(benvenuto) mostra dell'artista indonesiano Setyo Mardiyantoro, un artista completo, dotato di una larga padronanza di mezzi espressivi, di cui si serve sapientemente per re-inventare le forme della natura, fino ai limiti dell'astrazione. Le sue immagini sono composte da infiniti segni, una sorta di alfabeto ideografico, che hanno origine dalla stilizzazione di un uccello tropicale.
(benvenuto)
mostra dell'artista indonesiano
Setyo Mardiyantoro
direzione artistica di
Fabio Cinquemani
Presentazione di
Marco di Mauro
Setyo Mardyiantoro è un artista completo, dotato di una larga
padronanza di mezzi espressivi, di cui si serve sapientemente per
re-inventare le forme della natura, fino ai limiti dell'astrazione. Le
sue immagini sono composte da infiniti segni, una sorta di alfabeto
ideografico, che hanno origine dalla stilizzazione di un uccello
tropicale. Ed è proprio nella rappresentazione della natura che Setyo
raggiunge i suoi esiti più alti, dispiegando sul batik o sulla
ceramica o sul ferro quella nostalgia per una natura libera e rigogliosa
che nel nostro paese va scomparendo.
E' questo un tratto caratteristico degli artisti immigrati, che tendono
a ricostruire nell'arte ciò che non trovano nel paese che li ospita.
Per questa ragione, alle mostre di Setyo capita di vedere un pubblico
molto eterogeneo: immigrati del Senegal o della Nigeria, che condividono
lo stesso amore per la natura e per uno stile di vita più sano, o
giovani artisti italiani, alla ricerca di nuove ispirazioni per uscire
dai canoni dell'arte europea.
Dall'Africa e dall'Oriente gli artisti europei del '900 hanno sempre
attinto valori come l'ingenuità e la purezza, che la nostra civiltÃ
ha fortemente compromesso. D'altro canto, pure gli artisti immigrati
mostrano la volontà di uscire dal proprio ambito tradizionale,
confrontandosi coi modelli europei. Spesso tale confronto genera un
conflitto interiore, fra l'appartenenza di origine e quella che - almeno
in parte - si vorrebbe assumere. Setyo lo avverte e lo traduce nei volti
pensierosi di donne europee, che spesso emergono dalla fitta vegetazione
che in fondo è la vera protagonista delle sue opere.
La sua pittura si inserisce nella corrente del "barocco balinese", come
impropriamente viene definita. Questo termine, se da un lato esprime
bene la fervida fantasia degli artisti indonesiani, dall'altro nasconde
un limite profondo: estende una categoria dell'arte occidentale ad una
cultura completamente diversa. Ne consegue che l'idea di forza insita
nel barocco europeo è del tutto inadeguata a rappresentare l'arte di
Setyo, che esprime al contrario un senso di abbandono alle forze della
natura.
Non cercate rimandi concettuali nell'arte di Setyo, perché non ve ne
trovereste, o peggio vi trovereste qualcosa che non appartiene al suo
mondo. Provate piuttosto a resuscitare in voi lo spirito dell'infanzia,
liberandovi dalle angosce quotidiane, per entrare dentro l'opera di
Setyo e vivere attraverso questa l'incanto della natura indonesiana.
Non
c'è modo migliore per comprendere le sue tele che sgomberare la
propria mente e lasciarsi travolgere dall'esperienza del bello.
Marco di Mauro
Inaugurazione il 29/1/2002 ore 19
Centro Sociale "S.Della Porta"
Via Morelli e Salviati, Avellino