Attraverso le opere di Yari Miele, Silvia Negrini, Marco Pagliardi, la mostra riflette sulle recenti derive della civilta' delle immagini, registrando il dissidio/alleanza tra l'arte e le nuove tecnologie. L'evento, a cura di Simone Frangi, inaugura l'attivita' del nuovo spazio espositivo comasco.
a cura di Simone Frangi
Virtual landscapes inaugura l'attività di un piccolo centro espositivo
autogestito da giovani artisti e curatori nel cuore di Como. La mostra,
muovendosi nella maglia teorica istituita dalla relazione di due concetti
"aperti" – quello di *virtuale* e quello di paesaggio - riflette sulle
recenti derive della civiltà delle immagini, registrando il
dissidio/alleanza tra l'arte e le nuove tecnologie. Se la produzione iconica
virtuale dà vita a simulacri e fantasmi, i paesaggi che ne scaturiscono
misurano l'esitazione delle cose di quel mondo. E la loro flebile non
presenza.
Negrini lavora sulla virtus del virtuale, sulla sua forza ed sul suo
potenziale. Immergendosi in un'estetica digitale, il processo creativo
distilla episodi ed idee attraverso la "guerra pulita" del gioco, cercando
il cardine ludico dell'esistenza e della cronachistica quotidiana. In
un'estrema pulizia grafica, indotta dalla carta millimetrata e dalla
moltiplicazione di moduli compositivi, Negrini consolida le dinamiche del
gioco, scoprendo la loro elevata capacità analitica. Per Virtual landscapes
trasforma il proprio albero genealogico in una grande landescape videoludica.
Attraverso una personale misurazione degli incorporei – la luce ed il suono
– Miele e Pagliardi riflettono sulla straniamento nei processi di
conoscenza dello spazio fisico ed acustico. Miele configura una "realtà
paesaggistica virtuale", incrinando la morfologia apparente dei luoghi
attraverso luci di Wood e strutture luminescenti. Nella natura dell'immagine
spaziale, si gioca il rapporto illusione-realtà, la questione della presenza
fisica e mentale nello spazio, nonché l'interazione empatica del corpo con
un ambiente "segnato" da forme ed eventi luminosi.
Pagliardi interviene sulle dinamiche rassicuranti dei giochi per l'infanzia.
Per Virtual landescapes presenta un'installazione sonora nata
dall'esasperazione parossistica dei dolci rumori e degli sfrigolii meccanici
di un gioco per bambini. La degenerazione del microcosmo sonoro del gioco
sfonda in un paesaggio acustico amplificato, implementato, che testimonia
tutta la forza di irruzione dell'(im)materiale sonoro.
Yari Miele (Cantù, 1977). Vive e lavora tra Milano e Marrakech.
Silvia Negrini (Sondrio, 1982). Vive e lavora a Milano
Marco Pagliardi (Brescia, 1982). Vive e lavora a Milano
opening Sabato 12 Luglio ore 18.30
Mon Ego Contemporary
Via Brambilla, 36 - Como
Orari d'apertura dal Mercoledi al Venerdi, 10-12 e 16-19 Sabato e Domenica, 17-21
Ingresso libero