Pasadena. La mostra e' dedicata a un progetto del tutto inedito, incentrato sull'incisione. Esposta una serie di 29 lastre, tutte della medesima dimensione, stampate su un formato di un metro per settanta centimetri ciascuna, che andranno a creare un'unica grande sequenza di immagini, una sorta di opera unica che abbraccia tutto il perimetro della sala del museo.
Giovanni Frangi ( Milano, 1959), uno dei maggiori artisti italiani di oggi, espone
presso le sale dalla GAMUD, la Galleria d'arte moderna di Udine, dal 21 giugno al
31 agosto 2008.
La mostra è dedicata a un progetto del tutto inedito, a cui Frangi ha lavorato in
questi anni, tenendolo gelosamente nel cassetto: l'incisione.
La poliedricità è una delle caratteristiche di questo artista, come dimostra il
libro, unico nel panorama dell'editoria italiana, pubblicato in questi giorni da
Feltrinelli. In questo libro Giovanni Agosti ripercorre dieci anni di sodalizio
culturale e umano con l'artista, documentando un percorso di "fuga " dal quadro
verso una più complessa rappresentazione della realtà: Giovanni Frangi alle prese
con la natura .
L'incisione non è una novità per Frangi, che ha sempre amato cimentarsi con le
lastre fin dai tempi dell'accademia. Per lui si tratta di un mezzo straordinario per
quanto oggi, per delle assurde logiche di mercato, venga considerato un
sottoprodotto nell'attività di un artista. In realtà l'incisione contiene una
potenzialità unica, come ha spiegato con efficacia il grande artista tedesco Georg
Baselitz: " L'incisione è la forma d'arte più pulita che ci sia, non si può
imbrogliare, si ha bisogno di una vera armatura, di uno schema ".
Grazie all'amicizia con Corrado Albicocco, appassionato stampatore di stanza a
Udine, che è stato lo stampatore di riferimento di Emilio Vedova, Frangi ha
insistito nell'affrontare questo mezzo .
La serie di incisioni che saranno presentate in questa occasione sono tutte
realizzate al carborundum, una tecnica particolare messa a punto da Frangi in questi
ultimi mesi che vede l'impiego di polvere di ferro al fine di ottenere nella stampa
dell'incisione spessori materici e vellutati.
Il titolo della mostra, "Pasadena", si riferisce a un esperienza fatta
nell'Huntington Botanical Gardens della città californiana, dove esiste una delle
più straordinarie ricostruzioni di ambienti naturali del mondo.
Da sempre l'universo di Frangi è attratto e stimolato dal rapporto con la natura, da
Il richiamo della foresta in cui era stato ricostruito un bosco alpino, passando per
Nobu at Elba costituito da un ambiente che restituiva la dimensione di una notte ai
bordi di un fiume, ai più recenti View Master, "scatole visive" dedicate ai disgeli
dei ghiacci e alle grotte dei fondali marini.
Questa volta le suggestioni del finto universo ricostruito nel giardino di
Huntington, hanno generato visioni fantastiche, dove le piante sembrano animali, e i
grovigli di segni assumono la dimensione vellutata del metallo.
La mostra è composta da una serie di 29 lastre, tutte della medesima dimensione,
stampate su un formato di un metro per settanta centimetri ciascuna, che andranno a
creare un'unica grande sequenza di immagini, una sorta di opera unica che abbraccerà
tutto il perimetro della sala del museo.
"Giovanni Frangi. Pasedena" è una mostra promossa dalla GAMUD di Udine, sotto la
direzione di Isabella Reale, in collaborazione con la stamperia d'Arte Albicocco di
Udine.
Ufficio stampa: Studio Esseci, Sergio Campagnolo, Padova, tel. 049.663499
info@studioesseci.net
Inaugurazione venerdi 20 giugno alle 18
Civica Galleria d'Arte Moderna - GAMUD
via Ampezzo, 2 - Udine
Orario della Galleria e della Mostra: martedì - sabato 9.30 - 12.30 / 15 - 18;domenica, 9.30-12.30 chiuso lunedì
Ingresso: biglietto intero euro 3,20, ridotto euro 1,60, festivi euro 1, alunni scuola dell'obbligo (accompagnati) per ciascun allievo euro 1