Pro-getto per gli arti contemporanei di artisti non armati. Concorso e mostre a cura di Mauro Arrighi, Jacopo Jarach e Andrea Morucchio. 15 autori, 47 opere, 1 inaugurazione, pittura, fotografia, plotter painting, scultura, installazione, video e music-performance.
Pro-getto per gli arti contemporanei di artisti non armati
Concorso e mostre a cura di Mauro Arrighi, Jacopo Jarach e Andrea Morucchio
In collaborazione con: se stessi
Sostenitori
Natasha Bordiglia
Carmen Lorenzetti
Gruppo Sinestetico
ZeroUnoContemporanea
Natasa Radovic
FALSO COMUNICATO STAMPA
Non E’ La Masa
15 autori, 47 opere, 1 inaugurazione, pittura, fotografia, plotter painting, scultura, installazione, video e music-performance.
I detrattori parleranno dell’ennesima mostra all’insegna della provocazione, la apostroferanno come una mostra senza un disegno chiaro con una posizione curatoriale assente. Neppure il catalogo riporta le stesse opere esposte.
Come si può allora esprimere un giudizio positivo relativamente alle opere di digipittura di Mauro Arrighi dove, attraverso il linguaggio formale e comunicativamente iconico della pubblicità dei magazine modaioli, troviamo nuovi prodotti per la bellezza della nota casa farmaceutica Orlan, ci imbattiamo in una maglietta da spazzolare per rivitalizzare il noto logo televisivo musicale e veniamo spiazzati da due soldati in tenuta post atomica il cui ruolo è ambiguo: difendono o uccidono l’arte?
Come giudicare poi il raffinato esercizio di stile plastico e coloristico di Andrea Morucchio: le sue sculture sono forme armoniose di tenero cristallo che squarciano duro acciaio brunito. Trasparenze liriche contrapposte ad un ruvido e oscuro destino, allora ci chiediamo se lo spazio per la ‘vera’ scultura sia o meno finito.
Maria Antonietta Vanzetto ci porta poi per mano lungo l’ultimo secolo attraverso immagini bugiarde.
Sono foto che imitano per tecnica e soggetto altre foto, diario di storia e costume, il simulacro del nostro passato ricostruito sapientemente e, per chi conoscesse i soggetti ritratti, si apre una rilettura romantica e nel contempo ironica.
Nuovi soggetti e nuove tecniche per Jacopo Jarach che dopo un periodo crudo, ma senza sangue, ci propone queste stampe monocrome di un fine realismo. Fotografia oggettiva vouyeristica: automobili che dormono nella loro casa, sole, molli e sensuali, abbandonate e custodite, ma non abbastanza da non permettere all’autore di corteggiarle lontano dai loro mariti ed amanti.
Lamberto Teotino
I suoi soggetti ritratti senza volto risultano stranianti, forse più per i particolari, le aree secondarie dell’opera che primeggiano.
Stefano Bettini
I coniglietti felici di tanti cartoon e videogiochi si tramutano in orrendi mostri assetati di carne umana. Da una dimensione soffice, caramellosa interrotta da lampi di pop acido, le nuove creature mutagene ci guardano… senza occhi.
Può esistere una pittura digitale materica? Da una ricerca svolta nelle pieghe dell’informale e dell’action painting Andrea Pagnes svela formule digitali di altrettanta materia.
Alvise Bittente
Le opere di bit sono sempre un regalo, così che noi non sappiamo cosa troveremo quando apriremo il suo dono.
Claudia Bortolato
Riesce a mantenere in bilico la persuasione della forma di natura fotografica-mente sensuale con il mondo dei quesiti che i soggetti rappresentati ci pongono di continuo.
Che dire di Daniela Manzolli…
L’installazione è di natura concettuale e segue il filo delle precedenti opere dell’autrice che predilige lo spiazzamento in un discorso scritto con opere-frasi fatte di tele che odorano, ma senza dipinto; di pianoforti che suonano, ma senza pianista e di autori che operano, ma senza opera.
Per le vie di un narcisismo ironico esce dall’oggetto quadro per avvicinare e deliziare il pubblico con cose dolci.
Paolo Angelosanto impasta con ironia “minimale†e “concettuale†insaporendo la pietanza con un pizzico di nuove tecnologie.
Pietro Los
Del Nostro non possiamo che apprezzare la sorpresa con cui ci coglie. Altro qui non possiamo svelare.
Luca Vascon
Cerca linguaggi impertinenti negli arredi urbani, una segnaletica paradossale al punto tale da farci dubitare della sua veridicità . La realtà … è ovvia: ciò che sembra artefatto è un manufatto industriale e ciò che ci pare vero è artefatto digitale.
Valentina Ferrarese non più languidamente irruenta e sapientemente mesta come in passato, ricerca e tenta di ricreare una nuova se stessa mettendo più a nudo il suo interno cambiando pelle. La sua è una muta dell’anima ed il serpente è tutt’altro che silente.
Jasmina Cibic inchioda cangianti sapori marini all’esterno della torre della nostra coscienza e poi confonde la sua personalità con altri compagni di viaggio.
I testi critici completi e l'estratto delle conversazioni telefoniche avvenute fra gli autori ed alcuni critici durante la preparazione dell’evento saranno presenti nel romanzo breve di prossima pubblicazione “Le Vie in-finite dell’Arteâ€.
Venerdì 1 Febbraio 2002 dalle ore 21.00
Orari di galleria dal giovedì alla domenica, dalle 22:00 alle 04:00
Le esposizioni seguenti verranno organizzate secondo un calendario che verrà tempestivamente comunicato non appena definito.
BIG CLUB
Via Armistizio, 68
35100 PADOVA
Tel. 049 680934