Arnulf Rainer
Hermann Nitsch
Günter Brus
Otto Mühl
Dieter Roth
Rudolf Schwarzgogler
Rosanna Chiessi
Stefano Gualdi
Arnulf Rainer, Hermann Nitsch, Günter Brus, Otto Mühl, Dieter Roth, Rudolf Schwarzgogler, a cura di Rosanna Chiessi e Stefano Gualdi. Dietro la maschera di fustigatori del buon senso, dietro il ruolo di trasgressori dei valori borghesi, non vi sono dei superuomini (degli eroi), bensi' l'inconteibile slancio di chi crede in un'arte concepita come 'lotta per la nuda esistenza spirituale'.
All'inizio degli anni Sessanta, nei paesi di lingua tedesca, si fa rapidamente strada un nuovo modo di
intendere l'arte. Dal retaggio della secessione viennese, dell'espressionismo astratto e dell'informale
si passa, nel giro di breve tempo, a nuove teorizzazioni e pratiche artistiche che abbattono ogni barriera
tra vita e arte, tra corpo fisico e oggetto della rappresentazione. Vengono realizzate, in questo particolare
clima, le prime Aktionen dei viennesi, gli happening di Vostell, i festival Fluxus e le performance di
Beuys. Dietro la maschera di fustigatori del buon senso, dietro il ruolo di trasgressori dei valori
borghesi, non vi sono dei superuomini (degli eroi), bensi' l'inconteibile slancio di chi crede in un'arte
concepita come 'lotta per la nuda esistenza spirituale'. La mostra CORPO > AZIONE > MEMORIA, e'
dedicata a sei grandi protagonisti di quegli anni, Arnulf Rainer, Hermann Nitsch, Günter Brus, Otto Mühl,
Dieter Roth e Rudolf Schwarzgogler. Si tratta di artisti straordinari e diversi tra loro, comune a tutti e' il
punto d'inizio, il desiderio di mettere a nudo la vera esistenza umana.
Con le sue autorappresentazioni (Face-Farses e Body-Poses) Arnulf Rainer mette in scena una
formulazione visiva del possibile, del meditato, mediante la quale puo1 sperimentare nuove identita'.
Ed e' proprio questa esigenza, di registrare azioni e avvenimenti psicofisici, che lo conduce a utilizzare
in modo sistematico il linguaggio del CORPO. Il tentativo di far dissolvere l1arte con la vita e1 al centro
della riflessione di altri artisti austriaci, i quali utilizzano l1AZIONE come modus operandi. Hermann
Nitsch include il sangue, il corpo dell1uomo e quello animale, nell1opera d1arte totale insieme ad
immagini del suo ritualistico Orgien Mysterien Theater. Günter Brus mette in scena, realizzando
graficamente tutti i disegni preparatori e le partiture, dei monodrammi concepiti come un processo
personale di presa di coscienza. Rudolf Schwarzkogler utilizza il medium fotografico per visualizzare dei
concetti verbali in cui vengono descritti processi di castrazione, travestimento e aggressione
sadomasochista. Otto Mühl sovrappone l1ambito della sessualita1 all1ambito dell1alimentazione in
quelle che lui chiama Azioni materiali, vero e proprio metodo per ampliare la realta1, produrre realta1 ed
espandere la dimensione del vivibile. Un discorso a parte, infine, lo merita Dieter Roth, elvetico di
nascita e formazione, il quale pur mantenendo stretti rapporti di amicizia con i principali protagonisti
dell1avanguardia viennese, dedica gran parte della sua vita alla stesura di diari, alla raccolta di
immagini, materiali e oggetti (spesso di recupero) di uso comune, che in un modo o nell1altro entrano a
far parte della sua vita e quindi della sua MEMORIA.
Inaugurazione: Venerdi 5 maggio 2000 alle ore 21.00, presso la sede di PARI & DISPARI eventi culturali, in via S. Carlo 14 a Reggio Emilia
pari & dispari eventi culturali - art gallery - direzione artistica: Rosanna Chiessi