Senza origini. L'artista nelle sue tele interpreta in bianco e nero la storia del peccato originale, esaltando la grazia e l'eleganza di Eva.
Ferdinando Fedele, Artista con un percorso già alle spalle e una formazione europea di grande spessore, fatta
di intense relazioni con Francia, Austria e Germania.
Con questa personale ripercorre strade già esplorate a fondo attraverso la pittura,
strumento e linguaggio che resta la sua madrelingua.
Da un'originale espressione che si poggiava sull'installazione e sulla fotografia, l'artista
torna infatti con questa esposizione a confrontarsi con la sola pittura, strumento
espressivo mai accantonato, ma sempre inserito nelle diverse tecniche espressive.
La mostra contiene tutte quelle implicazioni infrasottili di un confronto aperto
tra la pittura e il suo immediato passato, tra il pittorico e l’icona/spazio/tempo dei media
contemporanei.
L'artista interpreta in bianco e nero la storia del peccato originale, esaltando la grazia e
l'eleganza di Eva. La componente rinascimentale evidenzia l'innocenza dei gesti,
caratterizzati da forme prive della sessualità femminile. La purezza dell'essere rimane
intatta dinanzi un atto peccaminoso.
L'immagine sospesa appare e scompare come i fotogrammi di un film muto, in cui la
sequenza delle opere è priva del tempo.
Ferdinando Fedele ripercorre le sue origini con una nuova consapevolezza ed è in questo
istante che inizia ad essere un artista senza tempo, senza origini.
Aria Art Gallery
via Oberdan, 8/10 - Pietrasanta (LU)
Ingresso libero