Corrado Ambrogio
Alfio Bonanno
Pino Castagna
Laura Castagno
Pietro Coletta
Franca Ghitti
Piero Gilardi
Ugo La Pietra
Richard Long
Corrado Lorenzo
Carlo Maria Maggia
Giuliano Mauri
Fabrizio Plessi
Ulrich Rückreim
Nicola Salvatore
Livio Seguso
Luisa Valentini
Chen Changwei
Insu Choi
Kaname Harada
Chiman Lai
Masafumi Maita
Eun Sun Park
Jung-kug Seo
Susumu Shingu
Kei Takemata
Li Xiuqin
Yasuo Yoshikawa
Han Zijian
Luciano Caramel
Scenario naturale che accoglie eccellenti opere di scultori occidentali e orientali, scelti principalmente per il significato e la ricaduta sulle poetiche e l'operativita' 'delle diverse origini. Le sculture indagano il legame con una natura 'amica', fatto di armonia ed equilibrio, e approfondiscono la conflittualita' che nasce invece dai mutamenti e turbamenti provocati dalla natura 'matrigna' di leopardiana memoria. A cura di Luciano Caramel.
A cura di Luciano Caramel
Scultura Natura. Oriente Occidente dal 1 giugno al 12 ottobre diventa lo scenario naturale che accoglie eccellenti opere di scultori occidentali e orientali, scelti principalmente per il significato e la ricaduta sulle poetiche e l’operatività delle diverse origini.
Dall'Occidente si ammirano opere di Corrado Ambrogio (Italia), Alfio Bonanno (Danimarca), Pino Castagna (Italia), Laura Castagno (Italia), Pietro Coletta (Italia), Franca Ghitti (Italia), Piero Gilardi (Italia), Ugo La Pietra (Italia), Richard Long (Gran Bretagna), Corrado Lorenzo (Italia), Carlo Maria Maggia (Italia), Giuliano Mauri (Italia), Fabrizio Plessi (Italia), Ulrich Rückreim (Germania), Nicola Salvatore (Italia), Livio Seguso (Italia), Luisa Valentini (Italia).
Dall'Oriente Chen Changwei (Cina), Insu Choi (Corea), Kaname Harada (Giappone), Chiman Lai (Cina), Masafumi Maita (Giappone), Eun Sun Park (Corea), Jung-kug Seo (Corea), Susumu Shingu (Giappone), Kei Takemata (Giappone), Li Xiuqin (Cina), Yasuo Yoshikawa (Giappone), Han Zijian (Cina).
Di primaria importanza dunque il tema della relazione tra scultura e natura, intrinseco al rapporto più complesso tra arte e natura e sviluppato nell'attualità del confronto tra Oriente e Occidente. Le sculture indagano il legame con una natura "amica", fatto di armonia ed equilibrio, e approfondiscono la conflittualità che nasce invece dai mutamenti e turbamenti provocati dalla natura "matrigna" di leopardiana memoria.
Materiali diversi, dal legno al granito all'acciaio, danno forma a creazioni autentiche che, nell'attualità del loro messaggio, mantengono viva l'attenzione sui danni sempre più gravi inferti dall'uomo alla natura stessa, con le tragiche conseguenze palpabili ogni giorno.
Luciano Caramel commenta: "a differenza della consueta tendenza delle mostre in parchi e giardini con connotazioni preminentemente o solo di decorazione, arredo e potenziamento delle sculture attraverso il fascino dell’ambiente, questa esposizione pone il rapporto tra scultura e natura tra autori diversi per intenzioni, interrogativi e radici, entro la larga 'forbice' del goethiano “L’arte è arte in quanto non è natura” e del suggestivo e provocatorio “beaux arbres – beaux arts” di norman de vries".
Nel suggestivo scenario della settecentesco Castello Ducale di Agliè situato sulle colline del Canavese, tenuta di caccia e luogo di villeggiatura della famiglia reale alle porte di Torino, è stato girato il noto sceneggiato televisivo "Elisa di Rivombrosa". In occasione della mostra viene pubblicato un esaustivo catalogo con testo critico di Luciano Caramel, Giovanni Cordero, Daniela Biancolini e Barbara Tuzzolino.
Inaugurazione sabato 31 maggio 2008 ore 17.30
Castello di Agliè, Agliè (Torino)
Orario: 9-19. Lunedì chiuso
Ingresso biglietto di accesso al Parco e al Giardino del Castello euro 3,00 consente di visitare la mostra
visita Castello euro 4,00.
Biglietto cumulativo di euro 5,00 per visitare il Castello, il Giardino e il Parco