World rear window. Partendo da grandi fogli di carta colorata, l'artista designer ritaglia citta', architetture, figure, cercando di rappresentare la vita nella sua quotidianita' e al tempo stesso celando scene di violenza, sopruso, abuso di un'epoca globalizzata.
Quadri d’aria, che giocano con i vuoti e con i pieni, che si fanno attraversare dalla luce e
proiettano ombre, creati per raccontare storie contemporanee che verranno presentate
in tre gallerie milanesi e successivamente a Locarno.
“Partendo da grandi fogli di carta colorata, Claudio Onorato ritaglia città, architetture,
figure, cercando di rappresentare la vita nella sua quotidianità – parla di lui Andrea
Nunez -. Sono quadri che rivelano fatti, situazioni e ambientazioni di una quotidianità che
evidenzia la sorprendete capacità dell’uomo di sorprendere con le sue architetture, con
le sue capacità produttive, tecnologiche e medianiche. Al tempo stesso celano, nei loro
“interstizi”, anche scene di violenza, sopruso, abuso di un’epoca globalizzata”.
Onorato, non a caso, dice “Consiglio di conoscere i titoli dei quadri prima della visione,
saranno determinanti nello scoprire il senso dell’opera. “Assassinio di un sindacalista
colombiano a Brooklyn”, può far pensare al classico di Hichkok, La finestra sul cortile.
Mentre “Il diavolo nella cattedrale racconta cosa accadde un mattino di Maggio quando
gli abitanti della città di Milano per sortilegio si trasformarono in statue”.
Temi anche pesanti come un macigno, nei lavori di Onorato sono resi con una sorta di
leggerezza sensoriale.
“Nel mondo/silhouette di Onorato, sono evidenti la critica all’assetto geopolitico
contemporaneo, all’economia e ai suoi feticci. Ogni barriera sa trasformarsi in un gioco
di carta, ogni condizionamento, ogni elemento, pur conservando la sua forza simbolica
manifesta la sua fragilità. Tutto ha un senso anche nell’apparente disordine di forme,
tutto si lega al tutto e, dietro al tutto, traspare comunque l’essere che mai muore, si cela,
si nasconde e compare, se lo si cerca, e se lo si vuole – scrivono di Claudio Onorato,
Francesco Tadini e Melina Scalise - Claudio Onorato è persona capace di vivere l’arte
con la semplicità di chi non si accorge di svolgere un ruolo importante ed è
estremamente piacevole comprendere quanto riescano a far sognare, le sue carte, i
suoi giocattoli, labirinti della mente o esplicite denunce. Lui ci da una bussola. A noi di
seguire il nord.
Inaugurazione lunedì 16 giugno dalle ore 18.00
DozGallery
via Amedei 5, Milano