Galleria d'Arte Contemporanea Francesco Pantaleone (vecchia sede)
Palermo
piazzetta Garraffello, 25
091 332482 FAX 091 6112651
WEB
Liliana Moro
dal 9/5/2008 al 18/6/2008
giovedi 16-20 gli altri giorni su appuntamento
WEB
Segnalato da

Francesco Pantaleone Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




9/5/2008

Liliana Moro

Galleria d'Arte Contemporanea Francesco Pantaleone (vecchia sede), Palermo

La mostra e' pensata e strutturata seguendo le suggestioni che l'artista ha raccolto nello spazio della galleria. L'installazione enfatizza la bestialita' e trasforma lo spazio in un luogo 'altro', dove il sonoro 'irrompe' nella percezione della realta' con la presenza scultorea di una serie di testine di cani custodite sotto teche di vetro, disegni ed un ricamo.


comunicato stampa

Domani, a Palermo. Artisti italiani in residenza è un ciclo di residenze di cinque artisti italiani: Stefania Galegati, Marcello Maloberti, Francesco Simeti, Liliana Moro, Flavio Favelli. Gli artisti coinvolti saranno ospiti a Palermo nei suggestivi spazi della Galleria Francesco Pantaleone, nel cuore dello storico quartiere della Vuccirìa. Al termine di ogni residenza, gli artisti realizzeranno una mostra personale, un progetto espositivo specifico che riflette la personale esperienza dell’artista con la città e l’approccio instaurato durante il soggiorno a Palermo. Un intervento che vuole essere espressione di un reciproco scambio tra l’artista, la città e l’opera prodotta per l’occasione.

L’intento del progetto è quello di accogliere e presentare al pubblico della città di Palermo un gruppo di artisti già pienamente affermati nella scena artistica nazionale e internazionale. La mancanza di sedi espositive istituzionali in città, spesso rende difficile instaurare una rete di contatti anche solo con il panorama artistico nazionale. Con questa consapevolezza, e con il desiderio di aprire la città al contemporaneo, il progetto Domani, a Palermo costituisce l’occasione per sviluppare nuovi percorsi educativi di lettura dell’arte contemporanea per il pubblico palermitano. Domani, a Palermo si articola in un ciclo di cinque appuntamenti espositivi che si svolgeranno tra il 2007 e il 2008.

In occasione del quarto appuntamento la Galleria Francesco Pantaleone è lieta di ospitare la prima mostra personale di Liliana Moro (Milano, 1961) nella città di Palermo. Conosciuta a livello internazionale, tra le numerose esposizioni, nel 1992 ha partecipato a Documenta IX e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.

La mostra “Canile” è pensata e strutturata seguendo le suggestioni che l’artista ha raccolto nello spazio della galleria. Un progetto che si ricollega alle esperienze condotte negli anni più recenti. L’installazione di Liliana Moro a Palermo enfatizza la bestialità e trasforma lo spazio in un luogo “altro”, dove l’installazione sonora “irrompe” nella percezione della realtà con la presenza scultorea di una serie di testine di cani custodite sotto teche di vetro, disegni ed un ricamo.

Liliana Moro si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro. Nel 1989 fonda a Milano, insieme ad altri artisti, lo Spazio di via Lazzaro Palazzi, che chiuderà nel 1993. Dopo la prima personale, che ha luogo nel 1990 nello Spazio di via Lazzaro Palazzi, nel 1991 partecipa alla mostra Una Scena Emergente, curata da Amnon Barzel e Elio Grazioli, al Centro per l’Arte Contemporanea di Prato. I lavori di questo primo periodo evidenziano la costruzione di un linguaggio leggero e del tutto personale che non aspira più a una visione oggettiva del mondo; “le sue opere non pretendono di scomporre né di analizzare la realtà,bensì la circoscrivono, la reinquadrano. Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista, ma anche, e soprattutto dello spettatore) che invitano ad andare oltre ciò che è visibile. Liliana Moro coerentemente e tenacemente riafferma un modello di visione, e non di immagine, e un’attenzione alla ciclicità del tempo, o meglio, del tempo vissuto, che è insieme, rumore e silenzio, pausa e parola.” Nel 1992 è invitata da Jan Hoet a Documenta IX, Kassel e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia, curata da Achille Bonito Oliva, nella sezione Aperto. Nel 1994 alla mostra Soggetto Soggetto a cura di Francesca Pasini e Giorgio Verzotti al Castello di Rivoli; una sua opera – Aristocratica – viene acquistata dal Museo. Durante gli anni Novanta tiene numerose mostre personali in Italia e all’estero: 1992 - Galleria Locus Solus, Genova, 1993- Migrateurs, a cura di Hans Ulrich Obrist, ARC Parigi, Galleria Emi Fontana Milano, 1994 - Studio Casoli, Milano, 1996- MUHKA di Antwerpen, Galerie Michel Rein, Paris, 1998 - Galerie Meert Rihoux Bruxelles, 1999 - De Apple Amsterdam; e partecipa a importanti collettive, tra le quali: Ultime Generazioni,Quadriennale Nazionale di Roma (1996), Wounds, Between Democracy and Redemption in Contemporary Art a cura di David Eliot e Pierluigi Tazzi, Moderna Museet di Stoccolma (1998), Minimalia, a cura di Achille Bonito Oliva PS1, New York (1999). Nel 2001 presenta, in una personale alla Galleria Emi Fontana di Milano, un’opera, dal titolo emblematico “ “, che segna un momento nuovo nel suo percorso. La relazione tra interno ed esterno, tratto distintivo della ricerca di Liliana Moro e insieme metafora del nostro essere nel mondo, non è più affidata alla miniaturizzazione e all’allegoria dell’infanzia, ma diviene uno spazio da sperimentare. Suono, parole, video, sculture, oggetti e performance, compongono un mondo, che “mette in scena” una realtà, allo stesso tempo, cruda e poetica. Dopo aver partecipato, tra le altre mostre, alla I Bienal de Valencia in Spagna nel 2001 Monument for USA, al CCA Wattis Institute for Contemporary Arts di San Francisco nel 2005 e a aver realizzato mostre personali: alla 1301 PE Gallery di Los Angeles nel 2003 e alla galerie Chouakri di Berlino nel 2004, nel novembre del 2004 la Fondazione Ambrosetti le dedica la prima mostra antologica, in occasione della quale viene pubblicato il catalogo “Liliana Moro, La Fidanzata di Zorro”, a cura di Loredana Parmesani e Cecilia Casorati edito da Skira. Nel mese di Aprile, in occasione dell’apertura della nuova sede di Careoff e Viafarini presso la “Fabbrica del Vapore” a Milano, l’artista ha presentando un nuovo progetto dal titolo “This is the end” a cura di Milovan Farronato.

Liliana Moro incontrerà gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo in via Papireto 20, venerdì 9 maggio alle ore 10:30. L’incontro è aperto al pubblico.

Inaugurazione sabato 10 maggio 2008 dalle 19:00 alle 21:00

Galleria francesco pantaleone arte Contemporanea
via Garraffello, 25 Palermo
la galleria è aperta il giovedì dalle 16:00 alle 20:00 gli altri giorni su appuntamento
ingresso libero

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