Il lavoro di Riccardo Benassi e' stato realizzato appositamente a partire dalla storia del museo, l'ex Forno del Pane e consiste nella proiezione a muro di un orologio industriale del 1916. Shona Illingworth presenta, invece, un video realizzato in una zona che per lungo tempo e' stata occupata da un campo di prigionia sovietico. Il filmato evoca l'impatto che la presenza del Gulag, oggi chiuso, ha sul paesaggio e sui suoi abitanti.
a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli
Il MAMbo è lieto di presentare il settimo appuntamento di TIME CODE, progetto a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli.
Dopo il successo del precedente incontro con gli artisti Sara Rossi e Martin Sastre, è ora la volta di Riccardo Benassi (Cremona, 1982) e Shona Illingworth (Londra – Gran Bretagna, 1966), che presenteranno il loro lavoro insieme alle curatrici nella sala conferenza del MAMbo giovedì 29 Maggio alle ore 18.30.
I video rimarranno in visione negli spazi del museo fino al 8 giugno 2008.
Fino al 12 giugno 2008 è previsto un altro momento dedicato al video, durante il quali sarà presentata un’altra accoppiata di artisti italiani e stranieri che, attraverso i loro lavori, si sono soffermati sull’analisi e la rielaborazione di diversi codici temporali.
Riccardo Benassi, Die Zeitmaschine (Forno del Pane), installazione site specific, animazione Flash 24 ore sincronizzata con l’orario locale, 2008
Il lavoro di Riccardo Benassi è stato realizzato appositamente per TIME CODE e per gli spazi del MAMbo, a partire dalla storia del museo, l’ex Forno del Pane. Consiste nella proiezione a muro di un orologio industriale del 1916, in corrispondenza del bassorilievo tondo nella sala d’ingresso. L’orologio è avanti di 20 minuti rispetto all’ora corrente. Un suono segna lo scadere di ogni ora. Il 1916 è la data di inaugurazione del Forno del Pane. Attraverso ricerche in archivio e una ricostruzione digitale minuziosa, la “macchina” che dettò la legge del tempo in quell’epoca torna a vivere, in una sorta di circuito spazio temporale. L’ora portata in avanti da una informazione errata nella timeline del presente. Un orologio che fa guadagnare tempo è il sogno che permette di allungare le giornate. Il suono sfasato e l’immagine digitale proiettata dell’orologio, presenza fantasmatica nell’ambiente, creano una sorta di allucinazione collettiva in uno spazio determinato.
Riccardo Benassi è nato a Cremona (Italia) nel 1982. Vive e lavora tra l’Italia e Berlino.
E’ autore di video, installazioni e performance, oltre che di live media con il gruppo OLYVETTI. Il suo lavoro è incentrato sull’interazione tra il suono e gli oggetti. L’artista utilizza apparecchiature domestiche e strumenti elettrici, che vengono fatti “performare” e interagire tra loro. Estrapolati dal contesto quotidiano, gli oggetti vengono manipolati e forzati ad assumere nuove funzioni e significati, acquistando una diversa identità attraverso il suono.
Nel 2007 Riccardo Benassi è stato selezionato per il Premio Furla; nel 2008 è stato selezionato per partecipare a Netmage (Bologna).
Shona Illingworth, Karlag, video, 16 min., 2007
Realizzato nel nord est del Kazakhstan, in una zona stepposa che per lungo tempo è stata occupata da un immenso campo di prigionia sovietico, il video, inedito, evoca l’impatto che la presenza del Gulag, oggi chiuso, ha sul paesaggio e sui suoi abitanti, ex prigionieri o loro discendenti ed ex guardie che vivono ancora fianco a fianco su queste terre. Presenza inquietante nel cuore del nulla, con le sue miniere a cielo aperto, l’ex Gulag vive nel ricordo della gente. Attraverso la voce dei testimoni e immagini che sembrano sospese nel tempo, Shona Illingworth mette in evidenza i traumi inscritto nella memoria delle persone e dei luoghi.
Shona Illingworth è nata a Londra (Gran Bretagna) nel 1966. Vive e lavora a Londra con la fotografia e il video. Nelle sue complesse installazioni l’artista fa interagire la dimensione visiva e sonora, in modo da testare le modalità di percezione del pubblico. Spesso incentrati sull’architettura di reclusione, i suoi lavori investigano la relazione psicologica tra soggetto e spazio, affrontando i temi dell’isolamento, della memoria e della formazione dell’identità in situazioni di conflitto, tensione sociale e confinamento.
Shona Illingworth ha spesso lavorato in collaborazione con architetti o scienziati in Europa, in Canada e negli Stati Uniti, ricevendo numerose commissioni pubbliche e premi, tra cui lo SciArt Award del Welcome Trust per la sperimentazione di nuove tecnologie, ottenuto per il progetto Balnakiel, dedicato ai processi di formazione della memoria degli abitanti di un piccolo villaggio nel nord della Scozia.
Immagine di Shona Illingworth
Presentazione giovedì 29 maggio 2008, ore 18.30
sala conferenze
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 – Bologna
Orari: martedì – domenica 10.00 - 18.00
giovedì 10.00 - 22.00, lunedì chiuso
ingresso gratuito