Afterall
Monica Biancardi
Raffaele Boemio
Piero Chiariello
Cyop & Kaf
Fiorenzo D'avino
Bruno De Stefano
Sebastiano Deva
Giuseppe Di Guida
Mario Fabbroni
Luciano Ferrara
Barbara La Ragione
Giacomo Montanaro
Walter Picardi
Carmine Rezzuti
Sergio Riccio
Federica Rispoli
Antonio Manfredi
Pittura, scultura, fotografia, video, installazioni, performances. 17 artisti napoletani si confrontano. Le opere in mostra sono le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali.
a cura di Antonio Manfredi
Afterall, Monica Biancardi, Raffaele Boemio, Piero Chiariello, Cyop & Kaf, Fiorenzo D’avino, Bruno De Stefano, Sebastiano Deva, Giuseppe Di Guida, Mario Fabbroni, Luciano Ferrara, Barbara La Ragione, Giacomo Montanaro, Walter Picardi, Carmine Rezzuti, Sergio Riccio, Federica Rispoli
“Non sono sufficienti i roghi appiccati per il pizzo non pagato, non ci basta la spazzatura, non vogliamo solo le foto dei morti ammazzati in agguati punitivi …noi, popolo dell’arte, vogliamo di più. Vogliamo svegliare le coscienze con immagini irreali e con la registrazione di atti e comportamenti così usuali nel nostro territorio da assumere valenza universale. La sopraffazione dei deboli, le relazioni socio-politiche, che denotano un’imposizione da entità criminosa, il controllo sulla vita, sui movimenti e sulla libertà dell’individuo da parte di una creatura dalle cui fauci sembra impossibile sfuggire: questo e molto altro è la CAMORRA.
Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica?
E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini?” .
Dalle riflessioni di Antonio Manfredi, curatore della mostra e direttore del CAM, e dalla paura che l’impotenza prenda il sopravvento, nasce la mostra CAMORRA. Per un’arte concretamente fattiva che generata dal male se ne distacca il 20 giugno ,alle 19.00, fino al 20 luglio presso il CAM di Casoria.
Le opere in mostra saranno le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali. Come non pensare al mare di spazzatura in cui naviga Napoli da mesi guardando la salvifica Madonna che si staglia sui cumuli colorati e maleodoranti nell’opera provocatoria Nostra signora della monnezza? O come non sorridere dinanzi alla statua di Padre Pio che in cima ad una montagna di copertoni sembra difenderne l’incolumità dal vandalismo incendiario? Ecco che prospettive artistiche dialogano e si confrontano in una mostra che vuole essere una testimonianza del vissuto, del degrado che ci circonda, degli edifici, prigioni dell’anima, dove si consumano tragedie e dove si sussurrano al buio segreti di una persecuzione perpetuatasi nella storia umana.
Un muro opprime e occlude la vitalità della montagna che oleograficamente funge da sfondo alle mancanze di sviluppo e di crescita di bambini mai fanciulli, costretti a vivere con modelli deviati o in ambienti malsani. Eppure il Feroce felino, che divora tutto, conserva un rispetto per la casta attraverso una specie di religione arcaica simboleggiata, in un’opera in mostra, da un essere ibrido e dai segni arcani dei rapporti di forza e di imposizione. Figure che si contorcono, come immagini riflesse negli specchi delle coscienze, appaiono come visioni oniriche. Il Candore dell’innocenza di un prigioniero si ribalta nella figura del carnefice, mentre chi conosce la realtà la teme e copre gli occhi con le stesse mani che invece di agire rimangono inermi.
In occasione dell’evento dell’inaugurazione avranno luogo azioni artistiche mentre sugli schermi del Cam scorreranno le parole di giornalisti impegnati sul tema divenuti per l’occasione scrittori creativi.
Uffico stampa e Pubbliche relazioni CAM_Graziella Melania Geraci +39 3349399870 cam.pr@hotmail.it
Inaugurazione ore 19
Casoria International Contemporary Art Museum
via Duca D'Aosta, 63 - Casoria (NA)
Orario: martedì-giovedì-sabato 17.30/20.30 domenica 10.30/13.00 lunedì-mercoledì-venerdì 10.00/13.00 solo gruppi per appuntamento