Gianni Berengo Gardin
Loriano Brunetti
Enzo Carli
Giorgio Cutini
Daniele Duca
Marco Melchiorri
Sofio Valenti
Carlo Emanuele Bugatti
Giovanni Chiaramonte
Sebastiano Favitta
Marina Benedetto
La singolare quanto fondamentale esperienza dei fotografi che aderirono, con Mario Giacomelli, al Manifesto. Si tratta di autori come Berengo Gardin, Brunetti, Carli, Cutini, Duca, Melchiorri, e Valenti. La selezione di opere in mostra presenta circa 70 immagini, in collaborazione con il Musinf, il Museo Comunale d'arte moderna e della fotografia di Senigallia.
Curatori: Carlo Emanuele Bugatti, Enzo Carli, Giovanni Chiaramonte, Daniele Duca e Sebastiano Favitta.
Fotografi: Gianni Berengo Gardin, Loriano Brunetti, Enzo Carli, Giorgio Cutini, Daniele Duca, Marco Melchiorri e Sofio Valenti.
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone, diretta da Sebastiano Favitta, in collaborazione con il Musinf, Museo Comunale d’arte moderna e della fotografia di Senigallia diretto da Carlo Emanuele Bugatti, propone all’attenzione del pubblico siciliano la singolare quanto fondamentale esperienza dei fotografi che aderirono, con Mario Giacomelli, al Manifesto Passaggio di Frontiera. Gli Autori, del valore di Berengo Gardin, Brunetti, Carli, Cutini, Duca, Melchiorri, e Valenti, rappresentano non solo la storia della fotografia marchigiana ma oramai concentrano su di loro un’attenzione sempre maggiore da parte di un più vasto pubblico internazionale, primo fra tutti quello statunitense che ha avuto l’occasione recentemente di ammirare la collezione Mario Giacomelli conservata al Musinf, Museo che custodisce anche quelle di Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni, Gruppo Misa e Manifesto Passaggio di Frontiera.
Fotografia di frontiera:
oltre il confine di se stessi
di Marina Benedetto
La barriera
Quello che tu, mio vecchio
scorgi oltre frontiera
è quanto è qua.
La barriera
- non te ne accorgi? - è uno specchio.
Giorgio Caproni, Res amissa, 1991
Mi intriga il percorso dei Fotografi di Frontiera di Senigallia per la dichiarata volontà di ricerca di immagini che si fanno “conoscenza e poesia”, dialogando “con la parola”.
Già riconducibile all’universo poetico è la volontà di dare immagine di sé attraverso la stesura di un Manifesto, strada percorsa da Futuristi, Surrealisti, Avanguardie lungo tutto il corso del Novecento.
Un imprinting romantico apre la dichiarazione di intenti degli artisti, una esistenziale weltanshauung cara ai romantici tedeschi, con uno scavo nella memoria, nei sogni e nelle ansie generazionali, che evoca nelle loro immagini una continua altalena fra il reale e una onirica fuga da esso.
Tale dicotomia è il segno distintivo di questo gruppo di fotografi, che sviluppa un Manifesto ove si dà voce all’insofferenza verso la realtà quotidiana, verso la sorda paura del Nulla, un costante esistenzialismo legato alle emozioni, che acquista in ciascuno degli artisti una dimensione personale, caratterizzata nei percorsi individuali dalla peculiare cifra artistica di ciascuno. E in tutti, comunque, l’unica via di uscita per esprimere le proprie ansie, per dare corpo ed esorcizzare i fantasmi interiori, è l’azione espressa attraverso lo scatto fotografico, l’istante colto combattendo contro gli stereotipi, scatenando la creatività, destando i pensieri più liberi.
Il coraggio di essere se stessi acquista il valore di una poetica per immagini e sdogana i Fotografi di Frontiera di Senigallia in un viaggio sulle pure ali dell’arte: la loro opera, infatti, trascende la fotografia come rappresentazione della realtà ma scende nel profondo di quanto, di volta in volta, è raffigurato e pretende di andarne al di là, in un “oltre”, in una percezione che tende all’essenza dell’esistere, e coglie la fragilità della vita, valicando quel confine, quella soglia montaliana, quella frontiera, appunto, in cui colloquiano i vivi e i morti e si scambiano rimpianti, promesse, memorie, sogni.
Ecco che poesia e immagine non sono più così lontane, e in un tentativo di sublimazione dell’esperienza umana oltre la morte, soddisfano appieno, come essi affermano, il proprio inestinguibile “bisogno di essere”.
Testi critici di: Marina Benedetto, Enzo Carli e Pippo Pappalardo.
Grafica e allestimento: Attilio Gerbino.
PATROCINI: Città di Caltagirone CT - Galleria Fotografica “Luigi Ghirri”, Città di Senigallia AN - Musinf Museo Comunale d’arte moderna e della fotografia, Mediateca delle Marche, Accademia “Abadir”, ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia, ANAF – Associazione Nazionale Arti Fotografiche.
Ufficio stampa: Pino Stimolo e-mail: stimologiuseppe@yahoo.it tel. 334.6296389
Inaugurazione sabato 17 maggio ore 18.30
Galleria Fotografica Luigi Ghirri
via Duomo 11 c/o Corte Capitaniale (95041) Caltagirone (CT)
Orari: mar./dom. 9.00 -13.00, 15.30 -19.30
ingresso libero