Georgia i mille volti dell'indipendenza. Un reportage fotografico dove l'artista documenta i centri collettivi che ospitano la maggioranza dei profughi dell'Abkhazia e dell'Ossezia, descrivendo la realta' socio economica del paese.
Tbilisi, primavera. "Una Città affascinante circondata
dai confini, dal passato che come un triste ricordo lascia
un’ immagine desolata e malinconica all’ambiente. Un’
immensa citte0 che lascia i suoi problemi al passare del
tempo; i suoi profughi, i suoi poveri le sue infrastrutture.
Una poverte0 che sfiora l’inimmaginabile. Eppure una
regione importantissima dal punto di vista strategico
militare, confinante con la grande Russia".
In questo reportage fotografico Maurizio Gjivovich
(www.gjivovich.it) documenta i numerosi centri collettivi
che ospitano la grande maggioranza dei profughi
dell’Abkhazia e dell’Ossezia; le scuole e gli ospedali,
descrivendo la realtà socio economica del paese. Un
servizio in collaborazione con Alisei ONG nell’ambito del
progetto “Rehabilitation and Training to provide dignified
living conditions to vulnerable children in Tbilisi and IDPs
families in Rustavi”, finanziato da ECHO.
Una mostra, "Georgia i mille volti dell’indipendenza", che
sarà in esposizione a Roma dal 5 al 21 Ottobre
nell’ambito di FOTOLEGGENDO, rassegna dell’immagine e
della lettura fotografica: seminari, workshop, incontri con
il mondo dell’editoria, giornalisti, critici; tavole
rotonde, spettacoli, mostre. FotoLeggendo è una
manifestazione sulla fotografia e per la fotografia, che
nasce con l’obiettivo di coinvolgere attivamente gli
appassionati e non, ed offrire, soprattutto ai pif9
giovani, possibilite0 di crescita e confronto.
Maurizio Gjivovich nasce ad Ivrea il 22 Maggio 1975,
comincia come collaboratore e assistente di studio con
alcuni professionisti della zona di Torino. Nel 2000
partecipa alla Biennale Giovani artisti Off Torino,
successivamente nel 2001 realizza un reportage in Bosnia
Erzegovina dal titolo Sarajevo "una tregua apparente", che
sare0 poi pubblicato un libro edito da La Voce
Alessandrina.
Nel 2002 partecipa ad una collettiva alla Biennale Giovani
artisti di Torino in collaborazione con l’Istituto Europeo
Desing di Torino, un progetto dal titolo S.O.S. ARTE
,installazione fotografica digitale in bianco e nero. Sempre
nello stesso anno parte per il Kosovo per realizzare un
documentario sulla situazione del conflitto politico
militare. Un anno dopo viene pubblicato un volume dal titolo
"Oggi in Kosovo" edizioni Gruppo Abele.
Nel 2003 realizza un reportage in Palestina dal titolo
"incrociare gli sguardi, incontro con artisti palestinesi",
un documentario da Ramalla a Nazareth, con li contributo
della Regione Piemonte si realizza una mostra a Torino
"Amantes". Nel 2004 continua il progetto in Palestina
realizzando nuovamente un reportage sugli artisti
palestinesi, il servizio e8 stato pubblicato su Gente di
Fotografia 2005.
Nel 2005 viene ospitato al LECCOIMAGEFESTIVAL 2005 con un
lavoro inedito "Repertorio crudele dei gesti di cucina". Nel
2005 realizza in collaborazione con ALISEI ONG , un
reportage sulla Georgia. "Georgia i mille volti
dell’indipendenza" Nel 2005 pubblica "Artisti della
Palestina" con Specchio de la Stampa - "Marcocco profondo"
su L’Internazionale (reportage nelle famiglie degli
immigrati da Kourigba). Pubblica su SGUARDI del sito NIKON
Italia una raccolta di immagini di reportage dal 2002 al
2006.
http://www.gjivovich.it
inaugurazione venerdi 25 aprile dalle 22
Circolo Arci Pueblo
Corso Palestro 3 Torino
Aperto dal mercoledì al sabato dalle 22 in poi
ingresso libero