Istituzioni, arte, societa' nel '300. In occasione del completamento dei restauri del castello, la mostra consente di vedere e capire com'era Trieste in epoca medioevale, con particolare attenzione al Trecento, secolo che segno' in modo decisivo i destini di questa citta'.
San Giusto torna alle proprie origini. Il castello che, con l'omonima Basilica
domina la città di Trieste e che di Trieste è simbolo, in questi anni è stato
oggetto di un radicale intervento di restauro, intervento che può ora ritenersi
quasi completato per l'intero "cuore" dell'antico complesso fortificato.
Per presentare il castello ritrovato, l'Assessorato alla Cultura del Comune di
Trieste, con il Servizio Bibliotecario Urbano, i Civici Musei di Storia e Arte, in
collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste-Dipartimento di Storia e
Storia dell'Arte, ha programmato una grande mostra che consentirà di vedere e capire
com'era Trieste in epoca medioevale, con particolare attenzione al Trecento, secolo
che segnò in modo decisivo i destini di questa città.
Paolo Cammarosano, presidente del Comitato scientifico che ha coordinato
l'iniziativa, rileva: "Lungo tutto lo svolgimento del secolo Quattordicesimo prese
salda fisionomia una compagine di famiglie che organizzarono produzione di leggi e
amministrazione della giustizia, difesa militare, gestione urbanistica e controllo
del territorio, coordinamento tra economia pubblica ed economia privata. Il rapporto
con l'autorità dei vescovi, rapporto antico ma sempre intenso, conobbe tensioni e
riconciliazioni, mentre la chiesa cattedrale esprimeva una sua mirabile
monumentalità. La produzione artistica si aperse agli influssi di Venezia e della
Lombardia, il giuoco politico conobbe un continuo bilanciamento tra potenze esterne
e più forti: Patriarcato di Aquileia, conti di Gorizia, Repubblica di Venezia, e i
duchi d'Austria che infine vinsero".
L'"operazione Medioevo" è scattata già nello scorso autunno: un iniziale convegno,
svoltosi a Trieste nel novembre 2007, ha fatto il punto su tutte le questioni
storiche e sociali, archeologiche e urbanistiche, artistiche e culturali.
Un "itinerario medievale" guiderà il visitatore nei luoghi topici del Medioevo
triestino per tramite di un'apposita segnaletica, facendogli cogliere lo spessore
medievale di una città che sarebbe stata sconvolta in età moderna dalla sua stessa
espansione. Il percorso riveste anche una valenza squisitamente turistica. Infatti,
oltre a possedere un carattere di scientificità, che lo colloca ad ogni effetto tra
gli itinerari culturali di Trieste, si sviluppa dal Castello di San Giusto verso il
centro città, attraversando luoghi caratteristici e suggestivi della città,
solitamente poco frequentati, perché poco conosciuti e non facilmente raggiungibili.
Tutto ha il culmine in una mostra, "Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società
nel '300", nella quale c'è un cuore, il castello di San Giusto, simbolo al tempo
stesso di una alta sovranità e di una difesa verso l'esterno, e una diffusione
attraverso itinerari nelle strade della città e in chiese e musei che non sono stati
depauperati dei loro tesori ma sono inseriti nel percorso dell'esposizione.
Nel castello le immagini urbanistiche e le planimetrie, le opere d'arte, le
oreficerie, le armi e le suppellettili di uso comune, le epigrafi e le monete si
integreranno con una raccolta singolarmente ricca ed articolata di documenti
scritti, dai più solenni codici ad atti di natura privata, lettere diplomatiche e
registri delle pubbliche amministrazioni, non solo di Trieste ma anche di Venezia e
delle cittadine del Patriarcato di Aquileia, così da dare un'immagine precisa
dell'"esplosione documentaria" del tardo medioevo. È uno degli aspetti che integra a
pieno titolo la storia di Trieste nella civiltà comunale italiana, in quel Trecento
che vide in alcune città del nostro Paese produzioni letterarie ed artistiche di
livello altissimo e risonanza universale ma ebbe il suo humus in una diffusa
cultura, nelle tensioni sociali e politiche e nelle esperienze di governo che
segnarono tutte le città. Per tutte il Trecento rappresentò una maturazione e uno
snodo fondamentale verso i destini dell'età moderna. Trieste ne offre un caso al
tempo stesso singolare ed emblematico.
"Finalmente - osserva l'Assessore alla Cultura Massimo Greco - una grande iniziativa
dedicata ad un periodo che, per quanto riguarda Trieste, è stato meno approfondito
rispetto ad altre epoche. La Trieste moderna e contemporanea infatti - con la sua
peculiare, straordinaria, anche tragica vicenda - ha finito con l'assorbire
attenzioni e passioni. Ma non si comprenderebbero tanti rilevanti aspetti della
Trieste più recente senza un adeguato riferimento a un secolo-chiave come il
Quattordicesimo".
Il direttore dell'area Cultura e dei Civici Musei di Storia e Arte, Adriano Dugulin,
e il direttore del Servizio Bibliotecario Urbano, Bianca Cuderi, che assieme a Paolo
Cammarosano dirigono la mostra, dichiarano: "Attraverso le sezioni in cui sarà
articolata la mostra si potrà conoscere la fisionomia del paesaggio urbano, la
dislocazione degli insediamenti nel contado, il profilo di un'economia agricola
intensamente orientata verso la risorsa vinicola. Verrà illustrata la struttura del
Comune, con le varie magistrature che la componevano e le leggi che lo governavano.
Attraverso gli Statuti, quelli del 1350 impreziositi da magnifici capilettera, i
documenti della vita quotidiana - testamenti, patti dotali, contratti di locazione
-, le cause civili e penali, i documenti espressi dalla Chiesa, le monete in
circolazione all'epoca e le ceramiche utilizzate, si potrà capire come si vivesse
allora a Trieste".
Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Inaugurazione e vernice stampa nazionale:
martedì 29 luglio 2008, ore 18
Castello di S. Giusto
Piazza Cattedrale 3 - Trieste
Orario: 9-19 da aprile ad ottobre; 9-17 da novembre a marzo; chiusure 1/1, 6/1, 25 e 26/12.
Ingresso alla mostra e al Castello: intero: euro 3,50; ridotto: euro 2,50; servizio didattico: euro 2,50