The dream of the line. Personale di pittura in occasione dell'inaugurazione del nuovo Temporary Art Shop. L'artista friulana, concentrata sull'immagine della donna, raffigura corpi femminili su cui campeggiano un'immancabile bocca rossa e un tratto nero che definisce ogni curva. A cura di Vera Agosti.
A cura di Vera Agosti
Oggi, dal post-moderno al post-umano, tutto è fusion: si parla ad esempio di cucina fusion, fusion jazz e fusion art.
Vesna Pavan (1976), giovane artista friuliana, eccelle proprio in quest’ultima tendenza, grazie al suo
sperimentalismo e alla sua vena ludica e ironica.
Le opere fusion sono il suo fiore all’occhiello, l’attuale compimento di tutto il suo percorso artistico, iniziato
diciotto anni fa e tuttora in evoluzione.
I quadri diventano assemblaggi e sovrapposizioni di fotografia e dipinto, in un armonioso amalgama, ormai
inscindibile, ottenuto con la cura ad ogni minimo dettaglio: dal trucco all’abbigliamento delle modelle; dalla scelta
dei colori e dei tratti alla stilizzazione delle forme, rese sempre in modo sinuoso e sensuale.
Vesna non ritrae una donna particolare, riconoscibile e identificabile: le sue figure non hanno volto e in questo
descrivono l’essenza della femminilità e della sua idea di essere donna.
Strizzando l’occhio a Andy Warhol e alla pop-art, per cui in questo caso è il corpo della donna a essere mercificato,
raccogliendo gli stimoli della street art e dell’arte del fumetto, per l’efficacia e l’immediatezza visiva, Vesna è stata
avvicinata anche ai lavori di Patrick Nagel e Norman Rockwell dal critico Carlo Franza.
La sua personale visione del femminile si evidenzia nell’esaltazione della bellezza e della fisicità della donna, con
forme morbide e monumentali, che ricordano la grazia dell’antichità, ma sono modificate dalla frenesia e dalle
richieste del contemporaneo, che vuole una donna dolce, pur tuttavia forte e dinamica.
Le figure appaiono bidimensionali, come sospese nello spazio e nel tempo, staccate dalla realtà, ma nel contempo
legate dalla loro intima origine.
Con pochi studiati segni, Vesna delinea tutto un mondo femminile, dotato di personalità e grinta: raffigura corpi da
modella o da giovane donna in carriera, fortemente consapevoli del potere della seduzione.
La mancata espressività dei visi si traduce nella resa flessuosa e fluida del movimento corporeo e nella brillantezza
dei colori, che comunicano gioia e positività.
La serie dei Signs Feel, invece, si concentra sul candore del bianco, che è la tinta dominante, simbolo della purezza
dell’animo femminile, su cui campeggiano l’immancabile bocca rossa, firma dell’autrice, e il tratto nero che
definisce ogni curva.
L’apparente semplicità di queste immagini meditate, si ricollega alla riflessione zen, alla ricerca degli elementi
fondamentali della vita e del pensiero.
Opere immediate, di vivace freschezza, che nella loro maniera particolarissima nutrono anche lo spirito e
l’intelletto.
Cenni biografici: Vesna Pavan, figlia d’arte, nasce a Spilimbergo (PN) e compie studi artistici, frequentando
l’Accademia d’Arte e Mosaico. Tra i suoi interessi compaiono anche la psicologia e la pedagogia. Espone nel Nord
Italia a partire dal 1992, ricevendo diversi premi per la sua attività di pittrice e art designer, come per esempio il
Premio Speciale di Design della galleria Eustachi a Milano e il Diploma di merito per il ciclo Fusion, ricevuto dalla
galleria Alba di Ferrara. Si è appena conclusa una mostra a Venezia presso la galleria Françoise Calcagno Art
Studio, dove i suoi lavori Orient rappresentano un ponte tra l’Italia e la Cina. Attualmente è in corso una sua
importante mostra al Centrale Ristotheatre di Roma.
Inaugurazione giovedì 10 luglio ore 19:00
Parte dei proventi verrà devoluta all'associazione Onlus "Doppia Difesa"
BAG Temporary Art Store
Corso Garibaldi 3- Milano
Mar - Sab ore 11 - 13 e 16 - 20
Ingresso Libero