John Baldessari, Enzo Cucchi, Antonio Freiles, Richard Tuttle. Due americani e due italiani, diversi modi di interpretare il 'libro d'artista' non per documentare un evento, ma come 'evento' esso stesso, tentazione, tentativo e cattura di un'opera totale. Mostra a cura di Lucia Sapienza.
mostra a cura di Lucia Sapienza
testo di Lucio Barbera
Nello “Spazio Libro d’Artista”, all’interno dello storico Palazzo Manganelli di Catania, verrà inaugurata, il 14 giugno alle ore 18,30 una rigorosa e raffinata mostra dal titolo “Quattro artisti del libro”, con opere del californiano John Baldessari (National City, 1931), di Enzo Cucchi (Morro d’Alba 1949), Antonio Freiles (Messina, 1943) e dell’americano Richard Tuttle (New Jersey, 1941).
Di Baldessari sono in mostra, tra gli altri, “Four Events and Reactions”, prodotto da Sonnabend nel 1975, in cui si colgono le espressioni del volto di una donna a contatto con presenze diverse, dalla bottiglia del latte alle spine del cactus, e “Zorro” (1998) che si sfoglia come una pellicola da film, ed in cui, prepotente, si manifesta l’intimo codice espressivo dell’artista americano, basato sull’impiego di fotogrammi e frammenti di foto, assemblati senza un legame logico apparente.
Enzo Cucchi, tra i migliori esponenti della Transavanguardia, è presente con molte opere tra cui la versione del 1993 de “Il veleno è stato sollevato e trasportato”, sua prima raccolta di pensieri del 1976, frutto di una combinazione di concetti e disegni che danno vita ad un’atmosfera poetica capace di coniugare il mondo popolare e gli echi dell’inconscio.
Di Antonio Freiles, esponente di punta dell’astrazione italiana, sono in mostra alcuni esemplari della serie “Eminentia”, tipico esempio di “libro oggetto” in cui il colore si incarna nella materia di cellulosa, abolendo il supporto, mentre Richard Tuttle mostra la sua anima postminimalista e concettuale con opere di grande complessità quali “Portland Work” del 1988 o“Readind Red” (1998) in cui le immagini cercano nella “pagina-spazio” una loro definizione identitaria, e “Open Carefully”, uno strano oggetto di plastica, tenuto da un nastrino scritto all’orientale, piccola teca che custodisce la sua anima fatta da minuscole pietre rubate alla vastità del deserto.
Due americani e due italiani, diversi modi di interpretare il “libro d’artista” non come documentazione di un evento, ma essi stessi “eventi”, tentazione, tentativo e cattura di un’opera totale. Insomma, davvero “quattro artisti del libro” dai quali nascono veri “libri d’artista”.
inaugurazione sabato 14 giugno 2008 ore 18,30
Palazzo Manganelli
Piazza Manganelli, 16 - Catania
Ingresso libero