"L'artista oggettiva il proprio senso della vita e dell'arte, producendo una sorta di metafora duttile ed ermetica ed offrendo nel suo libro di viaggio una storia del mondo, dove il paesaggio delle scritture si stratifica accanto al reportage". (C.Franza)
a cura di Carlo Franza
La mostra dal titolo “ ANNALI DEL PRESENTE” dell’artista BRUNO MANGIATERRA che rientra in un progetto artistico internazionale,”BALCONATA MILANESE ”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per lo spazio Creative Council attestato internazionalmente per l’Immagineering da Gianni Donatelli e Andrea Croce, focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza ,illustre Storico dell’Arte di piano internazionale,che firma anche il testo,riunisce un certo numero di opere che compongono una vera e propria installazione, capace di campionare il percorso singolare di questo artista italiano.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza, curatore della mostra, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti . Si brinderà con vini italiani.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il recupero delle scritture ,anche con funzione di racconto, è un aspetto cospicuo della pittura e delle installazioni di Bruno Mangiaterra. Tanto che l’ormai suo progetto del bello,riportabile al massimo grado di invenzione , compresi i valori delle ipotesi naturalistiche, gli squarci descrittivi e le frazioni illustrative di mimesi,gli annaspamenti informali,e il mareggiare fluente la cui localizzazione decifra l’impegno dialettico della sua narrazione,sono il linguaggio magico di un descrittivo concettuale, tra opacità e cadenze, scissioni e allusività.
L’ideologia del percorso e del magico,istituisce intese di unità fenomenologica e strutturale, insieme a fruizioni di climi mentali, istanze di linguaggi, nella cui essenza gli interventi creativi si realizzano come metafora del quotidiano. Mangiaterra a sorpresa affida la liberta alienabile della sua anima alla materia,a una intensità architettonica laddove installa, portando il caos delle cose e del mondo in un’estasi sempre più mentale e monocroma, senza sussulti vitalistici nel fascino e nella scansione degli spazi. In questo artista ineffabilmente effusivo, predomina un sovrapporsi di specificità liriche e percettive singolari, quasi embrioni simbolici di estro e natura, circoscritti alla versione mitica e poesificata di una panicità espressiva ed emblematica.Le texturologie naturalistiche di Emil Schumacher,i segni fluidi di Michaux,l’activated space di Tobey,fino alle superfici brulicanti di Hoehme,tutto si accultura negli allestimenti di Mangiaterra.
E’ così che il suo lavoro con i valori segnici ,gli alfabeti magmatici, gli impasti,le dissoluzioni,gli automatismi della materia,le simbologie, gli spazi medesimi vuoti, e la combinazione di toni potenziali e corrodente fisicità, si porta verso una compresenza di nuova situazione dell’arte ,di utopie medesime ,di styling odisseico, di un leit-motiv di insistente armonia universale. Il simbolo non ha nome e potrebbe averne moltissimi,ma tutti colti nell’albero della civiltà. E’ così che Bruno Mangiaterra oggettiva nella misura della nuova poesia il proprio senso della vita e dell’arte,producendo una sorta di metafora duttile ed ermetica,e offrendo nel suo libro di viaggio una storia del mondo con eventi cromo-barocchi, dove il paesaggio delle scritture si stratifica accanto al reportage”.
Cenni biografici dell’artista
Bruno Mangiaterra è nato a Loreto nel 1952,e qui oggi vive,svolgendo l’attività di docente di Discipline Pittoriche presso l’Istituto d’Arte di Ancona.Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Urbino, venendo a contatto con figure di critici e artisti che sono stati tra gli anni Sessanta e Settanta, personaggi illustri del panorama europeo,da Pozzati a Boatto,da Toniato a Ballo, da Marchigiani a Ceroli, da Aricò a Calzolai,fino a Bruscagli. Ha tenuto mostre personali e collettive fin dal 1973,a Mantova, Urbino,Ancona, Spoleto, Belgrado,Firenze,Roma, Napoli,Venezia, Torino e Milano,e in numerose altre città italiane ed europee. Ha pubblicato libri e cartelle di incisioni con poeti e filosofi contemporanei.Del suo lavoro hanno scritto Apa, Toniato,Carlo Franza, Armando Ginesi, Vittorio Rubiu,Verzotti,Bruno Ceci,ecc.Ha vinto per la Grafica il Premio delle Arti Premio della Cultura (XX edizione ) 2008,con una giuria presieduta dal Prof. Carlo Franza.
Inaugurazione: martedì 29 aprile 2008 ore 18
Creative Council
Via Gerolamo Morone 6 - Milano
da lunedì a venerdì dalle 16,30 alle 19.30
ingresso libero