Mole Vanvitelliana
Ancona
via Banchina da Chio, 28
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Riccardo Tommasi Ferroni
dal 1/2/2002 al 3/3/2002

Segnalato da

Economia e cultura



approfondimenti

Riccardo Tommasi Ferroni



 
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1/2/2002

Riccardo Tommasi Ferroni

Mole Vanvitelliana, Ancona

Da sabato 2 febbraio alla Mole Vanvitelliana di Ancona le veementi figurazioni di Riccardo Tommasi Ferroni. 30 giorni alla Mole: un mese di racconti lucidamente fuori schema e fuori moda, cosi' come in molti hanno definito le sue performance.


comunicato stampa

artista fuori dal coro
maestro dell'immagine dal segno provocatoriamente storicizzante
gemente e sfottente all'incrocio estetico tra Caravaggio e Kenneth Branagh

Da sabato 2 febbraio alla Mole Vanvitelliana di Ancona le veementi figurazioni di Riccardo Tommasi Ferroni.

30 giorni alla Mole: un mese di racconti lucidamente fuori schema e fuori moda, così come in molti hanno definito le sue performance.

La sua recente scomparsa, avvenuta nel 2000 in Toscana a Pieve di Camaiore, non ha sopito lo stupore e le dispute della critica ufficiale su di lui: artista fuori dal coro, ma insigne maestro dell'immagine e interprete storicizzante e provocatorio..

Sono 30 i disegni e 40 i dipinti (quasi tutti oli anche di grande formato), realizzati da Tommasi Ferroni dal '58 in poi, in mostra al Lazzaretto: figurazioni di personaggi stremati, sgualciti, strappati al torpore per i quali l'antico e l'eroico rappresentano il quotidiano, tra la parodia e la vanitas. Il fiore, il teschio, la clessidra occupano uno spazio unitario; mentre dal teschio spunta la rosa, l'antico e prezioso strumento musicale si accompagna all'oggetto domestico con uno scambio e una sovrapposizione di simboli, di messaggi, di evocazioni; gli stimoli si susseguono in modo discordante fino a combattersi e confondersi.
Allora spunta il gemito sfottente di Tommasi Ferroni, una mescolanza di vetusto e contemporaneo: i jeans diventano divise senza tempo per coprire con la stessa contenzione le gambe di un sessanttottino e quelle di un personaggio biblico, mentre un'armatura di ferro si trasforma in un casco di plexiglas. Da "Natura morta con angelo e rosa", a "Vanitas" e poi ancora a "Ratto di Proserpina" fino ad "Autoritratto con Giordano Bruno" e a "Metamorfosi di una Lamborghini" gli oli e i disegni di Tommasi Ferroni inducono a pensare ad una sorta di gara tra pittura e realtà sul piano della figurazione, mentre su quello della forma sembra essere in corso un'appassionata e forse nostalgica battaglia tra storia e contemporaneità dell'arte.

La rassegna, promossa e realizzata dal Comune di Ancona- Assessorato alla Cultura, così come il catalogo, viene inaugurata sabato 2 febbraio, alle ore 18 dal Sindaco Fabio Sturani e dall' Assessore alla Cultura Antonio Luccarini.
Di particolare interesse il catalogo, con più di 50 immagini a colori, un saggio introduttivo di Mario Di Capua, titolato "Teatro Italia" ed un'antologia critica, a cura di Mario Gori Sassoli, con brani da interventi di Franco Solmi, Vittorio Sgarbi, Manlio Cancogni, Marco Valsecchi, Pierre Mazars, Antonello Trombadori, Enzo Siciliano, Marco Vallora, Guido Almansi.

La mostra seguirà i seguenti orari: feriali dalle ore 16,30 alle 19,30; sabato e festivi 10-13 e 16,30-19,30;
chiuso il lunedì.

Ingresso libero.

Ancona, Mole Vanvitelliana
Banchina da Chio 27, Ancona

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