360degrees
Lars Arrhenius
Mariana Castillo Deball
Flavio Favelli
Gulsun Karamustafa
M+M
Liliana Moro
Silvia Giambrone
Matteo Fato
Andrea Liberati
Marie Losier
Ciprian Muresan
Vassilis Salpistis
Collettiva. Il progetto, avviato nel marzo scorso, si conclude con una mostra e una videorassegna che offrono uno sguardo sulla diversita' e la ricchezza dei metodi narrativi contemporanei. Esposte opere di: 360degrees, Lars Arrhenius, Mariana Castillo Deball, Flavio Favelli, Gulsun Karamustafa, M+M, Liliana Moro.
A Parigi nel settembre 1959, Burroughs e Gysin vivevano al 9 di Rue Git le Coeur (nel famoso ''Beat Hotel''). Fu lì che Brion Gysin, mentre stava montando alcuni disegni, squarciò accidentalmente una pila di vecchi numeri del New York Herald Tribunes, che serviva a proteggere il tavolo. L’artista notò che nel punto in cui una striscia del giornale era stata tagliata il testo sottostante si intrecciava con quello in primo piano componendo storie diverse. In seguito Gysin mostrò a Burroughs la sua scoperta. Burroughs che aveva da poco finito di scrivere Il Pasto nudo affermò solennemente che quella era un’ idea per un “successo disastroso”.
Benché la sovversione delle strutture narrative sia un elemento ricorrente nella cultura del 900, la grande crisi delle narrazioni viene evidenziata con chiarezza in epoca post-moderna come conseguenza delle trasformazioni “delle regole del gioco della scienza, della letteratura e delle arti”. L’arte, che per molto tempo, aveva bandito il racconto, facendosi ‘forma assoluta’, ritorna negli anni 90 ad occuparsi del mondo e delle sue storie.
Al di là della travolgente – e un po’ illusoria - dichiarazione di Burroughs, alcuni artisti cercano, attraverso lo stravolgimento e la contaminazione delle strutture narrative dell’opera, una diversa prospettiva più affine alla realtà frammentata del mondo.
Sensitive Timeline è un progetto articolato che intende indagare l’uso delle strutture narrative nel linguaggio artistico contemporaneo e le differenti pratiche attraverso cui tale uso si declina.
Iniziato nel mese di marzo con gli incontri e le proiezioni video di Carola Spadoni, Clemens von Wedemeyer e Keren Cytter e la realizzazione di uno spazio di documentazione – in cui è possibile consultare video, film, testi, cataloghi e audio - sul tempo, il racconto e la narrazione, il progetto si conclude con una mostra e una videorassegna che offrono uno sguardo sulla diversità e la ricchezza dei metodi narrativi contemporanei.
In mostra opere di : 360degrees, Lars Arrhenius, Mariana Castillo Deball, Flavio Favelli, Gülsün Karamustafa, M+M, Liliana Moro.
Videorassegna: Silvia Giambrone, Matteo Fato, Andrea Liberati, Marie Losier, Ciprian Muresan, Vassilis Salpistis
Opening: mercoledì 28 maggio 2008 – 19:00/23
26cc
via Castruccio Castracane, 28 - Roma
Ingresso libero