15 fotografie di grande formato celebrano un omaggio al fotografo, performer e scrittore Edouard Leve', mentre un articolato percorso fra decine di immagini e video racconta, per la prima volta, il lavoro di uno dei piu' originali e celebrati gruppi della scena internazionale: il Theatre du Radeau.
Dal 31 maggio al 29 giugno a Villa Franceschi a Riccione la 19^ edizione del
Riccione TTV - performing arts on screen, l'unico festival internazionale di arti
performative in video presente in Italia, propone due eventi espositivi in esclusiva
nazionale.
15 fotografie di grande formato tratte dal ciclo Fictions del 2006 celebrano un
omaggio al fotografo, performer e scrittore Édouard Levé, recentemente scomparso,
mentre un articolato percorso fra decine di immagini e video racconta, per la prima
volta, il lavoro di uno dei più originali e celebrati gruppi della scena
internazionale, il Théâtre du Radeau. Splendida cornice delle due mostre è Villa
Franceschi, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Riccione, suggestiva dimora
balneare dei primi anni del Novecento a pochi passi dal notissimo viale Ceccarini.
La rivista "Les Inrockuptibles" lo ha riconosciuto come uno dei "quaranta talenti
emergenti su cui puntare per l'avvenire", accanto a nomi come Sofia Coppola e Forced
Entertainment. Édouard Levé, classe 1965, morto suicida a soli 42 anni nel 2007, è
oggi annoverato tra i massimi rappresentanti europei della cosiddetta staged
photography, ovvero quella fotografia che fissa in immagini interamente create in
studio - veri e propri set teatrali - azioni e situazioni appositamente interpretate
da performer diretti dal fotografo, regista delle proprie visioni.
Le immagini presentate al Riccione TTV, in collaborazione con Galerie Loevenbruck -
Parigi, appartengono alla serie Fictions, una delle più radicali di Levé, in cui i
performer, vestiti di nero su sfondo nero, compongono rebus onirici sul tema della
morte e dell'infanzia. Poetiche o inquietanti, le scene hanno come filo conduttore
la "distanza" di chi le interpreta, che mantiene un sussiego da cerimonia,
indipendentemente dal contesto. La creazione fotografica lavora sui clichè del
quotidiano, partendo dalla consapevolezza che viviamo in un mondo dominato da
stereotipi che fanno di noi degli oggetti.
Théâtre du Radeau - Ricercare è un'occasione altrettanto unica per ricostruire il
percorso creativo di una delle formazioni storiche del teatro di ricerca
internazionale, diretta con visionaria lucidità da François Tanguy, una delle
personalità che più hanno influenzato la scena europea contemporanea.
L'eccezionalità della mostra sta nella possibilità di riuscire a raccontare le tappe
artistiche di una Compagnia che, per scelta, non ha repertorio e che attribuisce
agli spettacoli creati nel corso di 26 anni di attività il valore di risultati
provvisori di una ricerca in continuo sviluppo.
Onirici, evocativi, possenti, gli spettacoli del Radeau creano una relazione forte e
diretta con lo spettatore, che vi assiste all'interno della "Tenda", il luogo in cui
gli artisti studiano, provano, lavorano. Lo spettatore, entrando nella "casa del
Radeau" si fa testimone di emozioni che dalla scena arrivano con immediatezza in
mezzo al pubblico e raccontano frammenti di vita, sogni, speranze, paure con la
stessa intensità di un sogno.
Andrea Nanni, curatore della mostra, ha raccolto, in esclusiva, una ricca
documentazione fotografica (in bianco e nero per i primi spettacoli, a colori per
gli spettacoli più recenti) che testimonia tappa per tappa - dal Dom Juan di Molière
del 1982 a Ricercar del 2007 - la coerenza di un itinerario in bilico tra musica e
arte visiva, sempre pronto a spostarsi, prendendo in contropiede le aspettative del
pubblico, in una geografia che spazia dalle riletture dei classici (da Shakespeare a
Büchner) fino alle creazioni svincolate da un testo di riferimento.
La retrospettiva può contare sui video integrali degli ultimi cinque spettacoli -
Choral (1994), Bataille du Tagliamento (1996), Orphéon (1998), Les Cantates (2001) e
Coda (2004) - e su un video in prima nazionale, montato dallo stesso regista
François Tanguy, in cui si susseguono frammenti del recentissimo Ricercar.
Prodotto dalle più importanti istituzioni francesi (tra queste l'Odéon-Théâtre de
l'Europe à Paris, il TNB à Rennes, il Festival d'Avignon e il Festival d'Automne à
Paris), il Théâtre du Radeau nasce a Le Mans nel 1977. Nel 1982 François Tanguy ne
diventa il regista. Nel 1985 la compagnia trova sede in una vecchia filiale
automobilistica, progressivamente trasformata in luogo di lavoro e di
rappresentazione: nel 1992 viene inaugurata la Fonderie, spazio completamente
ristrutturato che ospita vari eventi culturali. Nel 1997, il Théâtre du Radeau
installa alla periferia di Le Mans una Tenda in cui prova e mostra al pubblico i
risultati della sua ricerca.
Inaugurazione 31 maggio ore 19
Villa Franceschi
viale Gorizia 2 - Riccione
orari di apertura dal martedì al venerdì 8.30 - 12.30;
sabato e domenica 20.00 - 23.00;
durante il Festival TTV dal 12 al 15 giugno, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 23
ingresso 3 euro - ridotto 2 euro (under 25, over 65 e comitive)
gratuito per bambini fino a 10 anni