Sandro Bini
Michelangelo Chiaramida
Giovanni De Leo
Filippo Brinati
Simone Cecchi
Paolo Contaldo
Lorenzo Rugiati
Il progetto fotografico ha visto 7 fotografi dello Staff Deaphoto confrontarsi e misurarsi con l'analisi notturna del paesaggio urbano di Firenze, secondo rigorose procedure tecniche di visualizzazione che hanno permesso una visione piu' lenta, analitica e concentrata.
Un progetto Deaphoto Expo in collaborazione con Il Consiglio Regionale della Toscana
Si inaugura Giovedì 3 Luglio alle ore 17 presso l'Anticamera degli Affreschi al secondo piano del Palazzo Panciatichi, di Via Cavour 4 a Firenze, Notturni Urbani. Il progetto fotografico, a cura di Deaphoto Expo, ha visto sette fotografi dello Staff Deaphoto (Sandro Bini, Michelangelo Chiaramida, Giovanni De Leo, Filippo Brinati, Simone Cecchi, Paolo Contaldo, Lorenzo Rugiati) confrontarsi e misurarsi con l'analisi notturna del paesaggio urbano di Firenze, secondo rigorose procedure tecniche di visualizzazione (cavalletto e pose lunghe) che hanno permesso una visione più lenta, analitica e concentrata.
Le visualizzazioni hanno interessato soprattutto le aree di comunicazione e transito cittadine recentemente interessate da interventi di ristrutturazione urbana, in sintonia con le più recenti tendenze della fotografia contemporanea del territorio, attenta ad analizzare le attuali condizioni di ri-strutturazione e fruizione del nostro paesaggio quotidiano.
Presentazione critica di Francesca Ronconi
I fotografi Deaphoto si confrontano con la città spopolata dalla notte, mobili dietro ai loro cavalletti a tre gambe. Lo scenario percorso è quello dei viali di circonvallazione di Firenze, spazi comunemente visti soltanto come intermezzo tra il punto da cui partiamo e quello dove ci dirigiamo a trascorrere la serata. La sfida è quella di riempire di storie la loro dimensione poco vissuta, di inevitabile attesa che ci separa dagli incontri programmati. Indirizzando sui luoghi di transito alcune ore di attenzione e percezione, li troviamo densi di momenti esperienziali. Il fotografo comunica con l’ambiente e lo racconta. Ma le immagini in mostra sostengono una tensione cinematografica, come se oltre al realismo la notte portasse con sé l’attitudine al romanzo.
Le location quotidiane diventano scene di accresciuta suspense sotto il cielo nero. Certi colori si staccano dallo sfondo, a volte puliscono e cancellano il buio. Così scopre il bianco Michelangelo Chiaramida, che sovverte le linee architettoniche ed insieme le celebra. Lo sguardo di Giovanni De Leo sbatte nei profili degli ometti magri e senza spigoli che si cedono il passo nella segnaletica di un cantiere, per approdare alle pose più compiaciute degli avventori di un bar. Le bici dipinte per terra o appoggiate al muro richiamano quella di lato a un negozio in chiusura notata da Lorenzo Rugiati. Lui coglie due trame metalliche che rendono temporaneamente ingabbiate le visuali. Altri giochi di linee nelle immagini di Simone Cecchi.
Dietro le strisce pedonali, la scacchiera alta dei palazzi taciturni e più in basso degli automobilisti, le forme gommose e dentate dei cordoli spartitraffico. Certe prospettive raccontano appostamenti per raccogliere indizi, come la sosta sotto l’hotel di Sandro Bini, oppure la negazione della comprensione stessa, celata da una transenna e da un telo che abbassato come sipario. L’approccio di Filippo Brinati è quello di un cacciatore di taglie. Saldo sul suo punto di vista, scova la presenza umana dove manca, in una statua nel traffico e nei volti pubblicitari retro-illuminati che sorvegliano un incrocio. Paolo Contaldo allinea gli strumenti per scavare nell’immaginario onirico. Figure trascurate di giorno credono di rivendicare esistenze fatate, tacciono al nostro passaggio e subito riprendono un tango metallico sulla città.
Anticamera degli Affreschi al secondo piano del Palazzo Panciatichi
Via Cavour 4 - Firenze
dal lunedì al Venerdì ore 15-18 e il Sabato ore 9-12
ingresso libero