Palazzo Casotti
Reggio Emilia
piazza Casotti, 1
0522 456660 FAX
WEB
Paolo Gioli
dal 29/4/2008 al 7/6/2008
Dal 1 al 4 maggio 10-23. Dal 6 maggio all'8 giugno: mar-ven 18-23; sab, dom e fest 10-23
0522 451152

Segnalato da

Giacomo Zibellini



approfondimenti

Paolo Gioli



 
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29/4/2008

Paolo Gioli

Palazzo Casotti, Reggio Emilia

Immagini di torsi, busti, anatomie e ritratti come foto segnaletiche. 40 immagini polaroid 50x60 sul corpo umano; un tema classico in cui l'artista mette in posa il soggetto in una forma di teatralizzazione anche ritagliando frammenti molto netti della persona come il volto, le mani e altre parti di corpo.


comunicato stampa

Immagini di torsi, busti, anatomie e ritratti come foto segnaletiche, nella mostra di Gioli a Reggio Emilia. Una carrellata di quaranta immagini polaroid 50x60 sul corpo umano; un tema classico e a lui caro dove Gioli mette in posa il soggetto in una forma di teatralizzazione anche ritagliando frammenti molto netti della persona come il volto, le mani e altre parti di corpo. I lavori esposti sono una sintesi molto rappresentativa del lavoro di sperimentazione di Gioli in quasi trent’anni.

Si tratta di opere in cui è costante la riflessione sul tema centrale della fotografia e cioè di come possa generarsi una immagine dalla luce e divenire impronta sulla carta. Alcune opere sono stenopeiche e trasferite su carta da disegno, altre contengono inserti di tela, altre ancora sono contatti di immagini raccolte su lastre fosforescenti. Gioli è stato il primo autore nel 1978 a trasferire su carta da disegno la pellicola polaroid a colori ed è l’unico che sia riuscito a trasferire su carta anche la pellicola in b&n. E’ di qualche giorno fa la notizia che la Polaroid ha cessato la produzione di questo straordinario materiale. La mostra rappresenta quindi anche un tempestivo omaggio al polaroid e al suo inventore attraverso l’opera dell’autore che maggiormente l’ha indagata.

Fotografia Europea ha individuato cinque autori europei di cinque periodi e contesti diversi, in grado di offrire le principali sfaccettature – nonché, in alcuni casi, una riflessione teorica di prima mano - del nostro problema. Questa sezione ricostruisce, alle spalle dell’attualità, qualche rimando storico per campionature pertinenti che esemplificano un percorso possibile, recuperando figure famose ma eccentriche rispetto alle riflessioni più diffuse. Oltre a Paolo Gioli fanno parte di questa sezione Raoul Hausmann, Jorge Molder, Pierre et Gilles e Wols.

Paolo Gioli nasce a Sarzano di Rovigo nel 1942. Formatosi come pittore, nella seconda metà degli anni Sessanta opera fra Venezia, dove conosce Emilio Vedova e Giuseppe Santomaso, e New York, dove incontra in modo diretto l’Espressionismo Astratto, la Pop Art e il New American Cinema. Di ritorno in Italia, dal 1969 al 1975 vive a Roma, nel periodo che vede attivi Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa.

Gioli affianca alla pittura e al disegno la serigrafia e la litografia, oltre al cinema e alla fotografia utilizzando camere con foro stenopeico e riportando l’immagine meccanica alle sue più essenziali radici storiche e filosofiche, in seguito farà però anche uso anche di camere ottiche. Entra in rapporto con la Cooperativa Cinema Indipendente intorno alla quale operano Alfredo Leonardi, Gianfranco Baruchello, Massimo Bacigalupo. Presenta i suoi primi film al FilmStudio, realizza anche fotografie e film da immagini video e, a partire dal 1973, inizia a utilizzare la tecnica del fotofinish, rivisitata creativamente.

Dal 1976 al 1981 vive a Milano. Nel 1977 inizia a utilizzare il materiale Polaroid e mette a punto tecniche di trasferimento su supporti diversi, principalmente la carta da disegno e la seta, e dal 1979 fa anche uso del Cibachrome. Nel 1984 fa ritorno a Rovigo. Dal 1989 vive a Lendinara di Rovigo, continuando a occuparsi di fotografia e di cinema. Accanto alla produzione pittorica, serigrafica, litografica e fotografica dai primi anni Settanta a oggi ha realizzato più di trenta film sperimentali.
Ha esposto in mostre personali e collettive in innumerevoli gallerie private e pubbliche e sedi museali italiane, europee e statunitensi.

Giovedì 1 maggio ore 10.00 - piazza Casotti - Crudeltà e concetto - conversazione con gli artisti Paolo Gioli e Jorge Molder (conduce Elio Grazioli)

Inaugurazione 30 aprile ore 18.00

Palazzo Casotti
piazza Casotti - Reggio Emilia
Dal 1 al 4 maggio dalle ore 10.00 alle ore 23.00
Dal 6 maggio all'8 giugno: da martedì a venerdì dalle ore 18.00 alle ore 23.00; il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 10.00 alle ore 23.00

Biglietti
Biglietto unico per accedere a tutte le mostre 10€, con esclusione della mostra di Steichen i cui biglietti sono acquistabili presso Palazzo Magnani e i Chiostri di San Domenico. Riduzione 7€ (per studenti, soci TCI, CTS, AIB, Carta Giovani del Comune di Reggio Emilia, over 65 e visitatori della mostra di Steichen in programma a Palazzo Magnani e i Chiostri di San Domenico). Gratuità per visitatori di età inferiore ai 12 anni, scolaresche, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati e soci ICOM. Il 1 maggio e il 2 giugno mostre gratuite per i residenti del Comune di Reggio. Il 24 maggio mostre gratuite per tutti in occasione della notte bianca.

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Anna Paglia
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