Parole Marziane. In mostra 12 sculture ed una selezione di Edizioni (tutti lavori realizzati in ferro, alluminio, bronzo, rame e decorati in acrilico o a smalto) che ruotano attorno al conflitto quotidiano tra l'uso della parola come mero mezzo espressivo, come vera e propria sostanza del linguaggio e come centro della dicotomia tra segno e codice.
Le sculture di Angelo Bucarelli sono state scelte per dare un corpo e una fisicità artistica a CAPRI, I LUOGHI DELLA PAROLA, proprio perché interpretano, nella loro natura volutamente ambigua, un ricercato momento di passaggio e di trasmissione tra la parola e il simbolo, tra il pensiero e la materia. Ogni anno una mostra di uno o più artisti entra a far parte della manifestazione e per l’edizione 2008 nessuno poteva essere più adeguato dell’artista romano.
Ares/Marte, dio della guerra e del conflitto, sarà il filo conduttore degli appuntamenti previsti per la VI edizione della rassegna organizzata dall’Associazione Culturale La Conchiglia e che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione dell’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, dell’Assessorato ai Beni Culturali della Provincia di Napoli, della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, della Città di Capri, del Comune di Anacapri , dell’Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo dell’Isola di Capri, dell’Hotel La Palma, del Capri Palace, del Grand Hotel Quisisana, del Caesar Augustus, dell’Hotel Villa Marina.
Si terranno incontri, letture, conversazioni e concerti che approfondiranno, attraverso le parole, tutte le possibili declinazioni legate al tema “conflitto-guerra”, storicamente legato alla divinità greco-romana Ares-Marte. Con questi presupposti, è imprescindibile la partecipazione alla rassegna di Bucarelli che, dal 24 luglio al 31 agosto presso la libreria caprese La Conchiglia, esporrà una selezione delle sue sculture, per la prima volta presenti a Capri.
La mostra personale “Parole Marziane” riunisce in sé il senso della ricerca artistica di Bucarelli e, allo stesso tempo, si pone come perfetto punto d’incontro con lo spirito della manifestazione, con i suoi obiettivi e con le sue basi culturali.
I lavori esposti ruotano attorno al sistema intellettuale che considera il conflitto quotidiano, più che mai attuale, tra l’uso della parola come mero mezzo espressivo, come vera e propria sostanza del linguaggio e come centro della dicotomia tra segno e codice.
Bucarelli si muove nella direzione dell’analisi tra le modalità di comprensione e le maniere d’utilizzo del linguaggio, in una sorta di “guerra verbale” tra significato e significante, tra forme di comunicazione nate da un’origine diversa: parole terrestri o “Parole Marziane”?
Con 12 sculture ed una selezione di Edizioni (tutti lavori realizzati in ferro, alluminio, bronzo, rame e decorati in acrilico o a smalto) l’artista, in questa mostra, non vuole dare la risposta alla questione, ma traccia un possibile punto di vista, spinge lo spettatore a prendere coscienza delle diverse angolazioni e sfumature che stanno dentro ed attorno alla parola.
Ciò avviene grazie alla sostituzione di una lettera con un’immagine evocativa e rappresentativa della parola in questione: nell’opera Hell (2007), la mano che emerge dalla composizione, traducendo visivamente il saluto nazista che accompagnava la pronuncia della parola “heil”, può essere così intesa come “i” o come “l”.
In Cuore (2006), invece, Bucarelli si attiene al significato letterale del termine e alla sua accezione anatomica, trasformando la terza lettera “o” in un cuore umano sostenuto da una mano e alludendo così all’espressione che indica generosità e buona disposizione verso l’altro.
Il palco di eleganti ed aggressive corna poste a completamento della lettera “a” dell’opera Stag (2008) è sì la visualizzazione dell’immagine, comune a tutti, del cervo ma è altresì la cifra della forza e della violenza maschile, adottando come segno un elemento di grande tradizione artistica e culturale.
Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli anni Settanta, dividendosi tra pittura, scultura, fotografia e cinema. Nel 1978 ha avuto la sua prima personale a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati. Celebre fu il libro gonfiabile di plastica ideato con Roberto D’Agostino, che in modo originale trasformò un testo in un oggetto e un oggetto in un testo, preludio delle sue più recenti sperimentazioni scultoree sulle parole come un qualcosa che prende forma in vera e propria materia. Nel 1983 si è trasferito a New York, dove è entrato in contatto con l’ambiente culturale e artistico newyorkese. Inoltre, nella città americana ha svolto la sua attività sia come art director di Artforum International, la prestigiosa rivista newyorkese, sia come curatore di diversi progetti, mostre ed allestimenti. Nel 1989 è ritornato a Roma dove, da allora, vive nella sua casa-studio a Trastevere, divedendo la sua passione per la scultura con le attività di stimato e apprezzato curatore di mostre, eventi e progetti culturali internazionali. In particolare, da due anni ha intensificato il lavoro di scultura concettuale, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio, realizzando sculture che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. Nel 2007 ha esposto a Milano presso la galleria milanese MyOwnGallery, presso l’Art Box al Salone del Mobile di Milano e ha partecipato fuori concorso a Fabbri per l’Arte con l’opera “Amarena”. Nel corso di quest’anno, alcuni suoi lavori sono stati esposti in due mostre collettive milanesi: “Morte” alla mostra Gold/Zero Karati alla MyOwnGallery e “Lingua” e “Piano” alla mostra Image as Language alla OSART Gallery.
vernissage sabato 26 luglio 2008 – ore 19,30
Libreria La Conchiglia
via Camerelle 18 Capri (NA)
ingresso libero