'Non e' necessario concepire la pittura, la vita dipinge da sola, e' pittura la vita, basta vivere.' (Leon Tarasewicz) I motivi che caratterizzano da sempre le sue opere sono incavi, strisce, linee continue, assimilabili a cortecce di tronchi o a solchi di un campo arato, che si ripetono all'infinito creando un forte disorientamento. Questo sentimento d'infinito e l'effetto di straniamento animano tutti i quadri che l'artista espone in galleria Fioretto.
"Non é necessario concepire la pittura, la vita dipinge da sola, é pittura
la vita, basta vivere." (Leon Tarasewicz)
Se tra giugno e novembre 2001 vi è capitato di visitare la Biennale di
Venezia, ricorderete certamente il pavimento del padiglione polacco.
Quel pavimento, studiato ed eseguito da Leon Tarasewicz, esteso a tutto lo
spazio espositivo, dava l'impressione di trovarsi di fronte ad un grande
campo colorato; il visitatore che si posizionava ad un suo estremo, lo
vedeva assumere la calda colorazione arancio, mentre spostandosi dalla parte
opposta, il cromatismo mutava in blu intenso. Camminandoci sopra, le
variazioni cromatiche si arricchivano della sensazione di calpestare una
terra appena smossa dall'aratro.
La poetica di Leon Tarasewicz è influenzata dalle sue origini.
Egli nasce infatti 44 anni fà a Stacja Walily in Polonia e trascorre la sua
infanzia in un piccolo villaggio agricolo. La sua pittura scaturisce
dall'osservazione dell' avvicendamento delle stagioni, dalla contemplazione
della natura e dalla convivenza con questa.
L' artista tenta di cogliere i misteri dei continui cambiamenti della luce
nel ritmo del tempo che scorre ed attraversa il mutare delle stagioni. Le
sue tele ricoperte di colore, raccontano dell' uomo che vive nel silenzio,
seguendo la realtà con la capacità di lasciarsi stupire.
I motivi che caratterizzano da sempre le sue opere sono incavi, strisce,
linee continue, assimilabili a cortecce di tronchi o a solchi di un campo
arato, che si ripetono all'infinito creando un forte disorientamento.
Questo sentimento d'infinito e l'effetto di straniamento animano tutti i
quadri che l'artista espone in galleria Fioretto dal 2 febbraio al 5 marzo
2002.
INAUGURAZIONE: sabato 2 febbraio 2002 - dalle ore 18.30
ORARIO: da martedì a sabato dalle 16.00 alle 19.30
lunedì e festivi su appuntamento
FIORETTO ARTE CONTEMPORANEA
Riviera A. Mussato, 89/a - 35139 Padova
tel. 049/8758625 - fax 049/714635