Le vie e le piazze dell'antico borgo che si affaccia sul lago d'Orta, ospitano per l'occasione sedici sculture monumentali, che ripercorrono alcuni dei momenti piu' rappresentativi della ricerca dell'artista dagli anni Sessanta fino ai nostri giorni. Le sue sculture permettono, nell'indagine delle forme e nello scavo dentro la materia che le costituisce, di gettare un ponte tra il passato e il presente, con una continua capacita' di osservazione del reale.
Tra le vie e nelle piazze dell’antico borgo che si affaccia sul lago d’Orta,
sedici sculture monumentali di un grande protagonista dell’arte
contemporanea
L’iniziativa è il secondo appuntamento del progetto ORTISSIMA percorsidorta
curato dall’associazione culturale OperaPrima.
Un grande evento d’arte che coniuga l’importanza delle opere esposte e la
suggestione del luogo che le ospita è quello che si terrà a Orta San Giulio
(Novara).
Dal 6 luglio al 9 novembre 2008, infatti, le vie e le piazze dell’antico
borgo che si affaccia sul lago d’Orta, ospiteranno sedici sculture
monumentali di Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna (RN), 1926), lo
scultore italiano contemporaneo più noto e apprezzato a livello
internazionale, che ha recentemente ricevuto a San Francisco il “Lifetime
Achievement for Contemporary Sculpture Award” da parte dell’International
Sculpture Center e il premio “Uomo dell’anno 2008” del Museo d’arte di Tel
Aviv.
“Dopo Manzù – sottolinea il sindaco di Orta San Giulio, Stefano Cusinato -
il nostro paese accoglie le opere di una grande protagonista dell’arte
internazionale, Arnaldo Pomodoro, ricreando quel magico dialogo tra un borgo
così suggestivo e la bellezza delle sculture monumentali. Un singolare
progetto che permetterà di valorizzare non solo Orta San Giulio, che ne è la
perla, ma tutto il bacino lacustre, offrendo ai numerosissimi visitatori,
nazionali e internazionali, uno spettacolo di straordinaria armonia tra
arte, paesaggio, storia e cultura”.
L’iniziativa, nata da un’idea dell’Associazione Culturale OPERAPRIMA,
presenterà una serie di opere scelte dall’artista che ripercorrono alcuni
dei momenti più rappresentativi della sua ricerca dagli anni Sessanta fino
ai nostri giorni.
Molto si è scritto sull’arte di Pomodoro, da parte di autori italiani e
stranieri, di storici e critici dell'arte e di poeti e scrittori. Le sue
sculture affascinano perché permettono, nell'indagine delle forme e nello
scavo dentro la materia che le costituisce, nella rivelazione della
particolare struttura "molecolare" che l'artista immagina, di gettare un
ponte tra il passato e il presente, con una continua capacità di
osservazione del reale e di collegamento allo "spirito del tempo".
Le opere di Arnaldo Pomodoro sono presenti in tutto il mondo in luoghi di
grande suggestione e di importanza simbolica e ne scandiscono lo spazio.
Hanno creato motivi e visioni che fanno parte del nostro immaginario
collettivo, ispirando perfino scenari di cult movies, come Guerre stellari
di George Lucas.
Accompagna l’iniziativa un catalogo pubblicato da OPERAPRIMA Edizioni
d’Arte, con presentazione di Giorgio Verzotti e con numerose fotografie
delle opere collocate nel percorso espositivo e suggestive immagini delle
diverse fasi dell’allestimento.
Il progetto ORTISSIMA percorsidorta nasce nel 2007 da un’idea
dell’Associazione Culturale OPERAPRIMA con la volontà di garantire, già nel
titolo e nella presentazione, una sequenza di eventi dedicati alla scultura
monumentale all’aperto che porteranno ad Orta San Giulio i più grandi nomi
dell’arte del Novecento italiano e internazionale, come testimonia
l’edizione del 2007, con l’esposizione dedicata a Giacomo Manzù.
Note biografiche
Arnaldo Pomodoro è nato nel Montefeltro nel 1926, ha vissuto l’infanzia e la
formazione presso Pesaro. Si trasferisce a Milano nel 1954. Le sue opere del
Cinquanta sono altorilievi dove emerge una singolarissima “scrittura”
inedita nella scultura. E’ passato al “tuttotondo” nei primi anni Sessanta e
poi alla grande dimensione. Ha avuto molti premi per la scultura: a San
Paolo nel 1963, a Venezia nel 1964, a Pittsburgh nel 1967, il Praemium
Imperiale a Tokyo nel 1990. Nel 1992 l’Università di Dublino gli conferisce
la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella
in Ingegneria edile-architettura.
Numerosissime sono le sue esposizioni: alla Rotonda della Besana di Milano
nel 1974 e al Forte Belvedere di Firenze nel 1984, fino a quella a Parigi
nei Giardini del Palais-Royal nel 2002, nel centro cittadino di Lugano nel
2004 e lungo la cinta muraria di Paestum nel 2005. Inoltre esposizioni
itineranti nei musei americani, ed in Europa, America, Australia e Giappone.
Le sue opere sono in grandi piazze (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los
Angeles, Darmstadt), al Trinity College a Dublino, nel Cortile della Pigna
dei Musei Vaticani, nel piazzale della Farensinaa a Roma, nel piazzale delle
Nazioni Unite a New York e nelle raccolte pubbliche maggiori. Ha insegnato
nei dipartimenti d’arte delle università americane: a Stanford, a Berkeley,
al Mills College. Si è dedicato anche alla scenografia con ‘‘macchine
spettacolari’’ in grandi occasioni teatrali italiane: da ultimo ha
realizzato le scene e i costumi per l’opera “Teneke” di Fabio Vacchi, con
libretto di Franco Marcoaldi, tratto dall’omonimo racconto di Yashar Kemal,
messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala nel settembre 2007,
con la regia di Ermanno Olmi e la direzione di Roberto Abbado.
Nel 1996 costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha iniziato di
recente la sua attività espositiva nella sua sede di Via Solari a Milano.
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