e soprattutto la politica estera.Nel 1944 l’Italia è divisa. Al nord nella Repubblica di Salò uscirà il giornale satirico Il Barbagianni, per certi aspetti umoristico ma anche antisemita; al Sud dopo lo sbarco degli Alleati e la liberazione di alcune città come Roma, inizieranno ad essere pubblicati fogli satirici come Il Pettirosso, Marforio e Pasquino. Particolarmente interessante il Don Chisciotte di Salerno, realizzato sotto la tutela del comando Americano. Dopo la Liberazione fanno la loro comparsa in edicola giornali come Don Basilio, ferocemente anticlericale, a cui fa eco il cattolico Don Palmillio, così come prende vita Candido, voluto da Giovannino Guareschi, e ancora Fra Cristoforo, Il Mercante, Codino Rosso, L’Orlando, Rabarbaro e molti altri, tutti su posizioni politiche diverse.
La sezione dedicata alla Valle D’Aosta ospiterà alcuni fogli della Resistenza apparsi tra il 1943 ed il 1945.

Approfondimenti personaggi
Profilo biografico, ritratto caricaturale e sei/sette vignette di periodi diversi per ogni personaggio, in modo da tracciare cenni della vita politica per una fruizio-ne più ampia. I personaggi di cui sono presenti gli approfondimenti sono: Giovanni Giolitti, Gabriele D‘Annunzio, Vittorio Emanuele III, Enrico De Nicola, Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti e infine Sandro Pertini, ritratto anche inalcuni disegni del suo mandato presidenziale.Benito Mussolini viene invece trattato a parte e ne scaturisce un’ ampia galleriadi cento vignette che tratteggia la complessa figura del personaggio, partendodalle vignette che lo vedono giovane socialista direttore dell’Avanti (è ritrattomagro, con i baffi e i capelli, ben lontano dall’immagine iconografica che tutticonosciamo), ripercorrendo la sua ascesa al potere negli anni del biennio rossosino alla marcia su Roma e al mandato di Presidente del Consiglio. La sua figura viene anche ritratta negli anni del ventennio fascista, per arrivare alle vignette deIl Pettirosso del 1944/1945 che lo vedono ancora protagonista prima della fine ingloriosa che gli toccò. La ricerca arriva sino al 1950,in quanto anche nel periodo seguente si trovano ancora disegni in cui talvolta è ritratto come protagonista. L’esposizione di tavole su Mussolini ha valore storico documentale in quanto, accanto a tavole fieramente antifasciste, sono esposti perla prima volta disegni tratti da giornali satirici che hanno appoggiato la sua scalata al potere.Uno sguardo internazionale completa la sezione con una ventina di tavole prese dai giornali di tutto il mondo del periodo che lo raffi-gurano, talvolta, insieme a Hitler.In omaggio al volume dello storico Gec (Enrico Gianeri), che nel 1945 pubblicò una raccolta di disegni dedicata a Mussolini dal titoloIl Cesare di Cartapesta, sarà realizzata una caricatura di un paio di metri di altezza, eseguita proprio con la cartapesta.

Approfondimenti argomenti
Sempre con la logica di un testo esplicativo realizzato da autori diversi e di alcune vignette in più, sono affrontati argomenti chiave importanti, da non dimenticare, per capire com’ era l’Italia del periodo. Con la dovuta ricontestualizzazione si parlerà quindi delle “donnecrisi”, campagna voluta dal regime contro le donne magre in quanto la propaganda voleva la donna florida e soprattutto mamma perprocreare e donare “braccia alla patria”, così come il colonialismo ed il razzismo verso gli africani e in particolare il Ras Tafari (HaileSelassie). E’ affrontato anche l’argomento del razzismo contro gli ebrei che emerge in alcuni disegni dopo il 1938, in seguito cioè all’e-manazione delle leggi razziali. Attraverso alcune testate importanti (il giornale Il Partigiano aveva la sua pagina di vignette umoristiche “La ramazza del Partigiano”, così come durante la Repubblica di Salò uscì il satirico “Il Barbagianni”) verrà affrontata la divisione dell’Italia, spaccata in due dalla guerra e da poteri diversi al comando. Sempre nella logica di fornire spaccati internazionali saranno presentateanche tavole satiriche contro Hitler, utilizzate dal suo capo ufficio propaganda per la realizzazione di un opuscolo in cui il disegno veniva pubblicato con il significato che ne poteva emergere dalla visione, con accanto un commento dell’ufficio propaganda in cui si forniva (a detta loro) la vera verità, proponendo un’operazione di depotenziamento del disegno satirico che non ha uguali nella storia dellacaricatura.

Approfondimenti autori
Quattro gli autori scelti per approfondire il disegno satirico: Venti disegni originali di Giuseppe Scalarini, straordinario vignettista de l’Avanti, anche quando Mussolini ne era ancora direttore, che pagò con l’allontanamento al confino la sua fede socialista. Queste tavole, straordina-riamente efficaci, rappresentano la vera “chicca” della mostra e sonomesse a disposizione dalla famiglia. Altro autore è Attalo, che creò ilpersonaggio “Il Gagà che aveva detto agli amici”, simpatico guascone,o meglio sbruffone, capace di raccontare cose altisonanti che nel dise-gno appaiono con il loro vero significato. Attalo, amico di Fellini, ne ispi-rò alcuni interni per i suoi film.Giuseppe Novello, efficacissimo disegnatore dotato di un senso dell’ironia davvero fuori dal comune, sapeva raccontare la borghesia deglianni Trenta partendo dalle piccole cose, senza occuparsi della politcama delle persone. Per concludere la sezione, una serie di stampe origi-nali di Bernardo Leporini pubblicate in modo clandestino prima dellaLiberazione, in cui vengono sbeffeggiati il duce/truce ed il fascismo.

Approfondimenti Valle D’Aosta
Grazie all’Istituto storico della Resistenza e della società contemporaneadi Aosta e alla sua direttrice saranno esposte alcune riviste originali rea-lizzate nel periodo delle lotte partigiane. Saranno inoltre presentatevignette satiriche e disegni realizzati durante il periodo della Resistenza in Valle D’Aosta da Eugenio Gentili Tedeschi. Le opere sono raccoltenel volume “I giochi della paura” edito dalle Edizioni Le Château, di Nicola Alessi, per gentile concessione.

Allestimenti
Saranno realizzati alcuni grandi allestimenti evocativi degli argomenticome un grande tricolore per il periodo della Prima Guerra Mondiale,una radio dell’epoca in grande dimensione, evocativa delle trasmissionidi Radio Londra e un grande libro con stampati i primi articoli della Costituzione. Su due leggii agibili per la consultazione, saranno posti la Costituzione e lo Statuto Speciale della Valle d’Aosta, tutti e due del 1948, di cui quest’anno si celebrano i sessant’anni. Per l’occasione, Fabio Sironi, illustratore e caricaturista de il Corriere della Sera ha disegnato i primi 12 articoli de la Costituzione che saranno riprodotti in un telo di grande dimensione.

Video
Sarà riproposto un video animato suggestivo ed emozionante realizzato da Bruno Bozzetto, il più importante regista italiano di cinema di animazione, celebre nel mondo per i suoi lungometraggi West and Soda, Vip mio fratello Superuomo e Allegro non troppo. Il cortoanimato è stato realizzato dal Comune di Bergamo nel 2005 per i sessant’anni della Liberazione.

Il protagonista assoluto della mostra è il disegno satirico ed umoristico in questo invito a ripercorrere la storia di un periodo molto importante della nostra Nazione, per non dimenticare ed imparare attraverso il disincanto del disegno satirico, capace di comunicare in modoleggero argomenti forti senza per questo depotenziarli nei contenuti. Dall’intervento in guerra dell’Italia sino alla vittoria, dal biennio rosso all’ascesa al potere di Mussolini, dal colonialismo alle leggi razziali, dal nuovo conflitto sino all’occupazione tedesca, dalla repubblica di Salò alla Liberazione, dal referendum Repubblica/Monarchia sinoal nuovo Parlamento, al primo Presidente della Repubblica con la deliberazione della Costituzione e dello Statuto speciale della ValleD’Aosta.

Completa la mostra un catalogo ricco di immagini curato da Dino Aloi e edito da Il Pennino nel quale vengono approfondite tutte le tematiche impreziosite da interventi critici di Aldo Mola, Gian Paolo Caprettini, Fabio Norcini, Silvana Presa, Laura Guzzon, Ivano Barbiero, e Francesco Specchia.

Ufficio stampa: Datastampa
Via Tiepolo, 10, 10126 Torino tel. 011 19706371, fax 011 19706372, e-mail piemonte@datastampa.it

Inaugurazione 24 aprile. Ore 18

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Intero Euro 3, Ridotto Euro 2

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