Walter Abate
Alessandro Antonello
Maura Banfo
Simonetta Bennati
Graziella Bellusci
Andrea Bertotti
Stefania Bona
Luigi Bonanno
Elena Brazzani
Renato Brazzani
Corrado Briscese
Ludovica Carbotta
Andrea Caretto
Giorgio Cazzola
Luisa Camurati
Manuele Cerutti
Eugenia Del Mastro
Maria De Sio
Marco Di Tonno
Paolo Durandetto
Francesco Filogrosso
Maurizio Ferrari
Marco Gandino
Marco Ghirardi
Paolo Leonardo
Cristina Mandelli
Bartolomeo Migliore
Fulvio Mori
Gianluca Nibbi
Monica Panero
Gigi Piras
Armando Pistillo
Laura Pugno
Saro Puma
Alessandro Quaranta
Paolo Ramazzotti
Carmen Romeo
Simone Sandretti
Claudia Savorelli
Diego Scusatone
Eleonora Seta
Antonio Siciliano
Raffaella Spagna
Michele Spedale
Renato Torello
Donatella Zaccaria
Luigi Fassi
Gianfranco Mossa
Lisa Parola
Arte, follia e immaginari: un progetto culturale ideato in occasione del trentennale della Legge Basaglia (13 maggio 1978), che comprende una mostra a cura di Lisa Parola, un convegno a cura de il Bandolo Onlus e un documentario di Massimo Arvat. La mostra si compone di 22 opere nate dall'incontro degli immaginari di un gruppo eterogeneo di artisti e persone con disagio psichici. Installazioni, performance, video e pitture danno forma ad un'inedita costellazione di immagini e visioni.
una mostra a cura di Lisa Parola
un convegno a cura de il Bandolo Onlus
un documentario di Massimo Arvat
Nel Salone d’Onore di Palazzo Barolo, venerdì 16 maggio, si terrà il convegno
Il valore della creatività nell’ambito degli attuali processi della salute mentale: esperienze a confronto
Superfici Sconnesse riunisce gli immaginari di:
Walter Abate, Alessandro Antonello, Maura Banfo, Simonetta Bennati, Graziella Bellusci, Andrea Bertotti, Stefania Bona, Luigi Bonanno, Elena Brazzani, Renato Brazzani, Corrado Briscese, Ludovica Carbotta, Andrea Caretto, Giorgio Cazzola, Luisa Camurati, Manuele Cerutti, Eugenia Del Mastro, Maria De Sio, Marco Di Tonno, Paolo Durandetto, Francesco Filogrosso, Maurizio Ferrari, Marco Gandino, Marco Ghirardi, Paolo Leonardo, Cristina Mandelli, Bartolomeo Migliore, Fulvio Mori, Gianluca Nibbi, Monica Panero, Gigi Piras, Armando Pistillo, Laura Pugno, Saro Puma, Alessandro Quaranta, Paolo Ramazzotti, Carmen Romeo, Simone Sandretti, Claudia Savorelli, Diego Scusatone, Eleonora Seta, Antonio Siciliano, Raffaella Spagna, Michele Spedale, Renato Torello, Donatella Zaccaria.
SUPERFICI SCONNESSE
ARTE FOLLIA e IMMAGINARI
Superfici Sconnesse è un progetto culturale ideato in occasione del trentennale della Legge Basaglia (13 maggio 1978), promosso dalla Compagnia di San Paolo e da Il Bandolo Onlus di Torino, che comprende una mostra, un convegno e un documentario.
La mostra, a cura di Lisa Parola, si compone di 22 opere nate dall’incontro degli immaginari di un gruppo eterogeneo di artisti e persone con disagio psichici. Installazioni, performance, video e pitture danno forma ad un’inedita costellazione di immagini e visioni, una sorta di labirinto all’interno della storica architettura di Palazzo Barolo.
Durante l’apertura della mostra, venerdì 16 maggio, si terrà un convegno che ospiterà personalità della psichiatria e della cultura contemporanea per riflettere sull’esperienza torinese e documentare alcuni progetti pilota in Italia.
Superfici Sconnesse prevede anche la produzione di un documentario girato da Massimo Arvat (Zenit Arti Audiovisive, Torino) che documenta alcune tappe della fase ideativa e progettuale della mostra e che sarà proiettato in anteprima il giorno di inaugurazione.
Superfici sconnesse, come in un cantiere urbano, segnala ai passanti i lavori in corso, un luogo segnato da un cambiamento, una zona aperta ad accogliere interrogativi e riflessioni. Sconnesso è anche il percorso nel quale entra il visitatore che, dall’androne alle cantine, dalle sale storiche al terrazzo, è invitato ad osservare il disagio psichico da un inedito punto di vista.
Superfici sconnesse è un’esperienza culturale preceduta da due anni di lavoro nei quali l’arte è stata utilizzata come strumento di senso e relazione. Attraverso laboratori, focus group e discussioni, hanno preso corpo le 22 opere esposte che sollevano questioni e indagano temi quali il confine, la memoria, l’ombra, il sogno, ma anche il senso di ciò che ci circonda e il nostro rapporto con gli oggetti e i luoghi. Al gruppo di lavoro è stata lasciata totale libertà in merito ai temi da affrontare, alle modalità d’incontro e rappresentazione, con l’intento di proporre un’esperienza fondata sul confronto e nella quale il disagio e le difficoltà hanno contribuito a costruire una progettualità comune.
Superfici sconnesse ha scelto come strumento di indagine un ascolto partecipante che ha ribaltato posizioni, ruoli precostituiti e alterità consolidate per immergersi nello spazio-problema che accompagna una parte delle ricerche artistiche contemporanee.
Nel percorso che ha dato forma a Superfici Sconnesse, gli artisti hanno discusso tutte le fasi di ideazione e progettazione delle opere con un equipe composta da psichiatri, educatori, critici e curatori d’arte mettendo in pratica una metodologia interdisciplinare che ha permesso di porre l’attenzione su temi, forme, pratiche e arrivare oggi alla prima tappa di un processo che propone l’arte contemporanea come strumento per costruire spazi di riflessione animati dal desiderio.
In mostra si intrecciano 22 percorsi sull’immaginario che accettano il cambiamento inteso come strumento d’orientamento nel difficile divenire di ogni individualità in un momento storico attraversato da profonde malinconie.
“Col mettere tra parentesi o, meglio, con l’ignorare ogni etichetta diagnostica - dichiara il Prof. Giorgio Bisacco, Presidente del Bandolo - si è potuto superare lo stereotipo di paziente psichiatrico che proprio in quanto stereotipo semplifica e riduce dentro di noi la complessità delle emozioni, dei vissuti e delle motivazioni che emergono in ogni relazione”.
Superfici Sconnesse si presenta allora al pubblico come un’occasione importante per riflettere sul ruolo dell’arte intesa come spazio “non ordinario”, critico e fragile, nel quale, tutte le persone che hanno dato forma a Superfici Sconnesse, hanno scelto di intrecciare le loro visioni ma anche le loro paure per provare a sollecitare nuove riflessioni su ciò che talvolta definiamo genericamente follia.
La prima fase del progetto, coordinata da Antonio La Greca (Cooperativa Sociale NIPs) con il sostegno dell’associazione di familiari Girasole Onlus, è iniziata nel 2004 nell’ambito del Dipartimento di Salute Mentale della ASL 4 di Torino diretto da Carmine Munizza e ha coinvolto un gruppo spontaneo di artisti, i curatori Luigi Fassi e Gianfranco Mossa.
A partire dal 2007 il progetto, diffuso su tutta la Città di Torino, è promosso dalla Compagnia di San Paolo e da Il Bandolo Onlus.
Il coordinamento generale è stato realizzato da Il Bandolo Onlus in collaborazione con a.titolo progetti per l’arte contemporanea.
a.titolo
via cavour 14 - 10123 Torino info@atitolo.it
Inaugurazione: mercoledì 7 maggio 2008, ore 18
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7, Torino
orari: mar-dom 15,30-19,00; venerdì 15,30-23,00
chiuso il lunedì