Water colors. La fascinazione per l'acqua e' al centro della sua pittura, dell'acqua coglie il potere trasfigurante, il suo essere elemento naturale mai stabile e in continua evoluzione, una superficie pigra e sciropposa o inquieta e violenta, ma anche audace nel riflettere e frantumare il paesaggio circostante.
testo di Valerio Dehò
E’ l’acqua che si fa scoprire esatta “percezione della luce”, nel senso che insegna a vedere le cose come puri effetti di luce, che lo apre all’esperienza visionaria di una realtà avvolta dagli instabili e misteriosi effetti atmosferici del cielo che siriversano nell’acqua. Per tutta la vita infatti Monet è stato affascinato dall’acqua del fiume, ma anche dal mare. Il suo primo quadro impressionista è proprio il porto di Le Havre e la conclusione della sua vita lo colse nella sua casa di compagna, con stagno annesso, a Giverny. La sua fascinazione è la stessa che troviamo nella pittura contemporanea di Nicola Rotiroti, perchè nell’acqua si coglie il suo potere trasfigurante, il suo essere elemento naturale mai stabile e in continua evoluzione, una superficie pigra e sciropposa quasi dormiente in cui alita il vento, però anche inquieta e violenta nelle giornate atmosferiche, ma anche audace nel riflettere il paesaggio circostante e frantumarlo allo stesso tempo. Così per Rotiroti avviene una scoperta analoga perchè l’acqua diventa un elemento rivelatore, che crea una sorta di astrazione dalla realtà. Questa perde le sue caratteristiche terrestri e diventa qualcosa di molto più sfumato e sinesteticamente silenzioso. Mutano i colori che con l’acqua e nell’acqua diventano altro, più difficili da definire, più luminosi e ricchi, ma anche più instabili ed enigmatici. Il gioco della forma e della bellezza prevale su tutto e quello che l’artista vuole comunicare sta proprio in questa felicità della scoperta. Quindi tutto appare più sfumato, meno formalmente descrittivo e per questo affascinante come ogni autentica ricerca della bellezza, termine che converrebbe ricominciare ad usare almeno per comprendere cosa è arte e cosa non lo è. Perchè di pittura si tratta e anche di qualità estrema perchè la complessità degli effetti luminosi richiede una preparazione attentissima del colore proprio per cercare di restituire la profondità e la complessità degli effetti suggeriti dal mezzo liquido. Rotiroti propone una sua visione del mondo che non è aliena da sfumature inquietanti e non vuole certo essere un insulso inno alla gioia. Sa bene che la complessità delle cose sta proprio nei rapporti con quanto ci circonda ma sa anche che la pittura è uno dei nomi che gli uomini danno alla felicità. Per questo nei suoi quadri trovate emozioni e timori, sensazioni vitali e presagi senza nome. In ogni caso l’acqua diventa un viaggio all’indietro, un tornare a casa verso un mondo fluido e senza peso, libero perchè senza memoria e senza futuro: un eternopresente in un paese senza confini.
Nicola Rotiroti nasce il 24 giugno 1973 a Catanzaro. Realizza la prima mostra personale nel 1993 presso l’Università di Costanta,Romania. Negli anni in cui studia all’Accademia di Belle Arti, organizza diverse mostre: Isola Itinerante2, costituita da installazionicreate con materiali di recupero, realizzata presso il Castello Aragonese De Le Castella (Kr) col patrocinio della Regionel Calabria; lesculture Bocche e Nasi all’Università di Catanzaro. Allo stesso periodo risale la realizzazione di video, del documentario artisticoautoritratto, realizzato all’interno della Clinica per malattie mentali Villa S. Salvador Milo (Ct) in cui l’interazione con “diverso” ha intesol’arte come trapia. Nel 1996 si diploma alla scuolo di pittura dell’Accademia della Belle Arti di Catanzaro.Vince il 1° premio della Critica,sezione pittura degli anni 1996, 1997, 1998 alla Fiera del Levante di Bari ed il premio di merito alla Biennale Internazionale di arti visivedi Avellino. Nel 1998 realizza il videoclip “Zona Nera” del gruppo musicale Dahm, BGM Ricordi. Nel 1997, con il gruppo Senza, cra lavideosigla per il programma televisivo di RAI 2 “Supergiovani”. A Roma collabora a diversi allestimenti per concerti ed eventi delComune. Nel 2002, all’Artcafè Gallery – Villa Borghese, espone quadri nell’ambito della sfilata dello stilista SantaLucia. Realizza lalibreria Altroquando in Piazza Pasquino e la particolare pavimentazione artistica presso i punti vendita abbigliamento Ethic delleprincipali città italiane. Partecipa all’Artefiera di Torino (2002) e all’Artefiera di Padova (2003). Nel 2003 realizza la scenografia per potpubblicitari “E’ tempo di POESIA”, Poeti per Librino progetto ideato da Antonio Presti. Nel 2006 personale alla Galleria Pizi ArteTeramo. Nel 2007 personale presso la Galleria Il Sole Arte Contemporanea di Roma. Nel 2008 parteciperà alla Fiera d’ArteContemporanea Kunsart Bolzano ed esporrà in una personale presso la Centrale dell’ENEL di Porto Enpedocle Agrigento per la rassegna ARTENERGIA.
Immagine: Affucu, olio su tela, 2005, cm.90x100
Inaugurazione 22 maggio ore 18
Galleria Ferraro Store
via Degli Scipioni, 39 Roma
Da martedi' a sabato 10-20, lunedi' 15-20