Entropy Art in progress
Napoli
via San Pasquale, 53
081 0607742, 081 409456
WEB
Giuseppe Chiari
dal 9/7/2008 al 29/9/2008
lunedi' - venerdi' 16,30-20, mattina su appuntamento, sabato e domenica chiuso

Segnalato da

Entropyart




 
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9/7/2008

Giuseppe Chiari

Entropy Art in progress, Napoli

Opere i libri e musiche che testimoniano la coerenza del percorso di questo artista Fluxus, che tanto ha influenzato le giovani generazioni del Post-Concettuale, della musica Post-Fluxus e dei linguaggi dissipativi molto presenti nel contesto artistico italiano. "L'Arte e' facile" e' uno degli statements dell'artista fiorentino che mediante il coinvolgimento rende complice il fruitore. A cura di Enrico Pedrini.


comunicato stampa

La galleria Entropyart|in|progress è lieta di presentare la nuova esposizione dedicata alle opere i libri e le musiche di Giuseppe Chiari, "L’arte è facile", a cura di Enrico Pedrini.

La mostra di Giuseppe Chiari a Napoli vuole testimoniare, attraverso alcune opere storiche, il percorso coerente di questo artista italiano Fluxus, che tanto ha influenzato le giovani generazioni del Post-Concettuale, della musica Post-Fluxus e dei linguaggi dissipativi attualmente molto presenti nel contesto dell'arte in Italia.
L'arte per questo autore non si riduce all'idea dell'arte "nell'autoanalisi di sé stessa" (Arte Concettuale), bensì l'arte è "alterità contro identità". "L'arte è il differente; è arte in quanto si pone come costantemente variabile, costantemente variabile perché è viva".
"L'Arte è facile", che è uno degli statements più conosciuti dell'artista fiorentino, vuole appunto attirare l'attenzione dell'osservatore mediante il paradosso, in modo da renderlo partecipe fruitore di una evidente contraddizione. L'attitudine, da parte di chi osserva questa "affermazione", precisa in qualche misura la proprietà dell'arte stessa, in quanto la coscienza umana non è passiva, ma svolge un ruolo determinante nel fare affiorare il processo artistico.
Mediante il coinvolgimento infatti l'artista rende complice il fruitore, spingendolo a liberarsi di tutte le norme e rituali inibitori che ancora lo incatenano.
L'arte per Chiari non si limita, come nel Concettuale, alla definizione dell'arte stessa; al contrario diventa la definizione "dell'inverso dell'arte nelle sue differenze". Pertanto "l'arte non è la definizione dell'arte, essa è la definizione dell'inverso dell'arte". La complessità e la profondità del suo modo di vedere le cose, che si esplica nella distruzione delle tecniche della musica, della poesia, della pittura, per favorire e visualizzare gli aspetti complementari della realtà e la loro interdisciplinarietà, mettono in luce la basilare importanza di un'analisi portata avanti con determinazione per veicolare un sapere, una nuova episteme.
Un sapere legato al procedere irreversibile, che spinge Chiari all'estrema precarietà di numerosi accadimenti acustici, dal carattere sempre più rarefatto fino al limite dell'udibile e alla visualizzazione di testi artistici alla soglia dell'impercettibile e dell'intelligibile.

Giuseppe Chiari (1926) ha partecipato a 4 Biennali di Venezia e a 14 Festival Fluxus in Europa. La Kunsthalle del Fridericianum Museum di Kassel gli ha dedicato una grande mostra retrospettiva nel 2OO1.Le sue opere erano presenti nella grande esposizione "Sons&Lumieres" al Centre Pompidou nella bellissima sala dedicata al Movimento Fluxus.

Inaugurazione giovedì 10 luglio ore 18.30

Entropyart in progress
via San Pasquale, 53 - 80121 Napoli
Orari: da lunedì a venerdì 16,30 – 20,00; (la mattina solo su appuntamento); sabato e domenica chiuso

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