Esercizi di volo. Le sue opere, sono tutte vistosamente caratterizzate da sgocciolature di colore, pennellate ampie e distese, oppure svelte, brevi e spezzate; stratificazioni ricorrenti di materie su materie, ora fortemente ispessite ora sottili fino alla trasparenza.
A guidare il lavoro di Svjetlan Junakovic, artista di origini
croate, nato a Zagabria nel 1961, sono, per sua stessa ammissione, la
fatica ed il coraggio. Ma, soprattutto, la passione. Quella passione
che muove, smuove, agita, spinge ad essere sé stessi insieme al
coraggio necessario per mostrare la propria visione delle cose e a
tutta la fatica e l'impegno di chi, continuamente, mette al centro del
proprio lavoro la ricerca e la sperimentazione a tutto campo.
Lo dimostrano le sue opere, tutte quante vistosamente
caratterizzate da sgocciolature di colore, pennellate ampie e distese,
oppure svelte, brevi e spezzate; stratificazioni ricorrenti di materie
su materie, ora fortemente ispessite ora sottili fino alla trasparenza;
colpi di spatola, graffi, incisioni e solchi; fogli e carte e frammenti
di giornale ridotti a brandelli e poi incollati.
I suoi lavori manifestano palesemente il valore assoluto
quanto decisivo del gesto, pura energia al servizio della
rappresentazione, il cui spazio viene conquistato e "ordinato"
dall'azione stessa; sono felici provocazioni di materie inerti -
colore, carte, legno, terracotta - compartecipi dell'opera e della
rappresentazione stessa. Non più semplice mezzo e veicolo delle idee
dell'artista, ma sostanza e ragion d'essere al pari del repertorio
figurativo che mette l'uomo al centro, uomo cui Junakovic mai rinuncia.
Interessato al fare dell'uomo, ai verbi e non ai nomi, l'artista fissa
in forme vibranti
ma essenziali gli attimi di vita.
In modo ingegnoso sviluppa un
repertorio personalissimo affascinante e ricco nei rimandi, sia appena
accennati o chiaramente espliciti, all'arte di tutti i tempi: si
vedano, a titolo di esempio, i riferimenti alla corrente informale e le
sue declinazioni (in particolare l'Art Brut di Jean Dubuffet e
l'informale materico di Alberto Burri o l'espressionismo astratto di
Jackson Pollock e di Wilhem de Kooning, leader dell'Action Painting, e la
pittura segnica di Cy
Twombly). Ma anche ad Henri Matisse, cui rivolge un vero e proprio
tributo, oppure allo scultore Auguste Rodin.
Dai suoi predecessori coglie ciò che più lo interessa, in
termini di risoluzione formale, di stile, di tecnica per approdare, in
costante bilico tra passato e presente, a un linguaggio intenso e
originale, libero e spregiudicato.
Nelle sue opere si accenna alla dimensione giocosa di un
universo suggestivo colmo di sorprese. Di una vita pulsante dove il
"circo" dell'esistenza quotidiana appare in tutti i suoi aspetti
gioiosi e amari, eroici e tristi, comici o surreali. In quel fantastico
mondo immaginario Junakovic dedica spazio all'uomo soffermandosi sul
suo vivere disordinato e frenetico, talora incerto e debole, sugli
ideali che lo muovono e i miti che lo consolano.
Egli intercetta e coglie e
isola l'energia prorompente del corpo sia maschile che femminile,
energia esuberante ma vitale. Per questo predilige soggetti in
movimento, nell'atto di compiere un'azione (camminare, volare, danzare,
corteggiare, banchettare, disegnare, ecc.); per questo le sue immagini
caricate di molteplici significati si affidano ad un linguaggio
espressivo intenso e originale, libero e spregiudicato. Che talvolta
non conosce misura. Non c'è affatto spazio, nelle sue visioni, per la
denuncia né per i proclami, ma solamente per una lucida - fino al
parossismo - messa a fuoco del proprio punto di vista sulla realtà che
torna trasfigurata in un patrimonio di immagini dall'apparenza leggera
e precaria eppur così intense e cariche di senso. Perché Svjetlan
Junakovic demistifica costantemente tutto ciò che sa e si avvale della
facoltà di rispondere in termini ironici e provocatori alle
sollecitazioni che il vivere gli propone. Come una sorta di ribellione
mai paga del risultato.
Cospicua e
varia ogni sua
produzione nel campo dell'illustrazione per l'infanzia, lavoro eseguito
a piccola scala che nulla tradisce dell'abilità dello scultore, del
disegnatore e del pittore, conserva intatto quel carattere deciso e
inconfondibile di chi plasma la materia a proprio piacimento con gesto
libero e sicuro.
L'illustrazione
per Svjetlan Junakovic è senz'altro esperienza ludica, radicale e
provocatoria e non rivela mai traccia di intenti didattici o
moraleggianti. Si tratta di una ricerca imperniata sull'intensità della
rappresentazione e l'impatto emozionale a differenti livelli. Tutto ciò
si traduce in immagini semplici (o tali solo in apparenza) ma
autentiche e forti nel messaggio che implicitamente trasmettono. Al
pubblico di adulti e bambini non resta altro che ridere, sorridere e
stupirsi davanti a tanta meraviglia.
Svjetlan Junakovic
Pittore, grafico e scultore,
Svjetlan Junakovic è nato a Zagabria nel 1961, città nella quale vive.
Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1985, ha
esposto in mostre personali a Monaco di Baviera, Mantova, Monza,
Budapest, Lissone, Busto Arsizio, Zagabria etc. Lavora anche come
illustratore di libri per l'infanzia collaborando con diverse case
editrici. Per le sue illustrazioni è stato premiato a Nuova Delhi con
il Certificate of Honour IBBY nel 1998, a Bratislava alla BIB nel 2001,
a Bari col premio Città di Bari come miglior illustratore straniero
pubblicato in Italia nel 2003, in Giappone al OITA biennale nel 2004 e
a Zagabria nel 1994, 1998, 1999, 2003 e 2004. Sempre a Zagabria nel
2002 è stato premiato alla Biennale del disegno. Ha partecipato alla
Mostra Illustratori della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di
Bologna nel 1995, 1997, 1998, 1999, 2002, 2004 e 2005. Nel 2006 riceve
il grand prix alla Biennale Internazionale di Illustrazione a Zagabria
e, nel 2008, il Bologna Ragazzi Award.
I libri pubblicati in prima edizione
dalla Bohem Press di Zurigo, sono usciti in più di venti paesi del
mondo. Insegna Illustrazione alla Scuola estiva internazionale di
Sarmede (TV) e tiene corsi di illustrazione in diverse città italiane.
Svjetlan Junakovic, candidato per la Croazia al premio internazionale
Ibby-Andersen 2008, è stato segnalato tra i cinque migliori
illustratori a livello mondiale.
Inaugurazione Sabato 12 luglio 2008 alle ore 18
Canalgrande18 Galleria d'Arte
Corso Canalgrande, 18 - Modena
Orari: 10 -13 16-20; chiuso il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio e la domenica tutto il giorno
Ingresso libero