Associazione la citta' complessa
Andrea Botto
Alberto Cadin
Marco Citron
Danilo Donzelli
Maurizio Montagna
Marco Signorini
Una campagna fotografica sul territorio della provincia di Pordenone. Sei giovani fotografi rivolgono lo sguardo all'impalcatura della rete minore di strade, delle acque e dei principali sistemi insediativi. Nell'ambito di Spilimbergo Fotografia 08.
in collaborazione con l'Associazione "la città complessa"
Paesaggi interposti è il risultato di una campagna fotografica sul territorio
della provincia di Pordenone che vuole inserirsi nella tradizione della
fotografia di commissione quale mezzo di interpretazione del paesaggio,
con lo scopo di mettere in luce le specificità del territorio e rappresenta
uno strumento diagnostico, in grado di suggerire, in alcuni casi, i suoi
futuri scenari.
Sei giovani fotografi del paesaggio, Andrea Botto, Alberto Cadin, Marco
Citron, Danilo Donzelli, Maurizio Montagna e Marco Signorini rivolgono
lo sguardo ai principali tracciati che costituiscono l’impalcatura della
rete minore delle strade, delle acque e dei principali sistemi insediativi
della provincia.
Paesaggi interposti
"Il territorio non è un dato, ma il risultato di diversi "processi". Da un lato si
modifica spontaneamente: l'avanzare o il ritirarsi delle foreste
e dei ghiacciai, l'estensione e il prosciugamento delle paludi, il colmarsi dei
laghi e la formazione di delta [...] tutto testimonia
l'instabilità della morfologia terrestre. Dall'altro il territorio subisce
interventi umani: irrigazione, costruzione di strade, ponti, dighe, sbarramenti
idrotecnici, scavo di canali, apertura di tunnel, terrazzamenti, dissodamenti,
rimboschimenti, arricchimento dei terreni,
gli atti stessi dell'agricoltura fanno del territorio uno spazio incessantemente
rimodellato".
André Corboz, Il territorio come palinsesto, 1983
Se elemento costitutivo della disciplina fotografica è, tra gli altri, quello di
essere documento di una parvenza ontologica del mondo che osserviamo, essa fin dalla
sua nascita si é anche occupata del paesaggio e delle interazioni tra l'uomo e lo
spazio in cui vive, e che egli continua inesorabilmente a modificare.
All'interno di quello che potrebbe essere definito un genere della fotografia,
esistono numerosi e rilevanti esempi di un rapporto tra interesse pubblico e ricerca
artistica, che molto hanno dato sia alla storia della fotografia sia alla
comprensione del territorio e delle problematiche ad esso connesse.
Paesaggi interposti vuole inserirsi nella tradizione della fotografia di commissione
quale mezzo di interpretazione del paesaggio, come suggeriscono molte esperienze
storiche, fra cui la Mission Heliographique del 1851 in Francia o le campagne
fotografiche della FSA negli anni trenta in America.
Alcuni esempi recenti di questo sforzo istituzionale e del ruolo degli enti rispetto
all'attività di committenza sono quelli della DATAR in Francia a metà degli anni
ottanta, in Italia di Archivio dello spazio dal 1987 al 1997, all'interno del
Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, e di Linea di
confine per una fotografia contemporanea, promossa da numerosi enti pubblici della
provincia di Reggio Emilia, che dal 1989 opera attraverso campagne, laboratori,
mostre e pubblicazioni per la costruzione di un sempre più ricco archivio
fotografico.
Tali esperienze propongono un nuovo sguardo sul paesaggio utile a tutte quelle
figure che, nelle varie forme, ritengono la rappresentazione del paesaggio un valido
supporto per la comprensione di un contesto geografico, politico e culturale.
Una campagna di rilevazione fotografica della provincia di Pordenone ha lo scopo di
mettere in luce le specificità del territorio e rappresenta uno strumento
diagnostico, in grado di suggerire, in alcuni casi, i suoi futuri scenari.
Da una parte lo sguardo documentaristico proprio della fotografia, dall'altra
l'osservazione multipla del soggetto (mai visto, o sempre visto e mai osservato),
consentono, con angolazioni e sensibilità diverse, di interpretare i processi di
trasformazione in atto e i tratti permanenti del territorio oggetto dell'indagine.
Quanto più è ampia la quantità dei temi e dei punti di vista proposti, tanto più
ricca è la ricerca.
Estratto dal testo di Giovanni De Roia , Paesaggi Interposti, dal catalogo della
campagna fotografica.
Spilimbergo Fotografia
Rassegna di Fotografia in Friuli Venezia Giulia
a cura di Antonio Giusa
I temi affrontati nell’edizione 2008 di Spilimbergo fotografia sono principalmente due. Quello dei confini e quello della memoria.
Informazioni:
CRAF Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia
via Friuli, 2 33090 Lestans (Pn) telefono/fax 0427 91453 info@craf-fvg.it - http://www.craf-fvg.it
Associazione "la città complessa" via Ospedale Vecchio, 3 - 33170 Pordenone tel./fax +39 0434 524865 info@lacittacomplessa.eu
Immagine: Danilo Donzelli 8131 # 2007
Museo della Centrale
Via Volta, 27 - 33086 Malnisio di Montereale Valcellina (PN)