La galleria inizia la propria attivita' con un omaggio ai linguaggi e alle tradizioni culturali di un continente ancora poco conosciuto per l'arte contemporanea, ma carico di risorse inesauribili di energia, vivacita' e talento. In mostra piu' di 70 opere di alcuni dei maggiori artisti africani.
a cura di Tommaso Baldi
Si inaugura il 10 maggio, con una mostra collettiva di dieci artisti africani, il nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea di Quarrata (PT)
La galleria Overlook inizia la propria attività con un omaggio ai linguaggi e alle tradizioni culturali di un continente, ancora poco conosciuto per l’arte contemporanea, ma carico di risorse inesauribili di energia, vivacità e talento. Fino al 26 luglio il nuovo spazio espositivo di Quarrata raccoglie più di 70 opere di alcuni dei maggiori artisti africani in una mostra curata da Tommaso Baldi, con il contributo di National Gallery Firenze nelle persone di Luca Faccenda e Marco Parri.
L’Agenzia d’Arte Overlook, è una galleria d'arte e al contempo agenzia pubblicitaria, creata da Tommaso Baldi e Alessandro Giorgi. Nasce per divenire uno sguardo dell'arte sulla realtà che ci circonda, attraverso il tessuto culturale che anima il nostro vissuto quotidiano e arricchisce le nostre esperienze. Allo stesso tempo vuole essere uno “sguardo oltre”, capace di volgersi verso altri linguaggi, culture e mondi. A conferma di questa mission, come primo evento si è portato in Toscana una versione concentrata dell’esperienza “Africa Today. The dark side of the art”, una grande collettiva, svoltasi alla fine del 2007 a Roma, per iniziativa della National Gallery Firenze, un’associazione culturale impegnata da anni nella tutela e nella diffusione dei linguaggi altrui. L'evento costituisce, poi, un ritorno della grande mostra “Africani in Africa” tenutasi al Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, dal 2004 al 2005.
In questa prospettiva “Piccola Africa” non è solo una rassegna ma un viaggio nell’Africa odierna, raccontata attraverso tecniche artistiche proprie che rievocano e rielaborano le antiche radici e tradizioni dei vari popoli per leggere e interpretare la quotidianità. Quadri e sculture di dieci artisti, dai più famosi ai giovani emergenti, sono riuniti insieme per raccontare storie e visioni, provenienti da paesi diversi. Dall’Etiopia al Senegal sfileranno le opere di personalità come George Lilanga, l'affermato “Picasso d’Africa”, un artista che ha influenzato la pop art di Keith Haring; oppure il ghanese Benard Asante, collocabile nella corrente neo grafitista, che secondo una tradizione della propria tribù disegna i grandi animali d'Africa cancellandone poi il tratto per proteggerne il corpo dalla vista degli spiriti negativi; per non dimenticare Margaret Majo, capace di creare autentici capolavori optical con tappi di soda raccolti nelle discariche dello Zimbawe
Artisti in mostra
GEORGE LILANGA (TANZANIA) - definito da critici internazionali il Picasso d’Africa, con i suoi quadri animati dai suoi spiriti Shetani, colorati e vibranti di movimento e le cui opere hanno pesantemente influenzato la pop art di Keith Haring.
BENARD ASANTE (GHANA) - corrente neo grafitista, che secondo una tradizione della propria tribù disegna i grandi animali d'Africa cancellandone poi il tratto per proteggerne il corpo dalla vista degli spiriti negativi. Cattura nei suoi raffinatissimi dipinti, che sembrano ricami, rinoceronti, farfalle e scimmie.
SOLOMON UWUENWA (NIGERIA) – affascinanti sono i suoi pesci-totem colorati, ricavati dai tronchi trasportati dal fiume Niger.
MANDY'S MENINWA (NIGERIA) – le sue opere si ispirano alla cultura Mama, a forma di falce di luna, straordinaria interpretazione attuale della cultura antica, nei suoi riferimenti agli idoli dei Chamba.
MARGARET MAJO (ZIMBABWE) - con i suoi tappi di soda, umile materiale di scarto, raccolto nelle discariche dello Zimbawe, crea autentici capolavori optical.
YVES APOLLINAIRE PEDE (BENIN) – noto a livello internazionale, da Parigi a Tokyo, per i suoi bellissimi lavori su tessuto ispirati ai decori e ai bassorilievi dei Palazzi dei re di Abomey. Narra le storie dei “Revenants”, discendenti del popolo africano, morti in quello che si definisce “passaggio di mezzo” (cioè gli schiavi morti in mare nelle navi degli schiavisti che partivano, appunto, dal golfo di Guinea).
CHEFF MWAI (KENYA) - con i Mau Mau ha lottato per l’indipendenza del suo paese dal colonialismo inglese; si caratterizza per i suoi bassorilievi policromi e le sue colonne intarsiate.
ENGDAGET LEGESSE (ETHIOPIA) – le sue opere, di grande intensità emotiva, riportano alla religione copta, come nel grande totem lavorato a rilievo, con acrilici e metallo su tavola.
KIVUTHY MBUNO (KENYA) - (guardiacaccia che accompagnò Karen Blixen, autrice de ‘La mia Africa’, alla scoperta della riserva di Langata), straordinario pittore keniota con i suoi ritratti coloratissimi di scene di vita comune tra uomini e animali in piena e serena simbiosi.
DJESS (REP. POP. DEL CONGO) - recupera la tradizione del suo paese dove anche le maschere tribali assumono una delicata astrattezza spirituale.
Ufficio Stampa
Stefania Ciani
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Inaugurazione: 10 maggio ore 18.00 – fino al 26 luglio
Overlook
Via della Madonna, 52 Quarrata (PT)
Orari di apertura: dal mar al sab 9.00 - 12.30, 15.00 - 19.30
Ingresso gratuito