Fondazione Antonio Mazzotta
Milano
foro Buonaparte, 50
02 878197 FAX 02 8693046
WEB
Studio Azzurro
dal 8/6/2008 al 8/6/2008
ore 18.30

Segnalato da

Alessandra Pozzi



approfondimenti

Studio Azzurro



 
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8/6/2008

Studio Azzurro

Fondazione Antonio Mazzotta, Milano

Quest'anno la Fondazione Antonio Mazzotta presenta Studio Azzurro a "Lucky Number Seven", settima Biennale Internazionale di Site Santa Fe, nel New Mexico. Oggi anteprima del progetto "La quarta scala": una mappa sensibile del territorio di Santa Fe, generata in particolare dai racconti e dalle indicazioni dei nativi indiani.


comunicato stampa

La Fondazione Antonio Mazzotta presenta Studio Azzurro alla Biennale Internazionale di Site Santa Fe 2008

Alle ore 18,30 ANTEPRIMA: LA QUARTA SCALA - LUCKY NUMBER SEVEN
Intervengono:
Daniela Benelli, Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Giorgio Monaci, Direttore Settore Attività Economiche e Innovazione della Provincia di Milano Martina Mazzotta, Fondazione Antonio Mazzotta, curator per la Settima Biennale di Site Santa Fe Paolo Rosa e Stefano Roveda, Studio Azzurro

Quest’anno la Fondazione Antonio Mazzotta e Studio Azzurro prenderanno parte a Lucky Number Seven, Settima Biennale Internazionale di Site Santa Fe, nel New Mexico, Stati Uniti (22 giugno - 26 ottobre 2008). Si tratta dell’unica Biennale Internazionale in territorio statunitense, la cui caratteristica principale è quella di coinvolgere fondazioni e istituzioni provenienti da tutto il mondo, attive sul piano internazionale con iniziative di qualità. Il curatore della Biennale, Lance Fung, ha chiesto ai centri d’arte contemporanea di diciotto nazioni, di presentare progetti di artisti emergenti, provenienti dai rispettivi paesi, che dessero origine a opere “site specific”, ovvero ispirate alla cultura del luogo ed effimere. Martina Mazzotta, curatore della Fondazione per la Biennale, ha scelto così di coinvolgere il gruppo di artisti dello Studio Azzurro, realtà milanese attiva da decenni, che opera ed è conosciuta ben oltre il territorio nazionale. L’iniziativa è possibile grazie alla sostegno della Provincia di Milano (Settore Attività Economiche e Innovazione e Settore Cultura).

La Fondazione Antonio Mazzotta è un’istituzione privata, non profit, che promuove la conoscenza delle arti visuali attraverso l’organizzazione di esposizioni temporanee, concerti, convegni e manifestazioni culturali. E’ attiva a livello internazionale dal 1988 ed ha aperto un proprio spazio espositivo, nel centro di Milano, nel 1994. Fondata da Gabriele Mazzotta, editore d'arte da più di 40 anni, la Fondazione ha ricevuto moltissimi riconoscimenti in Italia e all'estero. Essa raccoglie e conserva in un unico fondo le opere della propria collezione e le successive acquisizioni, le espone e le valorizza, intrattenendo rapporti con prestigiosi musei, gallerie, collezionisti privati, istituzioni culturali e case editrici in tutto il mondo. Per la realizzazione dei singoli progetti, fuori sede e non, la Fondazione si è avvalsa negli anni del sostegno degli Assessorati alla cultura della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune, e del Consiglio Regionale della Lombardia.

Studio Azzurro è un ambito di ricerca artistica, che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie. E stato fondato nel 1982 da Fabio Cirifino (fotografia), Paolo Rosa (arti visive e cinema) e Leonardo Sangiorgi (grafica e animazione). Nel 1995 si è unito al gruppo Stefano Roveda, esperto in sistemi interattivi. Da più di venti anni, Studio Azzurro indaga le possibilità poetiche ed espressive di questi mezzi che così tanto incidono nelle relazioni di questa epoca. Attraverso videoambienti, ambienti sensibili e interattivi, performance teatrali e film, ha segnato un percorso che è riconosciuto in tutto il mondo, da numerose e importanti manifestazioni artistiche e teatrali. Oltre che in opere sperimentali, l’attività del gruppo si lega ad esperienze più divulgative come la progettazioni di musei e di esposizioni tematiche, di riconosciuto valore culturale. Attraverso esse, senza rinunciare alla ricerca, ha tentato di costruire un contesto comunicativo che veda una attiva e significativa partecipazione dello spettatore all’interno di un impianto narrativo, ispirato a una multitestualità e ad una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali.

Fondata nel 1995, SITE Santa Fe è una società privata, non profit, impegnata ad arricchire la vita culturale di Santa Fe e oltre. Diventando negli anni una costante sede di mostre di artisti di meritato riconoscimento internazionale, l'istituzione, multidisciplinare nei programmi, ha attirato migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Fin dalla sua apertura la missione di SITE è stata quella di creare un dialogo sull'arte contemporanea nella regione sudoccidentale degli Stati Uniti, testimoniando i continui mutamenti che si susseguono nel campo delle arti visive. Come curatore indipendente, Lance Fung ha realizzato importanti mostre, non solo negli Stati Uniti: Crossing Parallels, a Seoul, Corea; Going Home e Nyack, New York; Revisiting Gordon Matta-Clark, Venezia, 2002; The Snow Show, Lapponia , 2003 e Torino, 2006 (in occasione dei Giochi Olimpici). Lucky Number Seven si avvale del sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.

LA QUARTA SCALA. Ambiente interattivo L’operazione intende dare forma ad una “mappa sensibile” del territorio di Santa Fè, generata in particolare dai racconti e dalle indicazioni dei nativi indiani. Una mappa in grado di risvegliare, letture e interpretazioni del paesaggio, nei risvolti invisibili, nelle dimensioni simboliche, attraverso i percorsi personali. L’ambiente installato al SITE presenta un lungo declivio, simile ad una scala, su cui salgono una moltitudine di personaggi videoproiettati. Una fila infinita che fluisce verso l’alto ininterrottamente. Per sapere chi sono questi uomini, dove vanno e cosa hanno da raccontarci, basta fermarli con una mano. Così essi, interrogati, danno la loro risposta, mostrano il loro racconto. L’atto di trattenere ed ascoltare, evidenzia un modo di comunicare attraverso le tecnologie interattive che apre al piacere del contatto diretto, umano, emozionale. Ciascuna figura trasmessa, nel momento in cui è fermata, ci regala un’indicazione sul proprio cammino. Quest’opera è ispirata alla scala infinita del Kiwa, metafora dell’emersione da un mondo all’altro. Per noi è auspicio di emersione da un mondo come il nostro regolato da un’infinità di connessioni, ad un altro intrecciato da più solide relazioni e “bei” gesti. Come un paesaggio “dal vero”, questo panorama antropologico e invisibile è stato realizzato direttamente sul campo, vale a dire avvalendosi delle testimonianze e delle immagini di persone abitanti la zona di Santa Fe

Uffici stampa
Fondazione Antonio Mazzotta, tel. 02.878380, ufficiostampa@mazzotta.it
Studio Azzurro Delphine Tonglet, tel 02 33107651, delphine@studioazzurro.com

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