Galleria Il Mondo dell'arte - Palazzo Margutta
Roma
via Margutta, 55
06 3207683
WEB
Victor Cordero
dal 16/5/2008 al 16/6/2008
orari 10.30/13 - 16/20

Segnalato da

Carola Assumma



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Victor Cordero



 
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16/5/2008

Victor Cordero

Galleria Il Mondo dell'arte - Palazzo Margutta, Roma

Personale del pittore cubano che ha sviluppato il suo mondo espressivo fatto di figure femminili gotiche, fini e stilizzate, somiglianti a cattedrali che si estendono verso il cielo.


comunicato stampa

Sabato 17 maggio 2008 alle ore 18,30 verrà inaugurata a Palazzo Margutta la mostra personale del Maestro cubano Victor Cordero dal titolo “La forza Del colore“ . L’artista dopo l’esordio all’Havana e dopo essersi presentato al grande pubblico di Zurigo nella mostra” Donde la Vida cambia de color” riscuotendo notevole successo, è alle sua terza esposizione italiana. Cordero nato nel 1961 vive e lavora a L’Havana dove si è specializzato all’Accademia dell’Arte di San Alejandro, il suo stile nasce da disegni e caricature aumentandone attraverso il colore le possibilità espressive, attraverso le sue opere esprime i problemi politico economici della sua terra. Il pittore ha sviluppato il suo mondo espressivo fatto di figure femminili gotiche, fini e stilizzate, somiglianti a cattedrali che si estendono verso il cielo. Le sue donne simboleggiano la seduzione, il decadentismo, il piacere, l'alterigia, la tenerezza e il vizio. Sono figure eteree quasi incorporee, dal profilo particolarmente accentuato, quasi manieristico.

Fissano l’osservatore con intensità forse chiedendogli di essere liberate dal loro ambiente dissoluto e soffocante, forse volendolo sedurre e coinvolgere nella loro esistenza. Quella di Victor Cordero è arte di transiti, nutrita di cultura figurativa europea, che nei primi anni del Novecento seppe guardare oltre confine, ad altre aree continentali, ed è illuminata da una festa di colori indigeni, di intensità e di spessore caraibici. I ritratti, così, hanno la forza di apparizioni improvvise; e la donna è totem, archetipo e mito come nel ritorno alle origini che i postimpressionisti vollero cercare.

L’espressionismo, a sua volta, quando le scene diventano corali, si fa analisi impietosa che rileva e denuncia una condizione di disagio, di alienazione e di inautenticità nella vita sociale; mentre, quando si posa sui corpi e vi si abbandona, tende all’ astrazione e compone una suggestiva sinfonia cromatica che riecheggia di nature assolute, incontaminate.

Inaugurazione Sabato 17 maggio ore 18.30

Palazzo Margutta
via Margutta 55,Roma
orari 10,30/13,00 - 16,00/20,00
ingresso libero

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