Specie-specifiche. Virtualita' delle cose, cose indistinguibili dalle proprie immagini, immagini smaterializzate e cosi' via. Questo l'odierno rumore di fondo. In genere non si procede oltre; non si riparte, per esempio, dalla materia. Le cose ci sono e ci guardano. Le persone, i loro volti sono anch'essi in prima istanza cose. Con una loro presenza affatto particolare.
"Specie-specifiche"
(in collaborazione con The Pollock-Krasner Foundation, New York)
21 Gennaio - 8 Marzo 2002
Virtualità delle cose, cose indistinguibili dalle proprie immagini, immagini smaterializzate e così via. Questo l'odierno rumore di fondo. In genere non si procede oltre; non si riparte, per esempio, dalla materia.
Le cose ci sono e ci guardano. Le persone, i loro volti sono anch'essi in prima istanza cose. Con una loro presenza affatto particolare.
Paul Cézanne era ossessionato dalla presenza delle cose. La sua pittura è innanzitutto la traccia del tentativo costante di rendere questa presenza sulla tela; gli spazi bianchi ("dove non so cosa mettere, lascio bianco") sono il segnale preciso di una seconda presenza specifica, il quadro.
La direzione dunque è la stessa di sempre, mettere un'apostrofo tra il mondo e la pittura, riguadagnarne l'esperienza in altra forma. È possibile recuperare il senso della presenza di una testa - che sta qui per oggetto al quadrato - attraverso la presenza della pura pittura (e della tela)? Le "teste" presentate in questa mostra - parte del risultato di un anno e mezzo di lavoro - non costituiscono delle risposte, quanto piuttosto modi differenti di declinare la stessa domanda all'interno di un linguaggio specifico. Salvo che, alla fine, non potendo evitare di cercare in ogni testa un volto, ci si ritrova a sorridere di tali crucci….
Lateralmente viene presentato uno di quei lavori "nebenbei" (: che stanno accanto) che hanno vita propria all'interno dello studio e a cui raramente il loro autore concede di andarsene in giro da soli. Sono priapi. E se a qualcuno sfuggisse la componente traico goffa di questi esibizionisti-loro-malgrado, ebbene poco male.
Il catalogo della mostra contiene testi di Michele Dantini e di Francesca Tondi.
Inaugurazione 21 gennaio ore 18.00
De March-Solbiati arte contemporanea
Via Ticino,12 20025 Legnano-Milano
T0331.543340-f 0331.740245