Galleria Alberto Peola
Torino
via della Rocca, 29
011 8124460 FAX 011 19791942
WEB
Project rooms
dal 19/5/2008 al 27/6/2008
lu-sab 15.30 - 19.30

Segnalato da

Alberto Peola




 
calendario eventi  :: 




19/5/2008

Project rooms

Galleria Alberto Peola, Torino

Debora Fede e Alessandro Sciaraffa. Le due installazioni esposte propongono, in modo differente e autonomo, la rilettura del concetto di residuo, scarto e traccia intesi come elementi capaci di attivare una forma di energia che si sviluppa come flusso di oggetti, elementi e pensieri. A cura di Lisa Parola.


comunicato stampa

a cura di Lisa Parola

La Galleria Alberto Peola di Torino presenta due project-room dedicate rispettivamente alla ricerca artistica di Debora Fede e Alessandro Sciaraffa. Le due installazioni esposte propongono, in modo differente e autonomo, la rilettura del concetto di residuo, scarto e traccia intesi come elementi capaci di attivare una forma di energia che si sviluppa come flusso di oggetti, elementi e pensieri.

Debora Fede (1979, Maratea PZ)

Fragile, 2007-2008
armadi in ferro, intervento grafico a parete, dimensioni ambiente

Ripercorrendo uno dei temi più frequentati dalla storia dell’arte contemporanea, Fragile è una sorta di magazzino, un accumulo di tracce, un luogo del ciò che rimane, una sorta di labirinto nel quale ogni elemento si presenta come temporanea rivelazione di immagini e storie. Fragile è un’installazione modificabile, un inconsueto dispositivo per il racconto. Esposta la prima volta nell’ambito della XXII edizione della rassegna Proposte (Accademia di Belle Arti di Torino, a cura di a.titolo, 2007), l’installazione viene riproposta negli spazi della galleria torinese con altre proporzioni e un’altra composizione.

Una decina di armadietti d’ufficio colmi di tracce ordinarie - fotografie, scritti, piccoli oggetti – e accompagnati in questa occasione da un intervento grafico a parete, si propongono nello spazio espositivo come una pratica di resistenza, una forma di esercizio per il recupero del ricordo che si trasforma in un intreccio di memoria minima. Nella ricerca dell’artista, la memoria è intesa soprattutto come un laboratorio, un arcaico sistema per raccogliere il residuale, un posto dove i dati dell’esperienza vengono continuamente elaborati in una somma non consequenziale di tracce che compongono uno spazio che contiene “cose” che non si svelano mai del tutto, ma suggeriscono invece, alludono, sono solo una parte di un qualcosa. Il resto lo dobbiamo immaginare perché le “cose” di Debora Fede possono raccontare se siamo in grado di attivare una forma sottile di energia del ricordo che ci aiuta a guardare ciò che rimane e attivare “la fantasia che, - come scriveva Samuel Taylor Coleridge - non è altro che un aspetto della memoria svincolato dall’ordine del tempo e dello spazio”.

Alessandro Sciaraffa (1976, Torino)

Landscape Town, 2008, vetri, phon, elementi di plastica, dimensioni ambiente
Etere, 2006 – 2007, polvere di ferro e magneti su carta, cm. 70x100 ciascuno

Le opere di Alessandro Sciaraffa sono sculture che creano un inconsueto innesto tra energia, materia, suono e spazio, una sequenza di equilibri e forze nella quale corpi, materie e suoni sono tesi in un comune sforzo per riuscire a mantenere una situazione temporanea di reciproco e complesso equilibrio. Nella serie Landscape Town (2007 – 2008), dando forma a un intreccio di oggetti ordinari, le installazioni si propongono come una rivisitazione del concetto di residuo. Attraverso l’assemblaggio di bottiglie, phon e materiale plastico, Alessandro Sciaraffa compone opere di grandi dimensioni, veri e propri paesaggi visivi e sonori in grado di attivare una pratica di resistenza capace - attraverso l’equilibrio di vuoto e pieno - di trasformare suoni ordinari in brevi composizioni musicali. Molta della scultura proposta dall’autore, infatti, affianca all’aspetto visivo anche uno stato di tensione sottolineato da sonorità che nascono dalla relazione e dalla coesistenza di tutti gli elementi assemblati.

La luce, il dinamismo e l’elemento sonoro sono perciò aspetti centrali della sua ricerca; tre elementi che utilizza come flusso ininterrotto di energia, uno stato costante di pulsazioni e diverse intensità che prendono corpo da sonorità quotidiane o, come nel caso di Etere (2006 – 2007), da movimenti quasi impercettibili. In questa serie di cinque lavori, l’artista interviene su supporti cartacei con polveri di ferro e magneti che lentamente si compongono in raffinate composizione astratte. La scultura di Alessandro Sciaraffa è una serie indistinta di livelli e tensioni sovrapposte il cui legame è sempre frutto di sequenze arbitrarie e contraddittorie come a ricordare, come dichiara lo stesso autore, che “l’assoluto non si identifica in un punto piuttosto diventa un luogo non limitato”.

Immagine: Alessandro Sciaraffa

Inaugurazione: martedì 20 maggio 2008 alle 19

Galleria Alberto Peola
via della Rocca, 29 - Torino
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento
Ingresso libero

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