Memorie dal profondo. Due pittrici con storie e provenienze molto diverse ma che attingono entrambe al ricco bagaglio della memoria, collettiva e individuale, per esprimersi e raccontare se stesse.
A cura di Stefano Cortina
Due artiste con storie e provenienze molto diverse ma che attingono entrambe al ricco bagaglio della memoria, collettiva e individuale, per esprimersi e raccontare se stesse.
La bulgara Maria Kasakova parte dal proprio corpo per ritrarre personaggi antropomorfi, fantastici, eterei. Le sue tele sono sorta di sindoni, sudari sui quali corpi di antichi abitanti lasciano tracce fosforescenti, impronte lievi e profonde al tempo stesso. Sono memorie ancestrali di un essere umano fuso con la sua parte animale, naturale, espresse con la libertà e l’energia di una giovane pittrice , desiderosa di comunicare con i suoi contemporanei.
Le opere di Thula, pseudonimo di Antonella Trapasso, romana d’origine e milanese d’adozione, trasmettono la forza dirompente di emozioni sedimentate, talvolta compresse, nei recessi più profondi dell’anima. Da queste forme contorte esplode la rabbiosa creatività dell’artista.
E’ dalla memoria della propria vicenda personale, una sorta di autobiografia per immagini, che nascono i suoi quadri, con un’impellenza che lascia sulla tela colori accesi, flussi palpitanti di materia. Le opere sono vere e proprie costruzioni, una specie di diorami del profondo dove materiali diversi, plastiche e pietre, oltre alla materia pittorica propriamente detta, convergono alla rappresentazione del mondo interiore dell’autrice.
Inaugurazione ore 18.30
Associazione Culturale Renzo Cortina
Via Mac Mahon, 14 - Milano
Orario: 10.00-12.30 16.30-19.30. Chiuso domenica e lunedì mattina
Ingresso libero