Ulrich Egger

Galleria De Faveri Arte, Feltre (BL)

Die dritte haut. Il ciclo degli ultimi lavori vede in particolare l'acutizzarsi di quel senso di quotidiano racconto che gia' era presente nelle fasi precedenti, specialmente in quelle d'incontro tra fotografia e cemento.

comunicato stampa

Ulrich Egger ha sempre rivolto il proprio sguardo verso una realtà fatta di una concretezza e di una solidità capaci di mescolarsi ad un senso poetico semplice eppure delicatamente raffinato. Il ciclo degli ultimi lavori cui si sta dedicando (esposti in questa personale alla Galleria De Faveri di Feltre) vede in particolare l’acutizzarsi di quel senso di quotidiano racconto che già era presente nelle fasi precedenti (specialmente in quelle d’incontro tra fotografia e cemento), ma che qui in quest’apologia della vita comune e dei suoi strumenti rivela possibilità narrative intense ed estremamente interessanti.

E non perchè si tratta di focalizzare la propria attenzione su luoghi e strutture (caseggiati e appartamenti) talmente comuni da poter essere collocati in qualunque contesto, ma perché questi stessi spazi (per lo più piccoli terrazzi) appartengono ad una memoria collettiva profonda e radicata, esattamente come quelle estensioni che Egger applica ai suoi lavori. Teli di nylon che separano, proteggono e coprono, così come i cavi tirati da un lato all’altro dei parapetti, non solo fanno parte di un vocabolario linguistico ed estetico che appartiene a quest’artista da sempre, ma conservano anche quell’immediatezza che permette di poter entrare all’interno di questa ricerca a partire dal riconoscimento della quotidianità.

Eppure, se anche rigore e pulizia formale permeano questi lavori di un senso di quieta certezza, l’intrusione dell’elemento esterno porta ancora ad altre riflessioni, e che si tratti di una nuova strada per possedere e conoscere la realtà del nostro vivere o di un modo per trovare le tracce di una grammatica estetica anche nelle visioni più semplici, comunque sia l’elegante teatralizzazione di Egger rivela le pieghe più inaspettate di un genio architettonico spesso ai più invisibile.

La mostra Die Dritte Haut (terza pelle) che raccoglie tutto il corpus dell’ultima fase della ricerca di Ulrich Egger, sarà accompagnata da un catalogo (ed. De Faveri, testo di Elena Forin) che verrà presentato il 22 giugno presso il Lab 610 XL, la sede di Sovramonte (BL), occasione in cui sarà inoltre possibile operare una sorta di “ricognizione” tra le differenti fasi dell’indagine dell’artista altoatesino.

Galleria De Faveri Arte
Via Mezzaterra, 10 - Feltre (BL)
Orario: mart-dom 15.30-19.30
Ingresso libero

stampa

permanent link

Galleria De Faveri Arte

IN ARCHIVIO [14]

S.O.S, Save ours Skiers
dal 12/2/2011 al 30/4/2011