Uno degli strumenti privilegiati dell'indagine dell'artista e' il libro: lo strumento didattico per eccellenza, che a partire dall'abbecedario accompagna la formazione di ogni individuo. I suoi sono grandi libri dall'aspetto di antichi codici gonfi di carte.
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Uno degli strumenti privilegiati dell’indagine artistica di Enrico Minato è il libro: lo strumento didattico per eccellenza, che a partire dall’abbecedario accompagna la formazione di ogni individuo. I suoi sono grandi libri dall’aspetto di antichi codici gonfi di carte. Verrebbe voglia di sfogliarli, ma i loro contenuti sono misteriosi perché questi libri sono chiusi. Chiudendo il libro allo spontaneo desiderio di sfogliarlo lo si apre a tutte le suggestioni a cui chi lo guarda è capace: esso non impartisce delle conoscenze, ma stimola l’uomo a riflettere, a creare lui stesso cultura. Questi tomi dal contenuto imprevisto e irraggiungibile sono consultabili solo attraverso la contemplazione e da strumenti di trasmissione del sapere diventano un enigma da pensare prima che da fruire.
Il percorso artistico di Enrico Minato parte dall’analisi del potenziale evocativo della parola nella forma aforistica, di quanto è proprio del linguaggio poetico al quale basta poco per costituire una fonte inesauribile di suggestioni e di riflessioni. L’artista spiega che la provocazione genera una reazione che è positiva in quanto tale, poiché scatena un movimento interiore, scuote dalla fissità, rompe stereotipi, propone nuove forme di comunicazione e nuovi contenuti con i quali lo spettatore è chiamato a confrontarsi, ma sempre in maniera libera. Il valore del silenzio risiede dunque non solo nel fatto che è condizione necessaria per la riflessione, ma esso assume il valore pregnante di provocazione estrema lanciata verso una società abituata al rumore, alla velocità di immagini e contenuti, a ritmi televisivi, una società che dal silenzio viene immancabilmente messa in imbarazzo.
Catalogo con testo critico di Dino Marangon.
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The book is one of the favorite subjects of the artistic search by Enrico Minato: the most important teaching instrument that from the ABC follows the formation of each person. His ones are big books filled with papers looking like antique codex. One would like to page through them, but, as these books are closed, their content is mysterious. Sealing the book to the instinctive wish to page through it, it is opening it to the suggestions of the viewer: the book does not distribute knowledge but induces to reflection, to create culture. These books filled with unknown and unreacheable contents can be consulted only through contemplation, therefore from instruments of transmission of knowledge they become an enigma to think about rather than use.
The artistic pursuit of Enrico Minato start from the analysis of the evocative potential of words in the aphoristic form, of what is part of the poetic language that, with little, can offer an endless source of suggestions and thoughts. The artist explains that provocation generates a reaction positive in itself because it causes an internal movement, it shakes from fixity, it shatters stereotypes, proposes new forms of communication and new contents to which the spectator is asked to confront himself, always in a free way. The value of silence is not only a necessary condition for thoughts but it becomes the high value of an extreme provocation thrown toward a society used to noise, to the high speed of images and contents, to television rhythm, a society unfailingly embarassed by silence. Catalogue with critical essay by Dino Marangon.
inaugurazone: sabato 24 Maggio ore 18.00
Galleria Totem - Il Canale
Quartiere Gallerie dell'Accademia, 878/b venezia
ingresso gratuito