Annalu'
Bogdan George Apetri
Andrea Barin
Sabrina Bastai
Igor Bitman
Francesco Bocchini
Benedetta Bonichi
Danilo Buccella
Alfonso Cannavacciuolo
Sergio Ceccotti
Fabrizio Corneli
Carl D'Alvia
Aron Demetz
Diego Dutto
Jorge Eielson
Bernard Faucon
Novello Finotti
Omar Galliani
Gordeeff
Leonardo Greco
Jared Katsiane
Sun rae Kim
Leslie Krims
Davide Le Grazie
Roberto Leone
Lucia Leuci
Loredana Longo
Luigi Lorenzi
Alessandro Lupi
Michal Macku
Giovanni Manfredini
Florian Merkel
Harding Meyer
Sabrina Milazzo
Jorunn Monrad
Antonio Noia
Eugenio Orciani
Vettor Pisani
Claudia Rogge
Alessandra Salardi Tommasoli
Salvo
Massimo Sansavini
Amparo Sard
Roberta Savelli
Guido Scarabottolo
Donatella Schiliro'
Stefanie Schneider
Erik Serafini
Margherita Serra
Sandy Skoglund
Sirio Tommasoli
Giorgio Tonelli
Arthur Tress
Laurence Ursulet
Peter Vadocz
Paolo Donini
Daniela Del Moro
Frammenti di un discorso amoroso. Ispirandosi nel sottotitolo al noto testo di Roland Barthes, la mostra intende realizzare un'indagine sul tema dell'amore nelle sue varianti iconografiche piu' rappresentative nell'arte del presente. Dalla volutta' alla melanconia all'appagamento, dalla magia dell'incontro alla crisi dei rapporti, dall'amore di due all'amore di tutti, per citare la Poesia Ininterrotta di Paul Eluard, uno degli inni amorosi piu' ampi e complessi della modernita'. A cura di Paolo Donini e Daniela Del Moro.
a cura di Paolo Donini e Daniela Del Moro
La mostra intende realizzare/provocare un’indagine sul tema dell’amore nelle sue varianti iconografiche più rappresentative nell’arte del presente. Il concept fa riferimento a una delle opere filosofiche più belle scritte sul tema dell’amore: Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (Ěditions du Seuil, Paris, 1977), da cui viene mutuato il sottotitolo: frammenti visivi di un discorso amoroso.
Il tema amoroso è radicato nella cultura europea e in quella italiana. La classicità celebra il corpo e il piacere nell’arte greca e poi romana ma accede alla complessità del sentire con la poesia di Saffo e di Catullo. A queste origini succede poi una nuova stagione di splendore nell’era “cortese”.
La nascita della letteratura e dell’arte “nazionale” nella fucina del Medioevo e poi del Rinascimento, è radicata nel tema dell’amore, come tramite alla conoscenza metafisica, nell’epoca dello stilnovo e di Dante ma anche come gustosa celebrazione dei sensi nella poesia e nell’arte di derivazione popolare.
Cupido e i suoi amorini sono presentati a suggello dei cicli pittorici rinascimentali così come l’eros nella sua personificazione mitologica e nella sua valenza estetica è presente alle mirabili trattazioni pittoriche del rinascimento e agli stupendi tipi femminili che vanno dal Botticelli ad Antonello sino al sorriso androgino leonardesco per approdare alle esuberanze formali secentesche, alla mera sontuosità della carne nella pittura barocca.
L’arte moderna ha sviluppato ampiamente i luoghi e le esasperazioni dell’amore romantico, ora riprendendo l’impianto della scena duale, appassionata e tragica, nella figura topica del bacio, ora trasferendo al paesaggio l’istanza del languore e della malinconia. Poi nel ‘900, in pittori come Chagall o Klimt si trova, trasversale a stili e poetiche diversissimi, l’attenzione ora felice ora tragica, all’incontro, alla fiaba duale, al sogno, all’abbraccio.
L’arte contemporanea ha frequentato questa tematica, ora unendola ai vasti movimenti di rinnovo del costume, di liberazione sessuale e affermazione della diversità, ora rivolgendola al versante relazionale, affettivo e psicologico del rapporto interpersonale, ora soffermandosi sui tormenti e sulla patologia delle passioni, ora rivelando l’erotismo delle forme attorno a noi, ora inoltrandosi sui terreni oscuri e “vietati” delle pulsioni, ora dissacrando il repertorio sentimentale e le sue istituzioni.
Ai temi dell’amore duale succedono poi quelli dell’amore universale, del sentimento di fratellanza e altruismo che scaturiscono sia dalla visione religiosa propria dell’etica cristiana, sia dalle politiche della solidarietà e dalle riflessioni allargate sul tema dell’umanità e del riequilibrio dei rapporti tra i popoli. L’arte e la fotografia “sociale” hanno trattato il tema dell’umanità nell’ottica della pietas e della denuncia, dilatando la portata della concezione amorosa e riallineandola ai temi più alti di quella tradizione pittorica e scultorea che ha realizzato l’iconografia religiosa dell’occidente nel segno dell’amore e della pietà cristiana, verso l’ineffabilità dell’approdo mistico.
Il tema amoroso, coniugato naturalmente a quello della bellezza e del sentimento, si presta a una pressoché infinibile gamma di interpretazioni e pertanto la mostra si articola in una indicazione aperta di temi interni che identifichino i maggiori topoi dell’amore: dalla voluttà alla melanconia all’appagamento, dalla magia dell’incontro alla crisi dei rapporti, dall’amore di due all’amore di tutti, per citare la Poesia Ininterrotta di Paul Eluard ,uno degli inni amorosi più ampi e complessi della modernità.
Cosa di tutto questo è traghettato nell’arte del presente? In quali immagini e forme?
Esiste, oggi, un’arte che parla dell’amore, del disamore?
Come vedono gli artisti questo sentimento, necessario
e oggi più che mai conflittuale e confuso?
Una mostra nasce dal porsi domande.
Da simili domande nasce questa mostra.
Gli artisti:
Annalù, Bogdan George Apetri, Andrea Barin, Sabrina Bastai, Igor Bitman, Francesco Bocchini, Benedetta Bonichi, Danilo Buccella, Alfonso Cannavacciuolo, Sergio Ceccotti, Fabrizio Corneli, Carl D'Alvia, Aron Demetz, Diego Dutto, Jorge Eielson, Bernard Faucon, Novello Finotti, Omar Galliani, Gordeeff, Leonardo Greco, Jared Katsiane, Sun rae Kim, Leslie Krims, Davide Le Grazie, Roberto Leone, Lucia Leuci, Loredana Longo, Luigi Lorenzi, Alessandro Lupi, Michal Macku, Giovanni Manfredini, Florian Merkel, Harding Meyer, Sabrina Milazzo, Jorunn Monrad, Antonio Noia, Eugenio Orciani, Vettor Pisani, Claudia Rogge, Alessandra Salardi Tommasoli, Salvo, Massimo Sansavini, Amparo Sard, Roberta Savelli, Guido Scarabottolo, Donatella Schilirò, Stefanie Schneider, Erik Serafini, Margherita Serra, Sandy Skoglund, Sirio Tommasoli, Giorgio Tonelli, Arthur Tress, Laurence Ursulet, Péter Vadòcz
Courtesy
Galleria Cà Di Frà Milano
Galleria Cardelli&Fontana La Spezia
Galleria Carini Firenze
Galleria De’Foscherari Bologna
Galleria Robert Drees Hannover
Galleria Forni Bologna
Galleria Studio G7 Bologna
Galleria Guidi&Shoen Genova
Galleria Il Chiostro Saronno
Galleria Mimmo Scognamiglio Napoli /Milano
Galleria PaciArte Brescia
Galleria Paola Verrengia Salerno
Galleria Romberg Roma
Galleria San Salvatore Modena
Galleria Spirale Arte Milano
Galleria The Flat Carasi Milano
Archivio Tommasoli Verona
Galleria Tondinelli Roma
Articolata nelle due gallerie espositive di Palazzo Ducale, “Love” presenta nella Galleria d’arte Contemporanea il tema dell’amore materno, della solitudine adolescenziale, dell’innamoramento, del bacio e dell’erotismo, della convivenza coniugale; e nella Galleria dei Sotterranei, riprende i temi dal versante del conflitto, della crisi, della solitudine di ciascuno, con riferimenti al tema dell’alterità, della complessità dei rapporti famigliari, dell’intreccio e dello straniamento collettivo, della diffidenza reciproca, della reazione agli stereotipi, dell’alienazione di ritmi e sentimenti, dell’ironia, del sarcasmo, della dissacrazione.
catalogo con testi di Paolo Donini, Daniela Del Moro, Claudio Composti, Sirio Tommasoli e con una scrittura di Flavio Ermini
Inaugurazione domenica 6 luglio ore 11,30
Gallerie d'Arte Contemporanea di Palazzo Ducale
via Giardini, 3 - Pavullo nel Frignano (MO)
Orari di visita: sabato domenica e festivi 11/13 – 15/19